Frankenstein
Antonio Faeti
(USA 1931, bianco e nero, 71m); regia: James Whale; produzione: Carl Laemmle Jr. per Universal: soggetto: dall'omonimo romanzo di Mary Shelley e dall'omonimo testo teatrale [...] in una sua celebre fiaba, fino agli automi di Hoffmann, si ha però la grazia Biedermeier congiunta con l'acre presentimento dei lager. La creatura getta nel lago una bambina, che viene riportata morta, nel pieno della festa. È una terribile icona, un ...
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Corea
Fernanda Moneta
Cinematografia
La cinematografia coreana, a causa delle vicende politiche che hanno segnato il Paese, almeno a partire dalla guerra civile degli anni Cinquanta, è risultata nettamente [...] Chosun Film Enlightenment Association. Non tutti i registi collaborarono: Lee Gyu Hwan e Yun Bong Chun furono rinchiusi in un lager. Le bombe lanciate dagli Stati Uniti, a conclusione della Seconda guerra mondiale, su Hiroshima e Nagasaki, con danni ...
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Tracy, Spencer (propr. Spencer Bonaventure)
Francesco Costa
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Milwaukee (Wisconsin) il 5 aprile 1900 e morto a Los Angeles il 10 giugno 1967. Nella [...] settima croce) di Fred Zinnemann, dal romanzo di A. Seghers, in cui è un tedesco antinazista che nel 1936 evade da un lager per riparare in Olanda. Rifece coppia con la Hepburn nel prolisso melodramma The sea of grass (1947; Il mare d'erba) di Elia ...
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Polonia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Due nomi sono da ricordare tra i pionieri del cinema polacco: il fotografo Piotr Lebiedzinski, che montò cinque fotografie su un cliché di vetro proiettandole [...] una crisi personale e film sulla morte di Cybulski, Krajobraz po bitwie (1970; Paesaggio dopo la battaglia), ancora sui lager nazisiti per parlare dei destini della nazione, e Wesele (1973; Le nozze), dal dramma ottocentesco di S. Wyspiański, sulle ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] ' storico-politico facendo del padre di Sandra (Claudia Cardinale) e di Gianni (Jean Sorel), una vittima ebrea dei lager nazisti, della madre (Marie Bell) dei due fratelli una pianista nevrotica cui Sandra rimprovera di avere consegnato il padre ...
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Carcerario, film
Renato Venturelli
Genere comprendente film ambientati per intero o in prevalenza all'interno di prigioni. Nella sua forma più tipica si svolge in epoca contemporanea, riguarda condannati [...] in Bāykot (1985, Il boicottaggio) di Mohsen Makhmalbaf, oltre alle dittature sudamericane, ai gulag sovietici e soprattutto ai lager nazisti, che costituiscono un settore a sé. Ma è significativo per l'immaginario anche un successo come Midnight ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] tutti impersonati da Paolo Stoppa), si presentano volta a volta nelle vesti di un milite fascista, del direttore di un lager, di un ufficiale americano, di un direttore di giornale, di un industriale. Che questa primaria distinzione e filosofia fosse ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] illusione, di Jean Renoir; The bridge on the River Kwai, 1957, Il ponte sul fiume Kwai, di D. Lean) o la fuga dal lager (The great escape, 1963, La grande fuga, di John Sturges; Von Ryan's Express, 1965, Il colonello von Ryan, di Mark Robson) sono ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] di J. Becker, uno dei suoi film migliori, Jakob der Lügner (1974), una bella tragicommedia di stampo brechtiano ambientata in un lager (nel 1999 ne è uscito il remake di Peter Kassovitz, con Robin Williams tra gli interpreti) che gli valse, oltre a ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] gli anni della difficile ricostruzione. Nell'Italia sconfitta si parlò, con definizione francese, di Neorealismo.
Il cinema nei lager. Emblema di questo mutamento epocale fu la scoperta dei campi di concentramento nazisti. Il cinema fu in prima linea ...
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Lager
‹làaġër› s. neutro ted. [abbrev. di Konzentrationslager, comp. di Konzentration «concentramento» e Lager «campo» (ma anche «letto, giaciglio», affine al gr. λέχος «giaciglio» e al lat. lectus «letto»)], usato in ital. al masch., invar....
canile-lager
(canile lager), loc. s.le m. (spreg.) Canile nel quale i cani sono custoditi in spazi ristretti e in pessime condizioni alimentari e igieniche. ◆ Lo slogan è rivolto anche contro chi sfrutta a proprio vantaggio la sofferenza degli...