PEPE, Gabriele
Mauro Moretti
PEPE, Gabriele. – Nato a Monopoli (Bari) il 4 dicembre 1899, secondogenito di Ludovico e di Gemma Gatti. Il padre, di origini modeste, giornalista e insegnante, fu nella [...] ; la sua posizione nei confronti del contesto accademico sarebbe stata condizionata da questi tratti, oltre che dal suo acceso laicismo. Le prime monografie di Pepe apparvero con l’avallo di Benedetto Croce e Adolfo Omodeo. Laterza pubblicò nel 1938 ...
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GATTORNO, Rosa
Marina Caffiero
Nacque a Genova il 14 ag. 1831 da Francesco, commerciante di famiglia agiata originaria di Sturla, e da Adelaide Campanella, giovane vedova genovese già madre di una bambina. [...] Comune di Parigi, ottenendo così conferma dello scopo della sua opera, che era quello di "reazione viva e pratica al laicismo invadente […]" (Fiocchi, I, 1937, p. 111). In tal modo anche la G., alla stregua di altre "sante vive" che attorniavano ...
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PERRONE, Alessandro Maria
Ombretta Freschi
PERRONE, Alessandro Maria. – Nacque a Roma il 14 settembre 1920, terzogenito di Luigi Ferdinando Alfonso Giuseppe Mario e di Adele Parisi, nipote di Ferdinando [...] Ma il pericolo di deficit nel bilancio aziendale e la tradizione infranta del ‘ministerialismo’ – esemplificata dalla posizione di laicismo assunta sul referendum abrogativo della legge sul divorzio – provocarono la rottura. Il 22 maggio 1973 Nando e ...
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BERGAMO, Mario
Renzo De Felice
Nato a Montebelluna (Treviso) l'8 febbr. 1892, fratello di Guido, studiò presso i padri Cavanis a Possagno; frequentò quindi l'università di Bologna, laureandosi nel 1914 [...] una serie di articoli apparsi, a commento della Conciliazione, su L'amitié francaise), tutto incentrato su due concetti: un laicismo integrale, spirituale, politico e sociale, e la necessità - sulla via degli Stati Uniti d'Europa - di una repubblica ...
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MANCINI, Lorenzo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Firenze il 18 ag. 1776, dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte. Dall'età di sei anni studiò privatamente latino, francese, geografia e storia, [...] sull'Arnaldo da Brescia (Marsiglia 1843) di G.B. Niccolini: benché lontano, in quanto cattolico, dal laicismo repubblicaneggiante della tragedia, la sua avversione per Niccolini, poi ribadita nella lezione del 1844, parve particolarmente inopportuna ...
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CHIAUDANO, Giuseppe
Andrea Camilletti
Nacque a Torino il 20 dic. 1858 da Giovanni Battista e da Catterina Raspi in una famiglia originaria di Chieri, imparentata con quella del teologo gesuita Giuseppe [...] . Nel 1912 si occupò dell'attuazione della lega sacerdotale "Pro Pontifice et ecclesia" - promossa per combattere il laicismo, il modernismo, la "falsa democrazia cristiana", e per risuscitare la questione romana -, che ebbe una certa diffusione ...
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Nacque a Milano il 4 nov. 1881 da Carlo, negoziante di legnami, e da Anna Isola. La convinta religiosità dei genitori lascerà un'impronta profonda sulla personalità della C., spingendola a privilegiare [...] della pedagogia scientifica applicata all'educazione infantile. Ma si dissociò completamente da questo esperimento, criticandone il laicismo e l'antiautoritarismo che avrebbero mortificato il ruolo dell'educatore a semplice osservatore. Anche sulla ...
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FEDERICI, Romolo
Sandra Pileri
Nato a Roma nel 1825, studiò presso l'università romana. L'ascesa di Pio IX al soglio alimentò le speranze democratiche dei giovani romani, e il F. fu tra i promotori [...] , b. 19, f. 31). Il suo radicalismo, caratterizzato da una illimitata fiducia nella libertà e nel progresso, da un laicismo intransigente e dall'adesione alla massoneria (appartenne alla loggia "Fabio Massimo"), è culturale e non riesce a risolversi ...
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CANESTRINI, Giovanni
Baccio Baccetti
Nacque da Giuseppe e da Silvia De Carneri a Revò (Trento) il 26 dicembre del 1835. Studiò dapprima a Gorizia e a Merano, successivamente frequentò l'università a [...] politica trentina particolarmente agitato a causa delle lotte per la questione nazionale e del conflitto tra laicismo e confessionalismo sostenute dai partiti liberale, conservatore-clericale e socialista. A rammentare pubblicamente gli ideali che ...
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Ataturk, Mustafa Kemal
Atatürk, Mustafa Kemal
Generale e statista turco (Salonicco 1881-Istanbul 1938). Fondatore e primo presidente della Repubblica di Turchia; fino al 1934 noto come Ghazi Mustafa [...] di popolo, in opposizione alle élite; statalismo, come espressione della sovranità e del possesso dei beni economici; laicismo, che liberava gli individui dalle loro affiliazioni religiose; infine, il concetto di rivoluzionarismo, per il quale le ...
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laicismo
s. m. [der. di laico]. – Atteggiamento ideologico e pratico che, opponendosi all’ingerenza del clero nella vita civile e a ogni forma di clericalismo e di confessionalismo, afferma l’indipendenza del pensiero e dell’attività dei singoli...
laico
làico s. m. e agg. [dal lat. tardo laicus, gr. λαϊκός «del popolo, profano», der. di λαός «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. s. m. (f. -a, non com.) Chi non appartiene allo stato ecclesiastico; nella Chiesa cattolica, ogni persona battezzata...