CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] da cui il C. non si riebbe più, e che dovette affrettare quel ritorno alla religione, quell'allontanamento dal libertarismo e dal laicismo, che in lui era già in atto da alcuni anni. Si trattò però di un ritorno alla religione tradizionale, non, come ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Santiago del Cile 1825 - ivi 1877). Liberale, dovette emigrare per la sua opposizione al governo di M. Montt; tornato in Cile, fu deputato nel 1861, ministro della Giustizia, dei Culti e [...] e nel 1871 fu eletto presidente della Repubblica. Circondatosi di elementi radicali seguì una politica di netto laicismo; riformò inoltre la costituzione del 1833, stabilendo la non rieleggibilità del presidente. Dovette trattare questioni di confini ...
Leggi Tutto
Sistema proprio degli Stati che, nella loro legislazione, accolgono, in tutto o in gran numero, i principi direttivi che sono propri di una determinata confessione religiosa, di regola quella della maggioranza [...] .
Nella pubblicistica politica, per confessionalismo si intende, invece, l’atteggiamento di subordinazione di uno Stato o di un partito politico a una religione e quindi alle direttive delle autorità ecclesiastiche (contrapposto a laicismo). ...
Leggi Tutto
Jinnah, Muhammad Ali
Politico indiano (Karachi 1876-Quetta 1948). Fu considerato il padre fondatore del Pakistan e designato dai suoi seguaci con l’appellativo di Qa’id-i a‛zam («comandante supremo»). [...] e nel 1909 fu eletto membro del Consiglio legislativo imperiale come rappresentante dei musulmani di Bombay. Fautore del laicismo politico, personalmente non religioso, J. nel 1913 entrò nella All India muslim league con l’obiettivo di attenuarne ...
Leggi Tutto
Bharatiya jan sangh (BJS)
Bharatiya jan sangh
(BJS) Fondato nel 1951 dal nazionalista indiano Syamaprasad Mookerjee (1901-1953), fu il principale partito di destra assieme allo Swatantra party capeggiato [...] e centrale. Sostenne la supremazia della tradizione culturale «nazionale», identificata con l’induismo, in opposizione al laicismo liberale dell’Indian national congress, del quale criticava anche l’atteggiamento filosovietico. Con la proclamazione ...
Leggi Tutto
La rinascita religiosa che ha caratterizzato la fine del 20° sec. e l’avvio del 21° ha coinvolto in misura e con modalità diverse tutte le culture del pianeta. Sia le religioni istituzionali sia le nuove [...] posizioni di spicco nella vita sociale e politica contemporanea, proprio quando si pensava che la modernità, il laicismo e la secolarizzazione fossero ormai sul punto di completare un irreversibile processo di privatizzazione della sfera spirituale ...
Leggi Tutto
confessionalismo
Termine originariamente polemico, usato per designare il particolare atteggiamento di angusta faziosità nelle questioni che riguardano la religione o che con la religione abbiano qualche [...] parti che si considerino in qualche modo depositarie di verità assolute. Anche, l’atteggiamento di subordinazione di uno Stato o di un partito politico a una religione e quindi alle direttive delle autorità ecclesiastiche (contrapposto a laicismo). ...
Leggi Tutto
GIOVANNI di Jandun (Iohannes de Ianduno)
Guido Calogero
Amico e collega di Marsilio da Padova all'università di Parigi nei primi decennî del sec. XIV. Collaboratore di Marsilio nella stesura del suo [...] del papato) procurò al suo autore, e con questo si rifugiò nel 1326 alla corte di Ludovico il Bavaro, che nel laicismo del Defensor pacis (condannato nel 1327 dal papa, che scomunicò insieme Marsilio e G.) vedeva un appoggio per il suo disegno ...
Leggi Tutto
Storico inglese, nato il 12 ottobre 1889, convertitosi al cattolicesimo nel 1913, fra il 1930 e il 1936 insegnante all'università di Exeter, direttore durante la guerra della Dublin Review, dal 1943 accademico [...] , di Sturzo e di Berdyaev, ha offerto l'opera sua a testimonianza polemico-critica dell'insufficienza del laicismo ottocentesco e dell'umanesimo liberale idealistico e scientistico a un tempo. Strenuo assertore dell'autonomia e dell'intrinseca ...
Leggi Tutto
Poulat, Émile. – Storico e sociologo francese (Lione 1920 - Parigi 2014). Laureatosi in Teologia nel 1950, nel 1954 è stato tra i fondatori del Gruppo di sociologia delle religioni del Centre national [...] contemporaneo; nei suoi studi P. ha inoltre indagato la crisi modernista e le complesse relazioni tra massoneria e laicismo. Della sua copiosa produzione saggistica occorre citare almeno: Etudes sur la tradition française de l'Association ouvrière ...
Leggi Tutto
laicismo
s. m. [der. di laico]. – Atteggiamento ideologico e pratico che, opponendosi all’ingerenza del clero nella vita civile e a ogni forma di clericalismo e di confessionalismo, afferma l’indipendenza del pensiero e dell’attività dei singoli...
laico
làico s. m. e agg. [dal lat. tardo laicus, gr. λαϊκός «del popolo, profano», der. di λαός «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. s. m. (f. -a, non com.) Chi non appartiene allo stato ecclesiastico; nella Chiesa cattolica, ogni persona battezzata...