Concezione volta ad affermare e valorizzare l'indipendenza della società civile e politica da ogni forma di condizionamento o ingerenza da parte della Chiesa, sviluppatasi a partire dal 19° secolo. Si differenzia da laicità (che allude alla distinzione tra Stato e Chiesa) per la presenza di una componente anticlericale e per la tendenza a considerare la religione un fatto esclusivamente privato, che ...
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postsecolare
(post secolare), agg. Successivo a un periodo improntato a una visione laicista.
• Il cardinale [Angelo] Scola aveva osservato come il nostro tempo postsecolare veda pullulare, e non solo [...] più «nelle aule accademiche o nei laboratori degli scienziati», domande inquietanti come: «da dove vengo?», «dove vado?», «chi sono?», «perché vivo?», «perché soffro?», «che cosa è la morte?», «che cosa ...
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genderismo
s. m. Tendenza a ritenere che il genere sessuale non corrisponda necessariamente al sesso biologico.
• «La battaglia dei popoli europei oggi ‒ spiega in una nota lo stesso segretario di Forza [...] contro le nuove minacce esterne dell’Isis» e «si rinnova contro le antiche minacce interne della sovversione relativista e laicista, la cui nuova frontiera si spinge verso la dissoluzione della famiglia, l’insinuazione nelle menti dei nostri bimbi ...
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cristofobia
(Cristofobia), s. f. Avversione nei confronti della figura di Cristo, della religione da lui fondata e di coloro che la praticano.
• I toni della Santa Sede confermano il rischio di una frattura. [...] ieri a Roma, il cardinale Julián Herranz Casado accusa la corte di Strasburgo di essere animata da «fondamentalismo laicista» e da «cristofobia». E bolla la «neutralità religiosa» come un concetto irricevibile. Significa fare dell’ateismo «una specie ...
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Bellini, Piero. – Giurista italiano (Bologna 1926 - Roma 2023). Allievo di T. Perassi, laureato in Diritto internazionale (1948) all’Università La Sapienza di Roma, docente di Diritto ecclesiastico e di [...] ), ha fornito imprescindibili contributi allo studio dell’ordinamento generale della Chiesa cattolica, sostanziato da una visione laicista lungo la cui prospettiva ha indagato temi nodali quali la materia matrimoniale e, successivamente, le relazioni ...
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Husayn, Saddam
Ciro Lo Muzio
Ḥusayn, Ṣaddām (propr. Ṣaddām al-Takrītī)
Uomo politico iracheno, nato ad al-Awǧa, presso Takrīt (anche Tikrīt), il 28 aprile 1937. È stato presidente della Repubblica dal [...] a Baghdād, dove si iscrisse in una scuola secondaria. Nel 1957 divenne membro del partito al-Ba̔ṯ, di ispirazione laicista e panarabista; nel 1959 risultò coinvolto nel tentato omicidio del generale ̔Abd al-Karīm Qāsim, che l'anno precedente aveva ...
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Uomo politico francese (Foix 1828 - Parigi 1923), nipote di Louis-Claude. Ingegnere minerario, dopo il 1870 ebbe parte di primo piano nella vita politica francese: collaboratore di Gambetta nel 1870-71, [...] l'amministrazione locale e l'esercito, predispose un piano difensivo antitedesco e, pur sostenitore di una politica laicista, favorì l'avvicinamento dei cattolici alla repubblica. Accademico di Francia nel 1890, lasciò numerosi trattati scientifici e ...
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grillinizzato
p. pass. e agg. (iron.) Che ha assunto i modi dei grillini.
• Purtroppo per noi, la [Isabella] Bertolini deve essersi astenuta dal collegare [Carlo] Caffarra e elezioni perché sapeva che [...] di qualche tempo fa contro i Pacs, ad esempio, l’arcivescovo di Bologna fu letteralmente aggredito dalla sinistra laicista, anticlericale e grillinizzata». (Luca Bottura, Unità, 25 marzo 2006, Bologna, p. I) • Che volete che ci raccontino, questi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Adriana Valerio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La diffusione delle idee illuministiche e delle molteplici istanze di riforma religiosa [...] spirituale, ma più isolato dai fedeli.
Politica e riforme
Il Seicento lascia al secolo seguente un’eredità fortemente laicista, di rivendicazione del potere politico nei confronti di quello ecclesiastico. Il dibattito sul rapporto tra società civile ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] «A fiume il papa porco», «Viva l’Italia», «Viva Garibaldi», «Morte ai preti»40.
Fu questo un periodo in cui le idealità laiciste parvero improntare e dominare l’intera vita nazionale. E il momento culminante si ebbe il 9 giugno 1889, quando a Roma, a ...
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laicistico
laicìstico agg. [der. di laicismo, laicista] (pl. m. -ci). – Relativo al laicismo o ai laicisti; che ha, o dimostra, o è improntato a, un atteggiamento dichiaratamente laico, cioè autonomo rispetto a confessioni religiose e a gerarchie...