Scrittore polacco (Kielce 1919 - Napoli 2000). Autore il cui nome è stato per lungo tempo al libro Inny świat. Zapiski sowieckie (1953; trad. it. Un mondo a parte, 1958), nel quale svelò, tra i primi al [...] mondo, l'esistenza dei lager e i meccanismi di degradamento dell'uomo messi in opera dal regime sovietico, divenne per questo uno internato fino al 1942 in varie prigioni, quindi nel lager di Archangel´sk. Nel 1942 fuoriuscì dall'Unione Sovietica ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1912 - ivi 1979). Laureato in ingegneria e farmacia, si occupò dal 1938 di letteratura e giornalismo. Prigioniero sul fronte russo, dopo la guerra lavorò come drammaturgo, [...] pubblicando anche volumi di racconti (Lágerek népe "Gente di lager", 1947). Escluso dalla vita letteraria dopo il 1956, lavorò per qualche anno come chimico. Le sue opere migliori risalgono agli anni Sessanta, quando i romanzi Macskajáték (1963; trad ...
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Poeta tedesco (Esslingen 1688 - Dresda 1744). Nel 1715, ad Amburgo, con B. H. Brockes e Richey, fondò la Teutschübende Gesellschaft prima di trasferirsi a Dresda, dove nel 1719 divenne poeta di corte. [...] in tale funzione, si orientò a recepire i dettami del classicismo francese. Fra le sue opere, il poema August im Lager (1731), che già nelle intenzioni servilmente elogiative ne caratterizza la personalità. Fautore del "buon gusto", che tanta fortuna ...
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Perec, Georges
Simona Mambrini
Scrittore francese, nato a Parigi il 7 marzo 1936, morto a Ivry-sur-Seine il 4 marzo 1982. Figlio di ebrei polacchi emigrati negli anni Venti, nel 1940 rimase orfano del [...] padre, ucciso all'inizio della Seconda guerra mondiale, e tre anni dopo della madre, deportata in un lager nazista. Compiuti gli studi secondari al Collège d'Étampes, nel 1954 s'iscrisse alla Sorbona, dove seguì irregolarmente i corsi di sociologia. ...
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Scrittrice polacca (Zaliski, Leopoli, 1890 - Londra 1957). La sua opera principale è il romanzo Krauzowie i inni ("La famiglia Krauz e altri", 1936), storia di una famiglia galiziana sullo sfondo della [...] vita sociale intorno al 1860. Le opere pubblicate dopo la guerra, fra cui spiccano i racconti di Kazachstańskie noce ("Notti del Kazachstan", 1958), sono tutte ispirate alla terribile esperienza del lager sovietico. ...
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Pseudonimo dello scrittore russo G. N. Volosevič (n. Char´kov 1931 - m. 2003). Acquisì notorietà col romanzo breve Bolšaja ruda (1961; trad. it. La grande vena, 1962), cui seguì Tri minuty molčanija (1969; [...] fama è legata a Vernyj Ruslan. Istorija karaul´noj sobaki (trad. it. Il fedele Ruslan. Storia di un cane del lager, 1976), che, circolato anonimo nel samizdat nel 1964, fu definitivamente rielaborato nel 1975. Emigrato in seguito in Germania nel 1983 ...
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Orlev, Uri
Margherita d’Amico
L’arte della sopravvivenza
Cresciuto in mezzo agli orrori della persecuzione nazista, Uri Orlev, scrittore polacco di famiglia ebrea, ha tratto da esperienze di vita la [...] protagonisti imparano ad aver paura ma anche a distinguere il bene dal male e soprattutto a resistere
Dal ghetto di Varsavia al lager
Uri Orlev, il cui vero nome è Jerzy Henryk Orlowski, è nato a Varsavia nel 1931. L’esperienza infantile di ebreo ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1900 - Parigi 1967); fondatore con A. Stern del futurismo polacco, si segnalò fin da giovane per il suo carattere inquieto e provocatorio con le prose surreali di JA z jednej [...] di Bezrobotny Lucyfer (1927; trad. it. Lucifero disoccupato, 1994). Internato per sette anni in un lager staliniano, offrì una delle più alte testimonianze nelle raccolte Wiersze ("Poesie", 1956), Wiersze śródziemnomorskie ("Poesie mediterranee ...
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Poeta israeliano (Bucovina 1930 - Gerusalemme 1986). Imprigionato nei campi di concentramento, emigrò in Palestina nel 1947. Professore di letteratura ebraica all'università di Gerusalemme, ha curato la [...] e dello Yemen dal Medioevo all'età moderna. Delle sue opere poetiche, alcune improntate sulla sua esperienza nei lager nazisti, si ricordano: Shĕ῾ōnōt ha-ṣēl ("Meridiani", 1959), Millīm nirdāfōt ("Sinonimi", 1972), Moaḥ ("Cervello", 1976), Shīrīm ...
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Scrittore tedesco (Insy, Algovia, 1932 - Berlino 2018). Influenzato dalla poetica del nouveau roman, nel 1964 pubblicò sette novelle sotto il titolo Eine gleichmässige Landschaft. Nel 1966 apparve la raccolta [...] frontale aggressività, ricordiamo: le raccolte di liriche Training (1970), Operette (1973), Ziele (1977), Orchidee (1979), Das Lager (1984); e i romanzi Die Messe (1969), Jesus in Osaka (1970), "romanzo del futuro" particolarmente provocatorio, Flug ...
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Lager
‹làaġër› s. neutro ted. [abbrev. di Konzentrationslager, comp. di Konzentration «concentramento» e Lager «campo» (ma anche «letto, giaciglio», affine al gr. λέχος «giaciglio» e al lat. lectus «letto»)], usato in ital. al masch., invar....
canile-lager
(canile lager), loc. s.le m. (spreg.) Canile nel quale i cani sono custoditi in spazi ristretti e in pessime condizioni alimentari e igieniche. ◆ Lo slogan è rivolto anche contro chi sfrutta a proprio vantaggio la sofferenza degli...