La Gueroniere, Louis-Etienne-Arthur Dubreuil-Helion visconte di
La Guéronière, Louis-Étienne-Arthur Dubreuil-Hélion visconte di
Pubblicista e politico francese (Dorat, Haute-Vienne, 1816-Parigi 1875). [...] Giornalista, seguace di Lamartine (1848), ma poi apertamente bonapartista, consigliere di Stato, senatore (1862), propugnatore dell’«impero liberale» (1868-70), fu ambasciatore a Bruxelles (1868) e a Costantinopoli (1870). Importanti i suoi scritti ...
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Poeta tedesco (Bonn 1809 - Hünshoven 1845). Noto soprattutto per il Rheinlied (1840), che sollevò entusiasmo in Germania, fu musicato da 70 compositori, e provocò in Francia le proteste di A. de Musset [...] e A. de Lamartine. ...
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ROSETTI, Constantin A
Uomo politico romeno, nato a Bucarest nel 1816, morto ivi nel 1885. Attratto nell'orbita della cultura francese, dimorò molto a Parigi, fu di tendenze democratiche e tradusse in [...] romeno Voltaire e Lamartine. Nel 1848 partecipò alla rivolta che rovesciò il principe Bibescu; fu arrestato, liberato e creato direttore della polizia di Bucarest, poi segretario del governo provvisorio e ministro dell'Interno. In seguito alla ...
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Nato a Santelpidio a mare (Marche) nel 1804, si fece conoscere come improvvisatore di tragedie in gara con lo Sgricci; vinse a Parigi l'improvvisatore Pradel, e s'ebbe la palma dalle mani del Lamartine. [...] Fu operoso giornalista a Parigi e a Torino, stimato dal Gioberti. Dopo il '48, ottenne dal governo piemontese la cattedra di storia nel collegio di Mortara, ivi cessò di vivere il 25 maggio 1856. Scrisse ...
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Poeta lirico turco, nato a Costantinopoli nel 1869, morto nel 1915. Il più eletto rappresentante, in poesia, della scuola dei Nuovi Letterati, sorta in Turchia nel 1894. Suoi modelli sono non solo De Musset [...] e Lamartine, ma anche Baudelaire e Verlaine. Pure adoperando per lo più il verso quantitativo tradizionale, maneggiò la rima con una libertà sino allora sconosciuta e cantò, con grande purezza di stile, argomenti moderni; penetrate di grande amore ...
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LA GUERONNIÈRE, Louis-Ètienne-Arthur Dubreuil-Hélion, visconte de
Giuseppe GALLAVRESI
Uomo politico francese, nato a Villemartin (Alta Vienna) nel 1817, morto a Parigi il 23 dicembre 1875. Appena diciannovenne [...] in varî giornali parigini, per assumere nel 1850 il posto di redattore capo del Pays, di cui era direttore il Lamartine; però già nel 1851 fu sconfessato per avere mostrato simpatie accentuate per Luigi Bonaparte. Specialista di questioni di politica ...
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Critico e studioso francese della letteratura (Noordpeene, Francia del Nord, 1878 - Parigi 1944), si occupò anche dei rapporti tra la cultura francese e l'italiana e fondò, con F. Baldensperger, la Revue [...] de littérature comparée (1920). Opere principali: La Revolution française et les lettres italiennes (1910); Leopardi (1913); Lamartine (1925); Vie de Stendhal (1927); L'influence française en Italie au XVIIIe siècle (1934, con H. Bédarida); La crise ...
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Poeta francese (Abbeville 1782 - Parigi 1816). Di salute cagionevole, espresse la sua naturale malinconia in alcune elegie di stampo classico e di romantica sensibilità (Poésies, 1800; 1811). La sua poesia, [...] per una fondamentale sincerità di espressione sentimentale, e per la grazia stilistica, sta veramente fra Delille che finisce e Lamartine che prelude (come scrisse Sainte-Beuve). Fu in contatto con M.-J. Chénier, e vide i manoscritti di A. Chénier, ...
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Scrittore svizzero di lingua francese (Nyon 1857 - Grasse 1910). I suoi primi romanzi (La femme d'Henri Vanneau, 1884; La course à la mort, 1885) mostrano un orientamento verso il naturalismo. Dal 1886 [...] insegnò letterature moderne all'univ. di Ginevra e scrisse saggi critici su Dante (1891), Stendhal (1892), Lamartine (1893). Il successo del suo romanzo Le sens de la vie (1889) lo indusse a rinunciare alla cattedra per dedicarsi all'attività di ...
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Poeta (Catania 1844 - ivi 1912). R. cominciò con versi lirici in cui il facile canto è più o meno infrenato dalla disciplina umanistica (raccolti poi, insieme con altri, nelle Ricordanze, 1872); ma ben [...] 1872), ma si volse ben presto ad ampi e macchinosi poemi d'ispirazione filosofica, per i quali ebbe a modello Goethe, Byron, Lamartine e più tardi V. Hugo. La palingenesi (1868) canta l'accordo tra fede e progresso, mentre Lucifero (1877) è il poema ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...