Pseudonimo del poeta francese Philippe Huc (Marmande 1889 - Oloron-Sainte-Marie, Basses-Pyrénées, 1941). Insieme con P.-J. Toulet,J.-M. Bernard e J. Pellerin, fu uno dei fondatori della École fantaisiste. [...] Poèmes des colombes (1929); L'escargot bleu (1936), ecc. Col suo umorismo e la sua ironia il D. vuole "strangolare la sue chimere", cioè sopraffare un fondo sentimentale ed elegiaco, al modo di F. Jammes e J. Laforgue e, in Italia, dei crepuscolari. ...
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Attore e regista teatrale e cinematografico italiano (Campi Salentina, Lecce, 1937 - Roma 2002). Ha esordito nel 1959 come protagonista del Caligola di Camus e ha poi formato una compagnia (primo caso [...] integrale dei classici - si ricordano: Lo strano caso del dr. Jekill e del sig. Hide, 1961; Amleto da Shakespeare e Laforgue, 1964; Nostra Signora dei Turchi, 1964; Faust e Margherita da Marlowe, 1966; Salomè da Wilde, 1967; La cena delle beffe ...
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STEIN, Gertrude
Salvatore Rosati
Scrittrice americana, nata ad Alleghany (Pennsylvania) il 3 febbraio 1874, morta a Neuilly (Francia) il 27 luglio 1946. Nel 1903 si trasferì a Parigi dove strinse amicizia [...] scrittura in cui spesso sono coniate parole risultanti dalla fusione di più parole comuni (procedimento già prima iniziato da G. Laforgue), la S. ha dato una sorta di esposizione teorica in How to write, 1931. In linguaggio comune sono invece scritti ...
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Scrittore francese nato a Coatcongar (Bretagna) il 18 luglio 1845 e morto a Morlaix il 1° marzo 1875. Figlio d'un noto scrittore di romanzi marinari, il C. visse, per quanto debole di salute, quasi tutta [...] riconobbero in lui un precursore della versificazione libera.
Bibl.: P. Verlaine, Les poétes maudits, Parigi 1884; J. Laforgue, Notes sur C., in Oeuvres complètes: Mélanges posthumes, Parigi 1903; R. de Gourmont, Le livre des masques, Parigi ...
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GIORGIERI CONTRI, Cosimo
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 16 ag. 1870 da Tommaso e Maria Frediani, in una famiglia aristocratica originaria di Massa.
Rivelando precoci doti artistiche, appena diciassettenne, [...] italiani quali E. Panzacchi e, soprattutto, con la poesia dei parnassiani e con il tardo simbolismo francese e fiammingo (J. Laforgue, M. Maeterlinck, F. Jammes), in una poetica fragile e non di rado leziosa, di tristezze ineffabili, di gesti e riti ...
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Poeta, nato a Roma nel 1887 e ivi morto di tisi il 18 giugno 1907. Costretto dalle tristi condizioni familiari a una vita disagiata, il C. fu tuttavia confortato da una schiera di fraterni amici, sui quali [...] , oltre a qualche eco del D'Annunzio e del Pascoli, l'efficacia dei suoi prediletti poeti decadenti francesi e belgi (Verlaine, Laforgue, Samain, Jammes, Rodenbach, Maeterlinck), il C. ha un accento ben suo, sia che culli e carezzi la sua rassegnata ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] lo "stil nuovo" italiano, e Arthur Symons del Symbolist Movemmt in Literature (1908) rivelò i poètes maudits francesi, specialmente Laforgue, all'americano T. S. Eliot che, venuto in Europa negli anni di guerra, s'inserì nella tradizione inglese coi ...
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PSICOANALISI
Edoardo Weiss
. Scienza psicologica fondata da Sigmund Freud. Il termine ha tre significati principali; può cioè designare: 1. un metodo d'indagine di processi psichici altrimenti quasi [...] 1929.
f) Letteratura e arte: O. Rank, Der Künstler, 4ª edizione, Vienna 1925; K. Abraham, Giovanni Segantini, ivi 1925; R. Laforgue, L'échec de Baudelaire, Parigi 1932; M. Bonaparte, Edgar Poe, voll. 2, ivi 1933.
Periodici principali: Imago (dal 1912 ...
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. Il decadentismo è una teoria estetico-morale sorta in Francia intorno al 1885-1886. Decadenti, furono chiamati alcuni poeti dai loro avversarî ed essi dell'accusa si fecero un vanto e un programma. Poeta [...] ; tra gli "armonisti" alla Mallarmé, invece, il Ghil, Stuart Merril, Vielé-Griffin, Camille Mauclair, Albert Mockel, Émil Verhaeren, J. Laforgue, Gustave Kahn, Henri de Régnier, A. Retté, ecc.
Nel campo della critica e dell'estetica, la loro opera ha ...
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BOTTA, Gustavo
Gianni Venturi
Nacque a Milano il 25 genn. 1880 da Giacomo e da Ogelie Bouffier. Dalla madre, originaria di Grenoble, fu avviato all'interesse per la poesia e la letteratura francese, [...] francese e la musica di Debussy, sul Vaglio), ritenuti dal B. cattive traduzioni degli scrittori francesi Léon-Paul Fargue, Jules Laforgue, Henri de Regnier, Jacques Rivière, in cui intervenne anche A. Gide. Questa acutezza fu dal B. messa a profitto ...
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