La storia di questo ramo dei Plantageneti incomincia dal secondogenito di Enrico III, Edmund (v. Lancaster, Edmund) il quale, dopo la rivolta di Simone di Montfort, fu nominato intendente d'Inghilterra [...] nel 1351. Non lasciò figli maschi, così che il titolo di duca di L. fu attribuito (1361) a Giovanni di Gaunt (v. Lancaster, John), in virtù del matrimonio con Bianca, figlia di Henry, alla quale G. Chaucer dedicò i versi del The boke of the Duchesse ...
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Attore cinematografico statunitense (New York 1913 - Los Angeles 1994); dopo aver svolto attività di acrobata, esordì in The killers (1946), attirando subito l'attenzione della critica e del pubblico. Nei numerosi film successivi ha messo a frutto le non comuni doti espressive e atletiche per dar vita a personaggi sostanzialmente positivi, alieni da eccessi patetici. Tra le sue interpretazioni: Brute ...
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Pedagogista (Southwark, Londra, 1778 - New York 1838); aprì a Southwark (1798) una scuola elementare per bambini poveri, ricorrendo, per sopperire alla scarsezza di mezzi, a quel metodo d'insegnamento [...] che fu detto lancasteriano o mutuo, per il quale gli scolari migliori vengono utilizzati come "monitori" o ripetitori delle lezioni agli altri. Dapprima fu largamente sovvenzionato, ma poi, sia per difficoltà finanziarie, sia per l'avversione della ...
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Navigatore inglese (m. 1618); contribuì al progresso del commercio inglese in India, dove egli fu una prima volta nel 1591, spingendosi poi fino all'Arcipelago Malese, in competizione commerciale con i Portoghesi. Il suo nome fu dato a uno stretto della Baia di Baffin da Baffin stesso. Fu a capo della Compagnia delle Indie ...
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Armaiolo (Londra 1820 - ivi 1878). Nel 1845 rilevò l'officina del padre Charles, noto armaiolo. Nel 1846 sottopose all'autorità militare un progetto per l'uso, in cannoni ad anima liscia, di palle coniche [...] per queste cartucce, simili a quelle attuali, costruì fucili a canne basculanti di fattura pregevole, come tutte le armi da lui fabbricate. Dal 1879 la sua officina diventò la Charles Lancaster e Co. Autore di The art of shooting, pubblicato postumo. ...
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Scrittore inglese (Londra 1908 - Canterbury 1964); figlio di un deputato conservatore, fu dal 1929 al 1933 corrispondente per l'agenzia Reuters da Mosca; nel 1933 entrò nel mondo dell'alta finanza, che abbandonò nel 1939 per divenire agente del servizio segreto britannico; nel 1945 tornò al giornalismo. Deve la sua fortuna alla creazione di un nuovo genere di romanzo poliziesco incentrato sulla figura ...
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Economista australiano (Sydney 1924 - New York 1999), docente all'univ. di Londra (1959-62), alla Johns Hopkins Univ. di Baltimora (1962-66) e poi alla Columbia Univ. di New York. I suoi contributi principali riguardano la "teoria del second best", in collaborazione con R. G. Lipsey, e l'originale impostazione della teoria del consumo, in cui le preferenze del consumatore si basano sulle caratteristiche ...
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Figlio secondogenito (Londra 1245 - Bayonne 1296) di Enrico III d'Inghilterra. Nel 1254 Innocenzo IV indusse Enrico III ad accettare per il figlio il trono di Sicilia e a sopperire alle spese di conquista. [...] fallirono (1258). Dopo la vittoria di Enrico III contro i baroni, Edmund ebbe le contee di Leicester, di Derby e di Lancaster (1267). Avendo sposato (1275) Blanche d'Artois, vedova di Enrico II di Navarra e di Champagne, ebbe la custodia della ...
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Gentildonna inglese (n. 1350 circa - m. Lincoln 1403); figlia di Sir Payne Roelt, immigrato in Inghilterra al seguito della regina Filippa di Hainaut, sposò (prima del 1367) Sir Hugh Swynford, che accompagnò [...] in Guascogna John of Gaunt duca di Lancaster. Fu istitutrice delle figlie del duca di Lancaster, del quale divenne prima l'amante poi la moglie (1396). Attraverso Catherine la discendenza lancasteriana passò al pronipote Enrico VII Tudor. ...
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Pittore (Lancaster 1777 - Londra 1839); allievo di G. Romney, fu ritrattista della regina Carolina e anche di molti personaggi illustri. ...
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lancasteriano
agg. – Relativo al pedagogista inglese J. Lancaster (1778-1838), che nel 1798 aprì nel borough londinese di Southwark, dove era nato, una scuola elementare per bambini poveri instaurandovi, per supplire alla scarsezza di mezzi,...
zot
(Zot) interiez. e s. m. inv. Voce onomatopeica e, nel linguaggio dei fumetti, forma grafica che riproduce il rumore di un fulmine e, per estensione, nella lingua colloquiale e nello stile scritto brillante indica qualsiasi atto, movimento,...