Sovrani arabi di Spagna, che regnarono a Siviglia dal 414 al 482 dell'ègira (1023-1091 d. C.). Il fondatore della dinastia, Abū 'l-Qāsim Muḥammad I, ibn ‛Abbād, occupava la carica di qāḍi ("giudice"), [...] a sostenitore dell'arabismo contro il prevalere dell'elemento bèrbero in Spagna (egli discendeva dalla tribù araba dei Lakhmidi (v.), illustre per aver costituito un regno sul medio Eufrate nell'età preislamica); il suo figlio e successore ...
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Denominazione usata in tutti i paesi di lingua araba per designare i nomadi della campagna aperta, delle steppe e dei deserti, in contrapposto ai sedentarî delle città o delle zone coltivate. Il nome arabo [...] la supremazia dei Persiani, che ebbe il suo centro ad al-Ḥīrah (presso le rovine dell'antica Babilonia), e una sua dinastia, i Lakhmidi (v.), sorta verso la metà del sec. III d. C. e durata fino al 614. L'altro, quello dei Ghassānidi (v.), sorse in ...
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ARCHITETTURA - Islam
B.M. Alfieri
L'a. è una delle espressioni più vitali dell'Islam perché in grado di realizzarne i programmi. Come è stato evidenziato da Marçais (1928), l'Islam è infatti una religione [...] e quello ellenistico-romano, su un territorio - la Siria - che le tribù arabe preislamiche dei Ghassanidi e dei Lakhmidi, tributarie le une dei Bizantini, le altre dei Sasanidi, avevano predisposto per quella sintesi che l'Islam avrebbe operato ...
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SĀMARRĀ
Ernst KUHNEL
F. G.
Ā Città medievale della Mesopotamia, sulla riva sinistra del Tigri, a mezza via tra Baghdād e Takrīt. Ebbe una effimera esistenza di circa mezzo secolo, dalla fondazione [...] al-Mu‛tazz e meglio conosciuto nei suoi particolari costruttivi. Costruito secondo il modello dell'antica residenza dei Lakhmidi, al-Ḥīrah, esso copriva un quadrilatero che misurava 1 km. per lato. Il fabbricato centrale della costruzione, chiusa ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] Palmira. Alla vigilia dell’islam nuovi staterelli compaiono alla periferia del deserto: quello dei Gassanidi in Siria e quello dei Lakhmidi sull’Eufrate, il primo sotto l’influenza bizantina e il secondo sotto quella sasanide. L’avvento di Maometto e ...
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NABATEI (gr. Ναβαταῖοι; lat. Nabateni)
Giorgio Levi Della Vida
Popolazione e stato di origine araba, con centro nella città di Petra a SE. del Mar Morto, che negli ultimi tre secoli a. C. e nel primo [...] seguenti da altri staterelli sorti dal ridursi a vita sedentaria delle tribù arabe dei confini del deserto (Ghassānidi, Lakhmidi, Kinditi), i quali sussistettero fino al sorgere dell'Islām.
Oltre che dalle notizie degli scrittori classici, la civiltà ...
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(arabo Gezīrat al-‛Arab) Penisola dell’Asia sud-occidentale (circa 3.050.000 km2). Politicamente è ripartita tra Arabia Saudita, Yemen, Oman, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrain e Kuwait. Come regione [...] o tertia al S con capitale Petra.
Alla fine del mondo antico due principati arabi si erano divisi la regione: i Lakhmidi a E sotto influenza sasanide, e i Gassanidi a O sotto influenza bizantina. L’opera di Maometto portò all’unificazione politica ...
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MESOPOTAMIA
V. Strika
(gr. Μεσοποταμία)
Regione storica del Medio Oriente, il cui territorio si articola in due distinti nuclei, l'Iraq (arabo ῾Irāq) e la M. Superiore (arabo al-Jazīra), che si estende [...] autorità religiose, le sepolture erano ricavate anche all'interno.Centro importante dell'arte cristiana fu al-Ḥīra, la capitale dei Lakhmidi, non lontano dall'od. Kūfa, un emporio commerciale di rilievo che, a quanto sembra, diede anche vita a un ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] 624); celebri furono anche le cantatrici-arpiste Azada e Shirin. Attraverso l’importante centro di al-Hira, capitale dei Lakhmidi, la musica iranica penetrò nei paesi arabi e condizionò lo sviluppo successivo della musica islamica. Il primo musicista ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] sviluppo e presentavano talvolta dimensioni e caratteri monumentali.Si possono ricordare tra gli altri i centri urbani dei Lakhmidi cristianizzati (per es. Ḥīra in Bassa Mesopotamia), dei Sabei adoratori della Luna (per es. Ḥarrān in Alta Mesopotamia ...
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