Nell’industria tessile, il complesso delle operazioni compiute su un tessuto per migliorarne l’aspetto, per conferirgli particolari doti di comfort o vestibilità, per renderlo più idoneo agli scopi cui [...] prodotti ausiliari di r. e la sua attitudine a modificarsi fisicamente e chimicamente. Nella r. laniera, per tessuti dilana pura o in del tessuto. Nella r. cotoniera, per tessuti dicotone e fibre chimiche, prevalgono i trattamenti chimici e gli ...
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Indumento di tessuto, pezzo o ritaglio di stoffa scartato perché non più utilizzabile per il suo uso primario, ma che può essere riutilizzato sia industrialmente per la fabbricazione della carta e per [...] la metà del 19° sec. gli s. dilana trovarono largo uso nella produzione della lana rigenerata o lana meccanica, e poco tempo dopo anche quelli dicotone furono adoperati per la produzione del cotone rigenerato. Nella fabbricazione della carta sono ...
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fibre
Giorgio Nebbia
Vestire gli ignudi con la natura e con la chimica
Le fibre tessili sono sottili filamenti di origine vegetale, animale, minerale, oppure artificiali o sintetiche ottenute con polimeri. [...] .
Produzione mondiale delle fibre più utilizzate nel 2003
in milioni di tonnellate Tipo di fibra Milioni di t/anno Fibre sintetiche 33,0 Fibre artificiali 3,0 Cotone 20,0 Lana 1,3
Fibre e benessere
Molte caratteristiche dei tessuti e ...
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La serie di operazioni che subiscono le fibre tessili (➔ fibra) per dare origine ai filati. Nella tecnologia delle tecnofibre, la f. consiste nell’estrusione di una soluzione o di una massa fusa attraverso [...] a fibre libere, adatta per il cotone e per fibre corte; f. ad autotorsione, per lana e fibre chimiche a taglio laniero; fig. 1), i fusi a, su cui sono infilati tubetti di cartone o di legno, ruotano con grande rapidità. Ciascun fuso è circondato da ...
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Operazione d’importanza fondamentale nel ciclo di lavorazione delle fibre tessili, che ha lo scopo di districarle per renderle parallele e libere da materie estranee.
Si esegue con la carda (o cardatrice). [...] A seconda del particolare impiego cui è destinata si hanno diversi tipi di carda: a cappelli per cotone e fibre a taglio cotoniero; per lana pettinata, per la lavorazione della lana secondo il ciclo cardato, per iuta e fibre dure, per la preparazione ...
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Acido bicarbossilico insaturo, avente
Si tratta dell’acido cis- 1,2-etilendicarbossilico. In presenza di luce o di tracce di bromo, iodio o acido nitroso si trasforma nel più stabile isomero trans (acido [...] natura. È l’acido bicarbossilico più forte. Si presenta in prismi incolori, di sapore acido sgradevole, solubili in alcol, etere ed acqua, che fondono come colorante per il cotone, la lana e la seta, nella fabbricazione di resine sintetiche, nell’ ...
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velo anatomia Formazione o organo membranoso. V. virginale L’imene. V. pendulo (o velopendulo, o v. palatino, v. del palato, v. mobile del palato) Formazione muscolo-membranosa che prolunga dorsalmente [...] sul capo le novizie e le monache, simbolo dello stato monacale. tecnica Tessuto finissimo e leggerissimo, trasparente, di seta, cotone, lana ecc., destinato a usi molteplici: per coprire il volto (veletta), il capo, le spalle, per la confezione ...
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torsione Sollecitazione di un corpo filiforme, o comunque piuttosto allungato, tendente a far ruotare ogni sezione trasversale di esso rispetto alle altre.
Movimento di rotazione di un corpo o parte di [...] assetto, con avvolgimento a spire elicoidali, impartito ad alcuni semilavorati: a) fibre componenti uno stoppino o un lucignolo dilana, cotone, o altre fibre naturali o chimiche; b) fibre componenti un filato semplice; c) capi costituenti un filato ...
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Denominazione generica di tessuti per uso personale: abbigliamento intimo e manufatti per la casa (b. da tavola, da letto, da bagno).
B. intima
L’antichità si limitò a tuniche e camici di lino. Nel 13° [...] (per la b. femminile permane l’uso di pizzi e ricami). Al cotone e al lino tradizionalmente usati, si sono per da letto: si usavano mantelli dilana, pellicce. Nell’alto Medioevo le lenzuola di lino sono oggetti di lusso e come tali proibite dagli ...
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Nella tecnologia tessile, operazione consistente nel disporre l’uno vicino all’altro, svolgendoli dai rispettivi rocchetti, tutti i fili necessari per formare l’ordito di un tessuto nella larghezza (o [...] non consente grandi lunghezze nelle catene. L’o. a frazioni è invece tipica per il cotone e per talune categorie di tessuti dilana e di raion le cui catene debbono essere imbozzimate. Un procedimento denominato stiro-orditura è utilizzato per ...
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lana
s. f. [lat. lana]. – 1. a. Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri ruminanti: l. caprina, l. vigogna, l. di cammello (o assol. cammello), l. di lama...
fustagno (ant. e region. frustagno, ant. fustano) s. m. [lat. mediev. fustaneum, der. di fustis «fusto», come traduz. del gr. ξύλινον «di legno». Secondo una diversa ipotesi etimologica, der. dell'arabo fustān, turco fistan «fustagno; sottana»...