GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] dopo il 1836.
Uno dei momenti più drammatici del pontificato di G. XVI, con conseguenze durevoli, fu lo scontro con F.-R. de Lamennais e i suoi due amici, J.-B.-H. Lacordaire e Ch. Montalembert. La questione è stata oggetto di ampi studi (da P. Dudon ...
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Orientamento filosofico o teologico che considera la fede come forma di conoscenza anteriore e superiore alla ragione, ritenuta incapace di attingere le più alte verità. Una certa inclinazione al f. si [...] può riscontrare in alcune correnti del pensiero patristico e medievale, generalmente nei mistici, e anche in pensatori moderni (F.-R. de Lamennais, F.D.E. Schleiermacher) che intendevano reagire al razionalismo del 18° secolo. ...
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Pittrice e scultrice, nata a Bordeaux il 16 marzo 1822, morta a Fontainebleau il 25 maggio 1899. Lavorò prima con suo padre, Raimondo B., divenne poi allieva del Coginet. Andava a lavorare in campagna [...] nei dintorni di Parigi e specialmente nel Bois de Boulogne, dove preparò i primi suoi studi. Lamennais, ma specialmente George Sand esercitarono una grande influenza sul suo spirito. Esordì al Salon del 1841 con due quadri di pecore, capre e conigli. ...
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Ecclesiastico (Parigi 1778 - ivi 1839), sacerdote (1807), coadiutore dell'arcivescovo di Parigi cardinale de Talleyrand Périgord, cui successe (1821), pari di Francia (1822). Dopo la rivoluzione del luglio [...] di Francia di fronte alla monarchia di Luigi Filippo e stigmatizzò in una pastorale i principî rivoluzionarî esposti da Lamennais nell'opera Des progrès de la révolution et de la guerre contre l'Église (1829). Legittimista, si riconciliò, per ...
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MONTALEMBERT, Charles Forbes, conte di
Fausto Nicolini
Uomo politico e pubblicista, nato a Londra il 15 aprile 1810, morto a Parigi il 13 marzo 1870. Educato in Inghilterra dal nonno materno James Forbes, [...] O' Connell, tornò a Parigi, entrando (ultimi mesi del 1830), nella redazione de L'Avenir, allora fondato da F. de Lamennais, in collaborazione con il quale e con D. Lacordaire, sostenne una pugnace campagna mirante all'instaurazione di una nuova era ...
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GUÉRIN, Georges-Pierre-Maurice de
Diego Valeri
Poeta francese, fratello di Eugénie (v.), nato il 5 agosto 1810 nel castello del Cayla, dove morì il 19 luglio 1839. Iniziò gli studî classici nel seminario [...] , credenti in un prossimo rinnovamento religioso-sociale; e là restò fino al settembre del '33, quando, dopo la condanna del Lamennais, il cenacolo fu disperso. Tornato a Parigi, vi condusse una vita di stenti, travagliata da timidi e ardenti amori e ...
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PACCA, Bartolomeo
David Armando
PACCA, Bartolomeo. – Nacque a Benevento il 25 dicembre 1756, secondogenito di Orazio, marchese della Matrice, e di Cristina Malaspina dei marchesi di Lunigiana.
Compì [...] , La Curie romaine au début de la Réstauration, La Haye 1979, ad ind.; M.J. Le Guillou - L. Le Guillou, La condamnation de Lamennais, Paris 1982, pp. 7, 13, 16 s., 19, 126-132, 290, 322 s., 326, 420-422; N. Del Re, Tiberio Pacca cardinale mancato ...
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Teologo (Taggia 1748 - Roma 1825), domenicano. Nel 1803 fu chiamato a Roma e incaricato di confutare le critiche rivolte dal canonista lovaniese J. Le Plat e da altri teologi alla bolla Auctorem fidei [...] degli ambienti di Curia sia in campo politico sia sul terreno dottrinale. Ebbe un breve scambio epistolare con il Lamennais in occasione delle polemiche suscitate dall'Essai sur l'indifférence en matière de religion, per la cui traduzione italiana ...
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Storico e uomo politico (Milano 1908 - Fregene 1958), figlio di Claudio; segretario di F. Turati; per le leggi razziali dovette emigrare (1938) in Inghilterra, dove curò (1940-45) una rubrica radiofonica [...] PSLI; membro della Costituente, deputato (dal 1948), fu prof. di dottrine politiche e filosofia del diritto all'univ. di Firenze; autore di studî su T. Campanella, F. Guicciardini, F.-R. de Lamennais, J. de Maistre, e di scritti di polemica politica. ...
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VENTURA, Gioacchino
Ignazio Veca
– Nacque a Palermo il 7 dicembre 1792 da Paolo, futuro barone di Raulica, e da Caterina Platinelli.
Quinto di dodici figli, apparteneva a una famiglia di nobiltà acquisita [...] restò però inedito.
Nel dicembre di quell’anno ritornò a Roma e fu ricevuto dal papa. Dopo la definitiva condanna di Lamennais con la Singulari nos (1834), Ventura si chiuse nel più stretto riserbo e si dedicò all’insegnamento e alla predicazione. Fu ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...