succido
Latinismo, che significa " sozzo ", " sporco " (" Speciatim sucida lana dicitur recens detonsa et necdum purgata ", Forcellini). In If VIII 10 è adoperato per qualificare le onde fangose della [...] palude Stigia (cfr. VII 124 e 129); vale quindi " sudicie, sporche; per inferenza da fango a sudiciume ", come specifica il Mattalia.
La variante torbide, che si registra per questo verso, è invece la ...
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Nome commerciale di coloranti sintetici che, fissati su fibra (lana ecc.), vengono trattati con bicromato alcalino: con tale trattamento il colore di solito incupisce; si ha una parziale ossidazione del [...] )3 formatosi dalla riduzione del bicromato, dando lacche solide alla luce.
Il nero eriocromo è un colorante solubile in acqua calda, usato nell’industria per tingere la lana e in chimica analitica come indicatore nelle titolazioni complessometriche. ...
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Nell’industria tessile, operazione eseguita dopo la tintura della lana o delle mischie lana-tecnofibre. Ha lo scopo di aprire il nastro parzialmente feltratosi durante il trattamento di tintura; inoltre, [...] poiché durante la s. si procede alla prima mescolazione delle diverse partite costituenti il lotto tinto, la s. fornisce al tintore la possibilità di correggere eventuali differenze di colore tra il lotto ...
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Ugonotto francese (Vallerange 1664 circa - Alais 1692). Cardatore di lana, dopo la revoca dell'editto di Nantes si ritirò sulle montagne; più tardi (1689), fu il principale artefice della rivolta delle [...] Cevenne. Morì vittima di un'imboscata in seguito al tradimento di un suo correligionario ...
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Nell’antica Roma, toga (praetexta) intessuta con orlo di lana purpurea. Era usata dai magistrati che avevano diritto alla sella curulis (consoli, pretori, edili curuli, censori); da alti sacerdoti (il [...] flamen dialis, i pontefici, i quindecenviri, gli arvali); dai supremi magistrati municipali; dai fanciulli finché non deponevano gli insignia pueritiae, verso il diciassettesimo anno di età, e assumevano ...
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abborrare
Eugenio Ragni
Verbo denominale, da ‛ borra ', " cascame di lana ", usato nell'Inferno in senso traslato, sempre in rima, col valore di " abborracciare ", " mettere insieme alla meglio " (XXV [...] mente ha costruito su dati ingannevoli, creando di conseguenza un'immagine fallace.
La maggioranza dei commentatori, tanto antichi (Lana, Buti, Anonimo, Landino) che moderni (Del Lungo, Casini-Barbi, Mattalia) hanno così inteso il verbo in ambedue i ...
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Razza di pecore di fama mondiale per il pregio della lana che se ne produce; fu portata originariamente dall’Africa in Spagna, poi nel 1789 fu introdotta in Australia dove, trovando condizioni climatiche [...] grossa, corna a base larga e a doppia spirale, assenti nelle femmine; vello esteso su tutta la testa e fino ai piedi, bianco-giallastro e citrino, untuoso. La lana è fine e a bioccoli parallelepipedi, apprezzata perché morbida, folta e regolare. ...
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Religione
Nella liturgia romana, insegna d’onore e di giurisdizione riservata al pontefice e agli arcivescovi metropoliti. Consiste in una striscia circolare chiusa, ornata di 6 piccole croci, che si fa [...] passare intorno al collo, con pendente anteriore e posteriore. È tessuto con la lana bianca di due agnelli benedetti a Roma nella chiesa di S. Agnese e offerti ogni anno al papa nella festa della Santa.
Zoologia
Altro nome del mantello dei Molluschi ...
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Tipo di tappeto anatolico da preghiera molto pregiato, lavorato in lana e seta o tutto in seta. Prende nome da Gördes, località a NE di Smirne. ...
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bianchetto
Luigi Vanossi
. La voce designava anticamente un tessuto fine di lana bianca, adoperato specialmente per camiciole (nel Dizionario del Battaglia è citato nello stesso senso un esempio del [...] un atroce rovesciamento del brano del Fiore nella infernale condizione degli ipocriti (If XXIII 64-66), dove infatti " alla lana rozza è sostituita la superficie dorata, al panno morbido di sotto il grave piombo ".
Bibl. - E. Raimondi, I canti ...
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lana
s. f. [lat. lana]. – 1. a. Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri ruminanti: l. caprina, l. vigogna, l. di cammello (o assol. cammello), l. di lama...
caprino
agg. e s. m. [lat. caprīnus (agg.)]. – 1. agg. Di capra: lezzo c.; barba c.; piede c.; di c. pelli L’anche ravvolto (Carducci). Fig., questioni di lana c., sollevate per cose o fatti di poca importanza; spec. nelle espressioni prov....