Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] detrattori, in particolare per i pensatori della Restaurazione, essa acquista la valenza di negazione della legittimità. Come Robert de Lamennais, sulla scia di Joseph de Maistre e Ambroise de Bonald, evidenzia nel suo Progrès de la revolution et de ...
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Stato
Comunità politica costituita da un popolo stanziato in un determinato territorio e organizzato unitariamente come persona giuridica collettiva, e titolare di un potere sovrano (governo), cui è [...] nel 1790. Da ricordare Novalis, Adam Müller, K. L. von Haller, J. de Maistre, L.-G.-A. de Bonald, il primo Lamennais.
Il socialismo e lo Stato
Non allo S. ma essenzialmente alla società volgono la loro attenzione gli scrittori socialisti, i quali ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] che da Müller, Görres, Vogelsang, Ketteler giunge, alla fine dell'Ottocento, alla fondazione del Volksverein (1890); in Francia, al primo Lamennais e poi al cattolicesimo sociale da De Melun a De Mun, La Tour du Pin, Harmel; in Italia, al Taparelli e ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] carteggio del cardinal C., in Rass. di Polit. e storia, VIII (1962), 88, pp. 21-32; 89, 16-21; Id., La Chiesa tra Lamennais e Metternich. Il pontif. di Leone XII, Brescia 1963, passim;O. Fusi-Pecci, La vita del papa Pio VIII, Roma 1965, pp. 79, 121 ...
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FEA, Carlo
Ronald T. Ridley
Figlio di Giuseppe e di Margherita Guarini, nacque a Pigna, allora nella contea di Nizza (oggi in prov. di Imperia), il 4 giugno 1753 (la data esatta è in d'Ossat, che pubblica [...] 155; D. Facenna, Il Pompeo di palazzo Spada, in Archeol. classica, VIII (1956), pp. 173-201; R. Colapietra, La Chiesa tra Lamennais e Metternich, Brescia 1959, ad Indicem; P. Pelagatti, in Enc. dell'arte antica, III, Roma 1960, p. 611; C. Pietrangeli ...
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Pio VIII
Giuseppe Monsagrati
Terzo di otto figli (e secondo maschio), Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761, dal conte Carlo Ottavio e dalla contessa [...] significativa, proprio alla chiesa del Gesù - e favoriva la ripresa di una gerarchia francese più fedele a Roma, allarmando il Lamennais che deprecò lo stato di paralisi in cui a suo parere era caduta la Chiesa. Era lo stesso rilievo del Bernetti ...
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Farinata
Mario Sansone
Appellativo di Manente degli Uberti, capopartito ghibellino, personaggio del C. X dell'Inferno.
Appartenente a nobile, ricca e antica famiglia ghibellina, figlio di Iacopo, nacque [...] , Il F. di D., in Saggi critici, a c. di L. Russo, Bari 1952, n 281-308 (cfr. pure La D.C., versione di F. Lamennais, ibid, I 120-135); L. Filomusi-Guelfi, Filippo Argenti, F., Capaneo, in " Giorn. d. " III (1895-96) 475 ss.; E. Proto, Gli eresiarchi ...
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Gentile: Rinascimento, Risorgimento, fascismo
Stefano Zappoli
Esiste un’obiettiva continuità tra questi tre termini del discorso gentiliano, l’ultimo dei quali, peraltro, oltre che coincidere con una [...] Anche il Gioberti fu nei primi anni sotto l’influsso del Rousseau e del Sansimonismo, e simpatizzò più tardi vivamente col Lamennais […]. Anch’egli andava in traccia d’una sorta di Cristianesimo, che consacrasse l’uomo e la vita, accogliendo i motivi ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] Ubi arcano di Pio XI. Anche lui individuò l’origine di tale deviazione nel moto inaugurato dalla protesta di Lamennais e confluito negli errori condannati dal Sillabo e nelle encicliche di Leone XIII; tenendo a distinguere esplicitamente le posizioni ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] tra il 1830 e il 1848, da storici e pubblicisti di gran nome: E. Quinet (il traduttore di Herder), F. de Lamennais, autore di Le livre du peuple (1837) e J. Michelet, che, già prima di pubblicare Le peuple (1846), aveva ripreso originalmente ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...