Figlio (n. 1506 - m. Mohács 1526) di Ladislao II, regnò (dal 1516) sotto tutela, in prevalenza del marchese Giorgio di Brandeburgo. Nel 1526 affrontò i Turchi a Mohács e ne uscì battuto. Morì durante la [...] ritirata ...
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Fratello (n. 1370 circa - m. 1452) di Ladislao Iagellone, dopo la morte di Vitoldo usurpò il granducato di Lituania e ruppe l'unione con la Polonia, cercando appoggi presso l'Ordine Teutonico e i potentati [...] ucraini. Battuto (1435) sul fiume Swięta, dovette cedere il potere al cugino Sigismondo. Poi (1442-52) fu principe di Volinia ...
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Maestro di casa dei regnanti di Napoli da Ladislao a Ferrante I. Tra gli 82 e i 90 anni (1467-75) scrisse ricordi autobiografici, un encomio e una cronaca di Napoli, in parte inediti, interessanti soprattutto [...] dal punto di vista linguistico ...
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Figlio maggiore di re Géza, successo al re Ladislao, regnò dal 1095 al 1116 continuandone l'opera (conquista della Croazia dalmatica, 1102). Colto ed equilibrato, C. si dedicò con gran cura alla riorganizzazione [...] interna dello stato e anche nelle sue conquiste mostrò moderazione e generosità: appoggiandosi all'elemento ecclesiastico, volle fossero rispettati diritti e consuetudini delle popolazioni sottomesse ...
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Medico (Ferrara 1462 - ivi 1536). Medico personale dei re Ladislao e Ludovico II d'Ungheria, fu poi prof. di medicina all'ateneo di Ferrara. Acuto studioso dei grandi eventi epidemiologici che nel Rinascimento [...] colpirono l'Europa, fornì, tra l'altro, lucide osservazioni sulle manifestazioni tardive della sifilide. Animato da uno spirito critico che lo fece credere "in ciò che è conforme alla ragione", cercò di ...
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Figlio di Ladislao Ermanno e di Giuditta di Boemia, nacque nel 1086. I primi anni del suo regno (1102-1138) trascorsero in lotte per il potere contro il fratellastro Zbigniew (che fu per suo ordine soppresso) [...] e nelle quali s'intromise l'imperatore Enrico V, che col pretesto di aiutare Zbigniew mirava alla sovranità sulla Polonia. La lotta in difesa dell'indipendenza schierò tutta la nazione dalla parte di B., ...
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Storico ungherese (sec. 13º), sacerdote, notaio nella corte del re Ladislao IV. Scrisse (1280-84) l'importante cronaca Gesta Hungarorum, in cui narra la storia degli Unni e degli Ungheresi. ...
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Figlio (sec. 14º-15º) di Andrillo; parteggiò, con Annecchino, per Ladislao e Giovanna II, fu oppositore di Giacomo della Marca e poi di Sergianni Caracciolo, contro il quale sostenne Muzio Attendolo Sforza; [...] imprigionato da Sergianni, riuscì a fuggire e (1423) tornò a Napoli per soccorrerla contro l'infante Pietro d'Aragona ...
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Diplomatico, vescovo e umanista polacco (m. Camerino 1450), segretario del re Ladislao III Iagellone. Nel 1426 gli venne affidata una missione in Italia, e quindi al Concilio di Basilea, nel quale sostenne [...] il principio della superiorità del concilio sul papa. Successivamente ebbe missioni in Francia e in Inghilterra, accompagnò il re Ladislao III nella campagna di Ungheria, e dopo la morte di questo a Varna (1444) passò al servizio di Giovanni Hunyadi. ...
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Figlio (n. 1350 - m. Trakia, Lituania, 1430) di Kęstutis e cugino di Ladislao II Iagellone, con lui la Lituania raggiunse l'apogeo della sua potenza. Pur nell'unione con la Polonia (1385), seppe mantenere [...] tempo anche con l'Ordine teutonico. Di fronte però alla continua pressione teutonica, si volse contro l'Ordine e insieme a Ladislao II lo batté nella battaglia di Grünwald (1410). Definiti meglio i rapporti con la Polonia grazie all'Unione di Horodło ...
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otto
òtto agg. num. card. [lat. ŏcto], invar. – 1. Numero intero che viene dopo il sette e precede il nove, e anche il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 8, nella numerazione romana VIII): otto metri di stoffa; un periodo di otto mesi;...