Nato nel villaggio di Rammenau (Lusazia sup.) il 19 maggio 1752, primo di otto figli, da Cristiano, tessitore di nastri, fu tolto a nove anni all'affettuosa amicizia paterna e all'altera severità materna [...] . sc., a cura di L. Ambrosi, Roma 1918; Stato secondo ragione, Torino 1909; Missione del dotto, a cura di E. Roncali, Lanciano 1912, e di G. Perticone, Torino 1927, 1928; Missione dell'uomo, a cura di G. Perticone, Torino 1928; Introduzione alla vita ...
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Il nome fu già dato ai primi biglietti creati in Russia, da Caterina II, nel 1768, ma divenne noto e famoso soltanto dopo le emissioni rivoluzionarie francesi, rese necessarie dalla grave situazione finanziaria, [...] procedurali, disponendo per semplice ordine del comitato di finanza, sempre nuove emissioni. Nei primi mesi dell'anno III, se ne lanciano 7 miliardi; 2357 milioni nel solo giugno dello stesso anno; e altri 4455 prima del dicembre, quando ne circolano ...
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INFANZIA (XIX, p. 188)
Giovanna Dompè
L'assistenza all'infanzia. - La più importante organizzazione internazionale per i soccorsi all'infanzia è la UIPE (Union Internationale de Protection de l'Enfance), [...] Pietro e Maria Longhi: il villaggio è democraticamente retto dagli stessi fanciulli. Seguì alla fine del 1945 quello di Lanciano, per opera di un ex-cappellano militare, don Guido Visendaz, che, sull'esempio del villaggio del fanciullo americano di ...
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SALIMBENE da Parma
Ferdinando Bernini
Figlio di Guido, nacque a Parma il 9 ottobre 1221 dalla famiglia Adam, che apparteneva alla piccola nobiltà. L'ambiente cittadino vibrava ancora della predicazione [...] ; di A. Doren (Lipsia 1914) diligente ed esatta; di G. G. Coulton (Londra 1907) parafrasi, non sempre utile; di F. Bernini (Lanciano 1926); cfr. A. Potthast, Bibliotheca hist. Medii Aevi, 2ª ed., Berlino 1896, II, p. 994.
O. Holder-Egger, in Neues ...
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Arma da tiro, di corda, crini, strisce di cuoio, minugia, giunco di Spagna (spartea), e di varie lunghezze secondo la varietà dell'uso, cioè da mano o da macchine nevrobalistiche, per scagliare proiettili [...] a guisa di forca, e dall'altro a un piccolo pezzo di cuoio che li unisce e in cui si pone il proiettile da lanciare. V. anche armi (IV, p. 462).
Bibl.: G. Fougères, in Daremberg e Saglio, Dict. des antiquités gr. et rom., II, p. 1363; F. Lammert ...
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NEKRASOV, Nikolaj Alekseevič
Ettore Lo Gatto
Poeta russo, nato il 22 novembre (v. s.) 1821 nel villaggio di Juzvin nel governatorato di Podolia, morto a Mosca il 27 dicembre 1877. Iscrittosi all'università [...] V. Narducci, 2ª ed., Roma 1930; poesie varie di Lirici russi del secolo aureo, trad. di G. Gandolfi, 2ª ed., Lanciano 1933
Bibl.: V. Zelinskij, Sbornik kritičeskich statei o Nekrasove (raccolta di articoli critici su N.), voll. 3, Mosca 1887-1897; V ...
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Nato a Milano il 23 dicembre 1783 di modesta famiglia oriunda della Svizzera francese, seguì da giovane la carriera dei pubblici impieghi, ma si diede ben presto anche alla letteratura. Allievo del Parini, [...] Cusani, Milano 1863; Opere, a cura di E. Bellorini, Bari 1911-12; Lettera semiseria di Grisostomo, a cura di A. Galletti, Lanciano 1913; Prose e poesie scelte, a cura di G. Saviotti, Firenze 1915; Liriche scelte, a cura di A. Momigliano, Firenze 1926 ...
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LESKOV, Nikolaj Semenovič
Ettore Lo Gatto
Scrittore russo, nato a Gorochovo, nel governatorato di Orel′ il 4 febbraio 1831, morto a Pietroburgo il 21 febbraio 1895. Costretto a guadagnarsi la vita prima [...] , L'Angelo suggellato (e. altri racconti), Roma 1925; A. Polledro, Il brigante di Ascalona (insieme col racconto Il pecorone), Lanciano 1927; M. Silvestri, Il mancino, in Rivista di lett. slave, 1928; id. La donna bellicosa (e altri racconti), Torino ...
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Nacque a Verona il 14 giugno 1840, figlio di Cesare (v.) e pupillo di Aleardo Aleardi. Laureatosi in leggi a Pisa nel 1862, tornò in patria donde più non si mosse. Nel 1877, fu nominato insegnante di letteratura [...] , Città di Castello 1913, p. 317 segg.; R. Dusi, L'arte betteloniana, C. e V. B., Verona 1914; E. Henrisch, V. B., Lanciano 1924; l'introduzione di S. Benco a Le più belle pagine di V. B., Milano 1927; la quale antologia diede occasione a varî ...
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È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella [...] di psic. moderna, Palermo 1907; F. De Sarlo, Psicologia e filosofia, Firenze 1918; F. Masci, Coscienza, libertà, volontà, Lanciano 1884; R. Ardigò, L'unità della coscienza, Padova 1898; D. Iaia, L'enigma della coscienza, in Rivista filos., III ...
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lanca
s. f. [voce dell’Italia settentr., prob. da una radice della zona alpina; cfr. lituano lankà «valle»]. – Letto del fiume. In partic., nella media pianura padana (Lombardia), stagno perifluviale di forma semilunare, che ha origine da...
lance
s. f. [dal lat. lanx lancis «piatto»], ant. o poet. – Ciascuno dei due piatti della bilancia: aggiungendo nello stesso modo pesi nell’altra l. (Galilei). La bilancia stessa, spec. in senso fig., per indicare la ponderatezza del giudizio:...