Missionario gesuita, nato nel 1577 a Montepulciano (Siena), morto a Meliapore (presso Madras) nel 1656. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1597. Compiuti gli studî teologici e filologici a Napoli e a Roma, [...] tra le quali un'esposizione compiuta della dottrina cristiana e un'apologia religiosa in 700 versi con cui intese di sostituire alle lamentazioni che le donne indiane facevano per la morte dei loro mariti o dei loro parenti dei "canti di dolore sulla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valdo d’Arienzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Orda d’oro è uno Stato nato dall’Impero mongolo che diviene indipendente nella seconda [...] Cina fino al mar Caspio. La storiografia, principalmente costituita di fonti straniere che si fanno portavoce delle lamentazioni dei popoli vinti, ha spesso messo l’accento sugli aspetti devastatori delle campagne mongole. Tuttavia questa grande ...
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culto dei mòrti Venerazione rivolta ai defunti in generale, che è presente in quasi tutte le religioni e, secondo alcune teorie, costituisce l'origine e il fondamento della religione stessa.
Festa dei [...] o nei luoghi pubblici della comunità o presso le tombe; dà occasione a riti ora di tipo funebre (lamentazioni), ora di tipo orgiastico (danze, mascherate, orge sessuali), a particolari interdizioni temporanee, a sacrifici e, nella fase conclusiva ...
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Nacque, il 5 giugno 1553, in Urbino; e vi morì il 10 ottobre 1617. Istruitosi a Padova in varie discipline, fu successivamente al servizio di don Ferrante Gonzaga, del cardinale C. Borromeo, del card. [...] restano documenti, oltre molti volumi inediti di una storia geografica generale, le Vite dei matematici, le Lamentazioni di Geremia tradotte dall'ebraico. Poliglotta autentico, compose grammatiche, vocabolarî di arabo, persiano e ungherese: mirabile ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] Cantico dei Cantici, *Sapienza, *Ecclesiastico (o, dal nome dell'autore, Ben Sira o Siracide); D) Libri profetici: Isaia, Geremia, Lamentazioni, Baruc (con la *Lettera di Geremia, che costituisce il capitolo 6 nelle Bibbie latine ed un libro a parte ...
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RATTI, Bartolomeo
Franco Colussi
RATTI (Rati, De Rattis), Bartolomeo. – Nacque a Padova nel 1565 e abbracciò la regola francescana nel convento di S. Antonio, divenendo pure sacerdote.
Sono scarse le [...] de Wert, Giovanni Croce e Ruggero Giovannelli).
Negli anni del servizio friulano Ratti attese alla composizione di un libro di lamentazioni, oggi perduto che, nell’aprile 1597, presentò alla comunità di Gemona ricevendone un compenso di 10 ducati (i ...
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MIDRĀSH (costruito con un genitivo, midrash, con a breve; al plurale midrāshim, ovvero, in alcuni casi [v. appresso], midrāshōt)
Umberto Cassuto
Questo vocabolo (dal verbo ebraico dārash "investigare", [...] Wilno 1880, su Cantico dei cantici, a cura di A. W. Greenup, Londra 1909; su Rut, a cura di S. Bamberger, Aschaffenburg 1887; su Lament., a cura di J. Nacht, Berlino 1895; su Eccl., a cura di G. Feinberg, Zurigo 1904; su Ester, in Sifre dě-aggadtā, a ...
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ROIG, Jaume
Mario Casella
Scrittore catalano, nato a Valenza verso la fine del sec. XIV, ivi morto nel 1479. Fu medico della regina Maria, moglie di Alfonso V il Magnanimo, e nei suoi ultimi anni esercitò [...] Maria Vergine, l'unica donna senza peccato. Siamo nella letteratura misogina di stampo medievale, di cui sono espressione le Lamentazioni di Mateolo, il Corbaccio boccaccesco e nella Spagna il Corbacho dell'Arcipreste de Talavera. Forse il R. conobbe ...
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SALICETI, Aurelio
Pietro Giovanni Trincanato
– Nacque a Ripattoni, nel Teramano, il 14 maggio 1804 da Giuseppe, originario di Mosciano, e da Maria Giuseppina Ippoliti, discendente da una famiglia di [...] avvalorare la lettura che vede nella scelta delle tematiche di questi scritti, come di quelle delle traduzioni successive (Le lamentazioni di Geremia voltate in italiano, Napoli 1843, e Il libro di Giobbe voltato in italiano, Napoli 1845), un indice ...
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Pape Satàn, pape Satàn aleppe
Ettore Caccia
Satàn, pape Satàn aleppe. Il verso presenta una delle più discusse cruces dantesche: sono le parole di Pluto (If VII 1), nel quarto cerchio, al giungere [...] una interiectio dolentis; derivato dall'ebraico aleph (volgarizzato in aleppe, come Ioseph in Giuseppe): grido con cui iniziano le lamentazioni di Geremia, ben noto ai tempi di D. e ricordato anche da Arrigo da Settimello (I 1). Anche questa ...
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lamentabile
lamentàbile agg. [dal lat. lamentabĭlis], letter. – 1. Che esprime lamento: suono, voce l. (più com. lamentevole). 2. Degno di compassione, doloroso: E molte cose lamentabil dice (Pulci).
lamentanza
s. f. [der. di lamentare]. – L’atto di lamentarsi, e le parole con cui ci si lamenta, lamento: propuosi di farne alcuna l. in uno sonetto (Dante); sciocche l. son queste e feminili (Boccaccio). Oggi la parola è usata quasi esclusivam....