FRIGESSI DI RATTALMA, Arnoldo
Roberto Baglioni
Nacque a Trieste il 7 genn. 1881 da Adolfo e Giulia Pavia.
Appartenne a una prestigiosa famiglia ebraica dalle profonde radici ungheresi, i Frigyessy von [...] e identificazione nei valori, nei costumi e nelle energie dell'Impero austroungarico, lo portò a orientarsi verso quel laicismo culturale proprio del borghese cosmopolita. Nel 1904 conseguì la laurea in legge presso il prestigioso ateneo di Vienna e ...
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VACCHELLI, Pietro
Matteo Morandi
VACCHELLI, Pietro. – Nacque a Cremona il 21 aprile 1837 da Giuseppe, avvocato, e da Ignazia Nicolaj.
La famiglia, di antica tradizione notarile con consistenti addentellati [...] , 1965, p. 191), Vacchelli assurse ben presto a principale riferimento della Sinistra costituzionale cremonese, con punte di acceso laicismo. Nel settembre del 1863, a soli ventisei anni, aveva dato prova della sua preparazione in campo economico ...
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Ideologia
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Ideologia
sommario: 1. Il secolo delle ideologie. 2. Dalle guerre ideologiche alle guerre di religione. 3. Ideologie e movimenti no global. 4. L'ideologia [...] ideologi del fondamentalismo islamico, la crisi morale in cui versa l'umanità è la conseguenza logica e inevitabile del laicismo e del materialismo. Rifiutando la rivelazione, l'Occidente ha imboccato la via del culto idolatrico della ragione e della ...
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GAZZOLA, Bonaventura (al secolo Domenico Giuseppe)
Paolo Alvazzi del Frate
Nacque a Piacenza il 21 apr. 1744 da una famiglia agiata della borghesia mercantile. Nel 1761, entrato a Faenza nell'Ordine [...] la sua intransigenza e il suo impegno nel difendere la causa della confessionalità della costituzione nei confronti del laicismo prevalente.
L'adesione del G. alla corrente degli zelanti, costituita dal clero più tradizionalista che avversava con ...
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L'associazione segreta dei cosiddetti "liberi muratori", che ha avuto la sua prima manifestazione storica nel sec. 16° (v. oltre). Il termine si usa talvolta, in senso fig., per indicare una consorteria, [...] discontinuità sono evidenti negli anni Cinquanta e Sessanta, quando l'influenza culturale declina, si riducono gli spazî del laicismo e dell'anticlericalismo (in genere più estesi dell'area massonica), e la m. appare impegnata a costituire partiti ...
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Il problema della necessità e dell'urgenza di un rinnovamento della catechesi (v. catechismo; IX, p. 439) sia dal punto di vista metodologico sia per quanto riguarda il contenuto, cioè il modo di considerare [...] una più chiara distinzione dei due poteri e delle loro sovranità (Immortale Dei, Leone XIII, 1885); mentre ad un "laicismo" intransigente ed anticristiano si deve opporre un'azione sempre più responsabile del "laicato" cattolico (Quas primas, Pio XI ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] e talora dello stesso cristianesimo18. Non poco influì sulla recrudescenza degli intransigenti l’ostinazione di un certo ‘laicismo’, diffuso nell’ambiente della stampa, dell’università, dell’economia, del mondo del lavoro, della scuola, di rompere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto di famiglia
Marco Cavina
Un recente manuale sul diritto di famiglia così definisce il proprio ambito disciplinare:
Il diritto di famiglia è quell’insieme di norme giuridiche che disciplina [...] giuristi, certo nella società civile. Dalla temperie controrivoluzionaria si snoda un filo rosso che si attenua nel laicismo post-unitario e nelle codificazioni della sinistra storica, ma che riprende vigore e nuovi connotati nella cultura giuridica ...
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GRIMANI, Filippo
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 4 giugno 1850 da Pietro Luigi del ramo di S. Luca e da Elena Milissinò, nobile padovana, che morì di parto dandolo alla luce, primo maschio dopo [...] da F. Crispi. Mentre la giunta Selvatico, vista con favore anche dai socialisti e caratterizzata da un forte laicismo in campo scolastico, proseguiva nei tentativi di industrializzazione della città, varava il piano regolatore (1891), stanziava fondi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le sfide poste dalla modernità e dai processi di secolarizzazione in atto nelle società [...] tono apocalittico dei tanti che dai pulpiti delle chiese o dalle testate dei giornali stigmatizzano il progresso e il laicismo, il liberalismo e il socialismo ben diversa rispetto al passato è, però, ora la rinnovata affermazione centralistica della ...
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laicismo
s. m. [der. di laico]. – Atteggiamento ideologico e pratico che, opponendosi all’ingerenza del clero nella vita civile e a ogni forma di clericalismo e di confessionalismo, afferma l’indipendenza del pensiero e dell’attività dei singoli...
laico
làico s. m. e agg. [dal lat. tardo laicus, gr. λαϊκός «del popolo, profano», der. di λαός «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. s. m. (f. -a, non com.) Chi non appartiene allo stato ecclesiastico; nella Chiesa cattolica, ogni persona battezzata...