Società multietnica
di Roberto De Angelis
l'appartenenza etnica
Tutti gli Stati nazionali moderni possono essere considerati delle s. m., in quanto comprendono nel loro territorio, in diversa misura, [...] a scuola l'hijab, il foulard islamico, e una legge del 2004 ha ribadito il divieto di comportamenti contro la laicità dello Stato.
I concetti di assimilazione e di integrazione comportano ampi margini di ambiguità; lo si può constatare quando si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Guicciardini
Giuseppe Marcocci
Autore della prima Storia d’Italia in lingua volgare, Francesco Guicciardini fu un protagonista della vita politica della prima metà del Cinquecento. Testimone [...] il politico che confidava nel ruolo attivo del papato per la futura tenuta e autonomia dell’Italia e l’uomo laico che, in un’età di drammatiche lacerazioni all’interno della cristianità europea, maturò una sensibilità ai limiti dell’indifferenza per ...
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MALNATI, Linda
Emma Scaramuzza
Nacque a Milano il 19 ag. 1855 da Giacomo e Carolina Pedrioli. La sua formazione avvenne a contatto con i circoli democratici del capoluogo lombardo, dove apprese a coltivare [...] , in La questione femminile in Italia. Appendice, Milano 1976, pp. 250 s.; A. Buttafuoco, Le Mariuccine. Storia di un'istituzione laica. L'asilo Mariuccia, Milano 1985, pp. 31, 39, 74, 91, 134, 136 s., 149 s., 380; E. Scaramuzza, Una filantropa ...
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GALLO, Nicolò
Giuseppe Sircana
Nacque il 10 ag. 1849 a Girgenti (oggi Agrigento) da Gregorio.
Dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita presso l'Università di Palermo, per diversi anni si dedicò [...] incarnata, oltre che dallo Zanardelli, da B. Cairoli - s'impegnò a perseguire la difesa e il completamento della laicità dello Stato, nonché le riforme democratiche della politica tributaria e del sistema elettorale. Obiettivi per i quali i ...
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GIUA, Michele
Luigi Cerruti
Giuseppe Sircana
Nacque a Castelsardo, in provincia di Sassari, il 26 apr. 1889 da Lorenzo, maestro elementare, e da Paolina Bitti. Nel 1907 si trasferì a Roma per iscriversi [...] non era quello "di creare la morale del popolo italiano, ma di stabilire delle norme precise" ispirate ai principî della laicità dello Stato. Tra l'altro, egli sostenne che doveva essere ammesso il divorzio.
Consigliere comunale di Torino per il PSI ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] di essi, in quegli anni, il tema della riforma della Chiesa si legava strettamente alla questione del rapporto tra Chiesa e laicità dello Stato: come si vedrà con la legge sul divorzio, che portò al referendum del 1974, la questione era destinata a ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] dell'insegnamento della Déclaration gallicana del 1682; e ai primi del 1804 veniva pubblicato il codice civile francese, riaffermante la laicità dello Stato, del matrimonio e dello stato civile.Nonostante tutto ciò il C., che il 20 e 21 dic. 1801 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] la scienza e la vita, a cura di M.T. Lanza, 1972, p. 43). La sua opera era stata il vaticinio di un’Italia laica e moderna e di un suo rinnovamento etico e civile, del quale De Sanctis non nascondeva le gravi inadempienze nei suoi tempi.
Dalla mente ...
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DONATI, Giuseppe
Giuseppe Ignesti
Nacque a Granarolo Faentino (ora frazione di Faenza, prov. di Ravenna) il 5 genn. 1889, da Severo e Domenica Baccarini, terzogenito tra cinque fratelli. Le condizioni [...] scopo primario quello di promuovere attività di formazione culturale e religiosa, intesa come condizione necessaria per preparare i laici cattolici a più consapevoli responsabilità civili e politiche. E fu su questa linea che per circa un decennio ...
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GIULINI DELLA PORTA, Cesare
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 25 sett. 1815 dal conte Giorgio, membro della reggenza di governo alla caduta del Regno Italico nel 1814, commissario per la liquidazione [...] l'impulso del G. la Perseveranza presentò un programma ispirato a un modello di liberalismo aperto: libertà di coscienza, laicità dello Stato, educazione civile e politica del popolo; realizzazione di uno Stato capace di accogliere "tutte le varietà ...
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laicita
laicità s. f. [der. di laico], letter. – Condizione di chi è laico, carattere di ciò che è laico: difendere la l. dello stato, di un’istituzione; affermare, sostenere la l. della cultura.
laicato
s. m. [der. di laico]. – Condizione di laico. Più com. con senso concr. e collettivo, nella Chiesa cattolica, il complesso dei laici, ossia tutti i fedeli che non appartengono al clero.