Figlio (n. in Polonia 1040-43 - m. Nitra 1095) di Béla d'Ungheria; successe al fratello maggiore Géza (1077), dopo essersi distinto per leggendario valore nelle lotte contro le orde orientali, contro le quali continuò a combattere, battendo più volte i Cumani (1085-91). L. organizzò il regno d'Ungheria rafforzando il potere centrale, promuovendo la cultura e la riforma della Chiesa, e attuò una politica ...
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ALESSANDRO di Masovia
Domenico Caccamo
Nacque nella seconda metà del XIV secolo da Ziemowit IV, duca di Masovia, e da Alessandra, che era sorella di Ladislao Jagiełło. Trascorse l'infanzia alla corte [...] a capo di una ambasceria polono-ungherese.
Intento del Cesarini era la conclusione formale d'una tregua fra l'imperatore e Ladislao III, re di Polonia e, di fatto, d'Ungheria. Tale tregua avrebbe dovuto garantire l'Ungheria ad occidente, durante le ...
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Martire (Skotschau, Slesia, 1576 - Olomouc 1620); sacerdote della diocesi di Olomouc, poi (dal 1616) parroco di Holešov in Moravia, si dedicò con l'appoggio del feudatario cattolico Ladislao Popel di Lobkovic [...] a ristabilire la fede cattolica in quel territorio. Costretto dalla ribellione protestante a fuggire in Polonia, tornò a Olomouc con le truppe polacche, suscitando il sospetto di averle chiamate nel paese. ...
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Apostolo dei Lituani e teologo camaldolese (n. Praga 2a metà del sec. 14º - m. S. Matteo di Murano 1440). Sottrattosi ai torbidi di Boemia, si recò presso Ladislao re di Polonia, che lo inviò in Lituania [...] (presso il cugino Vitautas), dove contribuì alla conversione di molti pagani. Tornato a Cracovia nel 1405, rimase a corte sino al 1408, e si recò poi a Camaldoli. Nel 1430 fu in Terrasanta e a Cipro, dove ...
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DIANO, Nicola di
Michele Franceschini
Nacque nella seconda metà del sec. XIV a Teano (prov. di Caserta), città da cui la sua famiglia traeva il predicato nobiliare.
I Diano, potenti feudatari del Regno [...] , sempre da Gregorio XII rimasto privo di entrate nel suo esilio a Gaeta, collettore della decima che il papa aveva ceduto a Ladislao in cambio del suo sostegno; e, nel novembre, fu incaricato assieme con l'arcivescovo di Conza e con quello di Mileto ...
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Baldassarre Cossa (Napoli 1370 circa - Firenze 1419), creato da Bonifacio IX cardinale (1402) e legato in Romagna (1403), ebbe parte principale nella convocazione del Concilio di Pisa, e grande influenza [...] e molti stati italiani e tedeschi ne riconobbero la legittimità, da altri negata. Aiutò l'impresa di Luigi II d'Angiò contro Ladislao, ma finì col venire a patti con quest'ultimo (1412). Convocò a Roma un concilio per la riforma della Chiesa, che si ...
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Cardinale (m. Roma 1427); elevato alla porpora (1384) da Urbano VI, partecipò poi al concilio di Pisa e all'elezione di Giovanni XXIII (1410), da cui fu nominato commissario presso re Ladislao. Partecipò [...] al concilio di Costanza e da Martino V ebbe il vescovato di Aversa (1418-22). Fondò a Napoli la chiesa e l'ospedale di S. Angelo a Nilo, dove è il suo sepolcro, opera di Donatello e Michelozzo ...
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MILEŠEVA
M. della Valle
Monastero che sorge nei pressi della cittadina di Prijepolje, nella Serbia occidentale, in una regione che nel Medioevo fece parte del regno di Raška, ovvero dell'antico regno [...] ; per l'imperatore l'identificazione più probabile è quella con lo zar bulgaro Ivan Asen II, la cui figlia andò in sposa a Ladislao.Anche per quanto riguarda gli affreschi, di qualità assai alta e di intonazione aulica, non c'è totale accordo tra gli ...
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Pietro Tomacelli (Napoli 1350 circa - Roma 1404); creato cardinale nel 1381, successe a Urbano VI il 2 novembre 1389. A causa dei torbidi politici si poté insediare a Roma soltanto dal giubileo del 1400. [...] Appoggiandosi su Ladislao di Durazzo, da lui incoronato re di Napoli, tentò di comporre lo scisma con gli antipapi Clemente VII e Benedetto XIII, intavolando lunghe e inutili trattative con Carlo VI re di Francia. ...
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Cosimo de' Migliorati (Sulmona 1336 - Roma 1406). Cardinale (1389), legato in Lombardia e Toscana (1390), fu eletto papa (1404) dai cardinali dell'obbedienza romana, con l'impegno di adoperarsi per concludere [...] l'uccisione di alcuni loro delegati ad opera di Ludovico Migliorati, nipote del papa, costrinsero il pontefice a fuggire (1405). Richiamato l'anno seguente, ottenne la sottomissione di re Ladislao, e lo nominò difensore e gonfaloniere della Chiesa. ...
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otto
òtto agg. num. card. [lat. ŏcto], invar. – 1. Numero intero che viene dopo il sette e precede il nove, e anche il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 8, nella numerazione romana VIII): otto metri di stoffa; un periodo di otto mesi;...