Gray, Martin. – Pseudonimo dello scrittore polacco naturalizzato statunitense Mietek Grajewski (Varsavia 1922 – Ciney, Belgio, 2016). Costretto a trasferirsi con i familiari nel ghetto di Varsavia dopo [...] l’invasione nazista della Polonia e quindi deportato nel lager di Treblinka, dove ha lavorato nei sonderkommando, è riuscito a fuggirne, arruolandosi successivamente nell’Armata rossa per poi trasferirsi a New York nel 1947. Dalle sue tragiche ...
Leggi Tutto
Scrittore polacco (Kielce 1919 - Napoli 2000). Autore il cui nome è stato per lungo tempo al libro Inny świat. Zapiski sowieckie (1953; trad. it. Un mondo a parte, 1958), nel quale svelò, tra i primi al [...] mondo, l'esistenza dei lager e i meccanismi di degradamento dell'uomo messi in opera dal regime sovietico, divenne per questo uno internato fino al 1942 in varie prigioni, quindi nel lager di Archangel´sk. Nel 1942 fuoriuscì dall'Unione Sovietica ...
Leggi Tutto
Scrittore ungherese (Budapest 1912 - ivi 1979). Laureato in ingegneria e farmacia, si occupò dal 1938 di letteratura e giornalismo. Prigioniero sul fronte russo, dopo la guerra lavorò come drammaturgo, [...] pubblicando anche volumi di racconti (Lágerek népe "Gente di lager", 1947). Escluso dalla vita letteraria dopo il 1956, lavorò per qualche anno come chimico. Le sue opere migliori risalgono agli anni Sessanta, quando i romanzi Macskajáték (1963; trad ...
Leggi Tutto
Poeta tedesco (Esslingen 1688 - Dresda 1744). Nel 1715, ad Amburgo, con B. H. Brockes e Richey, fondò la Teutschübende Gesellschaft prima di trasferirsi a Dresda, dove nel 1719 divenne poeta di corte. [...] in tale funzione, si orientò a recepire i dettami del classicismo francese. Fra le sue opere, il poema August im Lager (1731), che già nelle intenzioni servilmente elogiative ne caratterizza la personalità. Fautore del "buon gusto", che tanta fortuna ...
Leggi Tutto
osef. Medico e membro delle SS (Günzburg, Baviera, 1911 - San Paolo, Brasile, 1979); uno dei più efferati criminali nazisti. Dopo gli studi di medicina orientati sulla morfologia razziale, nel 1937 divenne [...] la razza e gli insediamenti umani e impegnato negli studi sulla biologia dei gemelli, M. entrò (1943) nel lager di Auschwitz-Birkenau per approfondire la sperimentazione su centinaia di migliaia di detenuti ebrei e zingari, considerati subumani, e ...
Leggi Tutto
Perec, Georges
Simona Mambrini
Scrittore francese, nato a Parigi il 7 marzo 1936, morto a Ivry-sur-Seine il 4 marzo 1982. Figlio di ebrei polacchi emigrati negli anni Venti, nel 1940 rimase orfano del [...] padre, ucciso all'inizio della Seconda guerra mondiale, e tre anni dopo della madre, deportata in un lager nazista. Compiuti gli studi secondari al Collège d'Étampes, nel 1954 s'iscrisse alla Sorbona, dove seguì irregolarmente i corsi di sociologia. ...
Leggi Tutto
Scrittrice polacca (Zaliski, Leopoli, 1890 - Londra 1957). La sua opera principale è il romanzo Krauzowie i inni ("La famiglia Krauz e altri", 1936), storia di una famiglia galiziana sullo sfondo della [...] vita sociale intorno al 1860. Le opere pubblicate dopo la guerra, fra cui spiccano i racconti di Kazachstańskie noce ("Notti del Kazachstan", 1958), sono tutte ispirate alla terribile esperienza del lager sovietico. ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dello scrittore russo G. N. Volosevič (n. Char´kov 1931 - m. 2003). Acquisì notorietà col romanzo breve Bolšaja ruda (1961; trad. it. La grande vena, 1962), cui seguì Tri minuty molčanija (1969; [...] fama è legata a Vernyj Ruslan. Istorija karaul´noj sobaki (trad. it. Il fedele Ruslan. Storia di un cane del lager, 1976), che, circolato anonimo nel samizdat nel 1964, fu definitivamente rielaborato nel 1975. Emigrato in seguito in Germania nel 1983 ...
Leggi Tutto
Giornalista e scrittrice italiana (n. Torino 1966). Laureata in Lettere moderne, ha scritto per La Stampa, Il nostro tempo e L’Osservatore romano (tra gli altri) e collabora con diverse riviste culturali [...] e ha all’attivo oltre quaranta pubblicazioni; si ricordano Elena – La regina mai dimenticata (1996), Mafalda di Savoia – Dalla reggia al lager di Buchenwald (1999, da cui è stata tratta la fiction TV diretta da M. Zaccaro), Tutto il mondo in un solo ...
Leggi Tutto
Orlev, Uri
Margherita d’Amico
L’arte della sopravvivenza
Cresciuto in mezzo agli orrori della persecuzione nazista, Uri Orlev, scrittore polacco di famiglia ebrea, ha tratto da esperienze di vita la [...] protagonisti imparano ad aver paura ma anche a distinguere il bene dal male e soprattutto a resistere
Dal ghetto di Varsavia al lager
Uri Orlev, il cui vero nome è Jerzy Henryk Orlowski, è nato a Varsavia nel 1931. L’esperienza infantile di ebreo ...
Leggi Tutto
Lager
‹làaġër› s. neutro ted. [abbrev. di Konzentrationslager, comp. di Konzentration «concentramento» e Lager «campo» (ma anche «letto, giaciglio», affine al gr. λέχος «giaciglio» e al lat. lectus «letto»)], usato in ital. al masch., invar....
canile-lager
(canile lager), loc. s.le m. (spreg.) Canile nel quale i cani sono custoditi in spazi ristretti e in pessime condizioni alimentari e igieniche. ◆ Lo slogan è rivolto anche contro chi sfrutta a proprio vantaggio la sofferenza degli...