Geologo (Liegi 1783 - Bruxelles 1875); considerato il fondatore delle scienze geologiche nel Belgio. A Parigi, al Musée d'histoire naturelle, seguì le lezioni di B.-G.-É. de Lacépède, di G. Cuvier e di [...] naturalisti e filosofi, O. sostenne una graduale trasformazione delle specie, vicino alle posizioni di Geoffroy de Saint-Hilaire e di Lamarck e in opposizione a Cuvier. O. è noto anche per avere introdotto il termine Cretaceo. Tra le sue opere ...
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Nome d'una famiglia di Echinidi regolari, istituita da Gray nel 1825, ricca di generi e di specie. Vi sono compresi tutti gli Echinidi gnatostomi, che hanno il periprocto circondato dalle placche apicali, [...] genere è il Cidaris Mauri Rumph, della Malesia e dell'Oceano Indiano, più conosciuto sotto il nome di C. metularia Lamarck. Nel Mediterraneo non vivono veri Cidaris, bensì due Dorocidaris, cioè Dorocidaris papillata Lescke (anche nei mari del Nord) e ...
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SPIRULIDI (lat. scient. Spirulidae)
Giorgio Schreiber
Famiglia di Cefalopodi dibranchiati decapodi con una piccola conchiglia interna concamerata a poche spire staccate e con la spirale rivolta ventralmente. [...] dei Belemniti (vedi belemnoidei) nel senso che la conchiglia di questi mostra un evidente stadio di transizione tra quella spirale e concamerata delle Spirule e la conchiglia ridotta delle Seppie. Genere unico Spirula Lamarck: Spirula Peronii Lam. ...
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L'Ottocento: biologia. La teoria dell'evoluzione di Darwin
Janet Browne
La teoria dell'evoluzione di Darwin
Il contenuto della teoria dell'evoluzione mediante la selezione naturale è considerevolmente [...] nel corso di tutta la vita. Fu Grant a consigliargli la lettura del Système des animaux sans vertèbres (1801) di Lamarck e un giorno, secondo quanto si legge nell'autobiografia di Darwin, gli espresse il suo incontenibile entusiasmo per la Zoonomia ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] aperta' è ciò che distingue The origin dall'opera di altri scienziati ai quali Darwin deve molto, quali Jean Baptiste Lamarck, il geologo Charles Lyell e il maggiore dei biologi epigenetici, Karl E. von Baer. L'evoluzionismo di The origin - le ...
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Disciplina originatasi dalla psicologia e insieme dalla neuroanatomia e neurofisiologia con lo scopo di individuare e descrivere i meccanismi che sono alla base del comportamento degli esseri viventi considerati [...] e, più in generale per la biologia, fu l’approccio filogenetico conseguente alle teorie evoluzionistiche. Secondo J.B. de Lamarck lo studio del comportamento animale doveva essere concepito come un’investigazione sulle funzioni del sistema nervoso: l ...
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Naturalista, nato il 23 agosto 1769 a Montbéliard (Mömbelgard), cittadina del Giura francese, soggetta allora al Württemberg, morto a Parigi il 13 maggio 1832. Entrò alla Karlsschule di Stuttgart e vi [...] dogma lo tenne lontano dagli studî di ontogenesi, che erano in sul nascere, e gli fece respingere l'ipotesi del Lamarck, che le razze attuali avessero potuto essere semplici variazioni di razze preesistite, e definire l'ipotesi di Benoit de Maillet ...
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ZOOTECNIA (dal gr. ζῷον "animale" e τέχνη "arte", fr. zootechnie; sp. zootecnía; ted. Tierzuchtlehre; ingl. animal husbandry)
Renzo Giuliani
È la scienza che s'occupa dell'origine, evoluzione, produzione, [...] dei capisaldi della selezione quale era stata concepita dagli agronomi e zootecnici del sec. XIX in base ai principî del Lamarck e del Darwin, cioè il concetto della possibilità di fissare, per via ereditaria, le modificazioni prodotte dall'ambiente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] disputa tra nettunisti e vulcanisti. Vissuto a Parigi tra il 1802 e il 1805, vi aveva frequentato le lezioni di Lamarck, Cuvier, René-Just Haüy, Tondi e Barthélemy Faujas de Saint-Fond. Nel 1807 fu chiamato a collaborare alla statistica mineralogica ...
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Selezione
JJohn M. Thoday
di John M. Thoday
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Tipi di selezione. □ 3. Selezione naturale e artificiale e idoneità biologica. □ 4. Selezione in un singolo locus genico. [...] dell'evoluzione però esisteva già da tempo: il nonno di Darwin, E. Darwin, e in seguito J.-B. de Lamarck avevano con chiarezza ipotizzato che le specie si fossero originate attraverso la discendenza per modificazioni successive, ma non era stata ...
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lamarckiano
‹-markià-› agg. e s. m. – 1. agg. Del naturalista fr. J.-B. de Lamarck (v. lamarckismo); relativo a Lamarck e alle sue teorie: l’ipotesi lamarckiana. 2. s. m. (f. -a) Seguace delle teorie evoluzioniste di Lamarck.
lamarckismo
‹-markì-› s. m. – Teoria scientifica elaborata nel 1809 dal naturalista fr. J.-B. de Lamarck (1744-1829) per spiegare l’evoluzione degli organismi viventi: tale teoria (la prima delle teorie dell’evoluzione in ordine di tempo)...