tunica storia Indumento usato presso i popoli antichi e soprattutto presso i Romani, che lo indossavano direttamente sul corpo: di lana o di lino, con maniche fino al gomito o senza maniche, lunga fino [...] al ginocchio, era stretta e fermata da una cintura. Anche un indumento simile alla t. classica: per es., l’abito femminile usato nel costume classicheggiante durante il Direttorio, e fino al 19° sec. una ...
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VERBENA (Verbena)
Giulio Giannelli
Nome dato dai Romani a una pianta sacra, adoperata in molti usi rituali, corrispondenti, almeno in parte, all'iresione (v.) dei Greci.
La verbena, oltre ad essere di [...] sacrificale, serviva ad ornare le are dinnanzi alle quali si dovessero compiere sacrifici; a coronare, intrecciata con strisce di lana, i sacrificatori, le vittime e le statue delle divinità, cui era destinata l'offerta; a inghirlandare i templi e ...
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cotone
Nicola Nosengo
Dalla pianta del cotone si ottiene una fibra con cui si fanno sia tessuti per abiti sia rivestimenti per la casa. Il cotone, però, serve anche a realizzare corde, imballaggi, [...] centro di una vasta industria
Tutto comincia da una pianta
Il cotone è la fibra naturale più utilizzata dall'uomo insieme alla lana, e si ottiene da una pianta, una delle poche che l'uomo coltiva intensivamente da secoli per scopi diversi da quelli ...
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CACCINI, Matteo
Paolo Cristofolini
Nacque a Firenze il 15 apr. 1573, secondogenito di Giovanni di Alessandro e di Maddalena di Paolo Corsini vedova Baroncelli, e fu tenuto a battesimo dal cardinale [...] soltanto nell'orto della casa paterna a borgo Pinti, poi anche in un terreno da lui preso in affitto dall'arte della lana dietro la chiesa della S. Annunziata; qui si dedicò alla coltivazione di piante rare, e, senza abbandonare mai la sua originaria ...
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Nome comune di varie piante con foglie e brattee spinose al margine o all’apice: appartengono in maggioranza a generi diversi delle Asteracee (Carduus, Carlina, Centaurea, Cirsium, Cnicus, Cynara, Echinops, [...] ricurva, che dopo la maturazione dei frutti si fanno consistenti, conservando tuttavia grande elasticità, è detto C. dei lanaioli (fig. B). I capolini secchi di questa specie erano impiegati per cardare la lana, pettinare le stoffe e le coperte ecc. ...
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Genere di piante già classificato nelle Enoteracee, e incluso nella famiglia Onagracee dalla moderna sistematica cladistica (v. fig.). Comprende circa 80 specie (alberi o arbusti) dell’America Centrale [...] è rossa, cambia in giallo per aggiunta di acido, si decolora per aggiunta di soda o di acido solforoso. Tinge seta, lana, cotone (mordenzato) e cuoio in rosso vivo ma è di scarsa solidità e pertanto trova limitate applicazioni. Dalla fucsina, per ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. La natura della conoscenza e delle pratiche scientifiche nella civilta inca
Gary Urton
Jean-François Genotte
La natura della conoscenza e delle pratiche [...] o a destra secondo la direzione della torsione, mentre, con la mano sinistra, la filatrice tendeva i filamenti di cotone o di lana posti su una conocchia di legno. Con la palma della mano destra si imprimeva al fuso una rotazione in modo da ottenere ...
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Biologia
In istologia, aggregato di cellule (e di sostanze da esse prodotte) che hanno forma, struttura e funzioni simili, e, per lo più, origine embriologica comune; i t., di cui si hanno diversi tipi, [...] tipo di fibra con cui si sono realizzati i filati (da fibre discontinue) o i fili continui impiegati, si hanno t. di lana, di cotone, di fibre liberiane (lino, canapa), di seta, di fibre minerali, di fibre chimiche, misti (nel caso siano presenti più ...
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Tessuto animale o vegetale caratterizzato da forma allungata, di natura per lo più filamentosa, dotato di particolari qualità (resistenza, flessibilità, elasticità). Il termine è stato esteso ad analoghi [...] fibre naturali e fibre chimiche (o tecnofibre).
Classificazione
Le f. naturali possono essere vegetali (cotone, canapa, sparto ecc.), animali (lana, seta ecc.) o minerali (per es., f. di amianto e f. di vetro). Le f. chimiche possono essere distinte ...
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Il frutto secco, indeiscente, che deriva da un ovario pluricarpellare sincarpico, nel quale si sviluppa un solo ovulo per aborto di tutti gli altri, come nel caso della nocciola.
In particolare, il frutto [...] di tannino, serve, oltre che per la preparazione del nocino, per tinture e, come infuso, per il lavaggio dei tessuti neri di lana.
Dal n. si ricava un bel legno venato, compatto, duro, di densità dell’ordine di 0,7 t/m3, elastico, poco resistente ...
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lana
s. f. [lat. lana]. – 1. a. Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri ruminanti: l. caprina, l. vigogna, l. di cammello (o assol. cammello), l. di lama...
caprino
agg. e s. m. [lat. caprīnus (agg.)]. – 1. agg. Di capra: lezzo c.; barba c.; piede c.; di c. pelli L’anche ravvolto (Carducci). Fig., questioni di lana c., sollevate per cose o fatti di poca importanza; spec. nelle espressioni prov....