Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] (Stefinlongo 2006; ➔ deonomastici): esempi in abbondanza vengono dai nomi dei vini, derivati da toponimi (chianti, lambrusco, frascati). Secondo la classificazione motivazionale proposta da Caffarelli (2002), l’uso dei nomi propri nell’alimentazione ...
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Regione dell’Italia settentrionale (22.453 km2 con 4.464.119 ab. nel 2020, densità 199 ab./km2, ripartiti fra 328 comuni), comprendente le due regioni storiche dell’Emilia e della Romagna (➔). Capoluogo [...] Tra le colture arboree il primato spetta alla vite, con prevalenza di uva da vino (i tipi più pregiati sono il lambrusco fra Modena e Piacenza, il sangiovese e l’albana in Romagna); tra quelle che interessano le industrie alimentari importante è la ...
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lambrusco
s. m. [lat. labrŭscum, il frutto della labrusca «vite selvatica»] (pl. -chi, poco com.). – Nome di un gruppo di vitigni diffusi spec. in Emilia, che producono un’uva nera di sapore acidulo e di maturazione tardiva, con la quale si...