Figlio (n. 1595 - m. 1648) di Sigismondo III Wasa, fu eletto (1632) al trono di Polonia grazie alla sua larga popolarità. Ebbe una educazione umanistica, distinguendosi come condottiero non meno che come amante delle arti e mecenate. Come prima cosa si preoccupò di risolvere il problema orientale, battendo i Russi nella campagna del 1632-34 e assicurandosi con la pace di Polanow (1634) il dominio dei ...
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Cugino (m. 1018) di Gabriele Romano, lo uccise e si impadronì del potere (1015). Continuò inutilmente la lotta contro Basilio II; morì nell'assalto di Durazzo. ...
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Figlio (Cracovia 1424 - Varna 1444) di Ladislao II, combatté la diffusione dell'ussitismo in Polonia, appoggiandosi al partito cattolico guidato dal vescovo di Cracovia, Zbigniew Oleśnicki. Contro il pericolo [...] turco si appoggiò ai Magiari, e (1440) fu eletto re d'Ungheria. Dopo una prima vittoria sui Turchi (pace di Szeged, 1444) intraprese una nuova spedizione per esortazione del pontefice Eugenio IV finita ...
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Figlio (1456-1516) del re di Polonia Casimiro I e di Elisabetta d'Asburgo; morto Giorgio di Poděbrady, fu eletto re (1471) di Boemia, in concorrenza con Mattia Corvino, eletto dalla minoranza. Dopo due disgraziate spedizioni contro Mattia, nel 1479 questi e L. fecero la pace mantenendo entrambi il titolo di re di Boemia; morto Mattia, L. fu proclamato re d'Ungheria (1490). Poco energico, fu tollerante ...
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Figlio (n. 1350 - m. Gródek 1434) di Algirdas, granduca di Lituania. Succeduto al padre nel 1377, fu poi il capostipite della dinastia degli Iagelloni dato che, sposando Edvige d'Angiò, regina di Polonia, unì le sorti della Lituania a quelle della Polonia. Con l'atto di Krewo (lit. Krėva) (1385), si impegnò così con i nobili polacchi a ricevere il battesimo insieme alla sua gente. L'unione fu determinante ...
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Figlio (Komárom 1440 - Praga 1457) dell'imperatore Alberto II e di Elisabetta di Lussemburgo (da cui ereditò i diritti sulla corona di Boemia e Ungheria), fu riconosciuto re d'Ungheria sotto la reggenza [...] di G. Hunyadi solo nel 1445, dopo la morte in battaglia, a Varna (1444), di Ladislao III re di Polonia, che gli aveva tolto la corona di s. Stefano. Solo nel 1453 L. cominciò a esercitare i suoi diritti sovrani, per cadere però sotto l'influenza del ...
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Figlio (1086-1138) del duca Ladislao Ermanno, salì al trono nel 1102, lottando a lungo contro il fratellastro Zbigniew, che aveva il favore dell'imperatore Enrico V. Riuscito vincitore, mosse poi alla [...] riconquista della Pomerania, che fu cristianizzata. Promulgò uno statuto che regolava l'esercizio del potere sulla base del seniorato, mentre ognuno dei figli otteneva una provincia ereditaria: statuto ...
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Figlio (n. 1506 - m. Mohács 1526) di Ladislao II, regnò (dal 1516) sotto tutela, in prevalenza del marchese Giorgio di Brandeburgo. Nel 1526 affrontò i Turchi a Mohács e ne uscì battuto. Morì durante la [...] ritirata ...
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Fratello (n. 1370 circa - m. 1452) di Ladislao Iagellone, dopo la morte di Vitoldo usurpò il granducato di Lituania e ruppe l'unione con la Polonia, cercando appoggi presso l'Ordine Teutonico e i potentati [...] ucraini. Battuto (1435) sul fiume Swięta, dovette cedere il potere al cugino Sigismondo. Poi (1442-52) fu principe di Volinia ...
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Maestro di casa dei regnanti di Napoli da Ladislao a Ferrante I. Tra gli 82 e i 90 anni (1467-75) scrisse ricordi autobiografici, un encomio e una cronaca di Napoli, in parte inediti, interessanti soprattutto [...] dal punto di vista linguistico ...
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otto
òtto agg. num. card. [lat. ŏcto], invar. – 1. Numero intero che viene dopo il sette e precede il nove, e anche il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 8, nella numerazione romana VIII): otto metri di stoffa; un periodo di otto mesi;...