Figlio (n. 1147 - m. 1172) di Géza II, cui successe nel 1162. Per l'intervento dell'imperatore d'Oriente Manuele I gli si sostituì Ladislao, fratello di Géza, mentre egli riparò in Austria. Morto Ladislao [...] (1163), gli successe il fratello Stefano IV, che fu però sconfitto da S. III lo stesso anno. Questi, salito al trono, condusse per cinque anni aspre lotte contro i Bizantini, che si conclusero (1166) con la riconquista del Sirmio e del litorale ...
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Comunità autonoma e provincia (10.390 km2 con 630.578 ab. nel 2009) della Spagna; capoluogo Pamplona. Istituita nei confini attuali nel 1983, include la sezione più occidentale del versante pirenaico meridionale, [...] Enrico III, salito sul trono di Francia con il nome di Enrico IV (1589), riunì con atto formale (1607) l’avito possesso alla corona , che governò in qualità di vicario del re di Napoli Ladislao e, dal 1396 al 1402, come legittimo sovrano feudale. ...
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Varna Città della Bulgaria (dal 1949 al 1957 Stalin; 313.983 ab. nel 2008), capoluogo dell’omonima provincia e porto sul Mar Nero, in fondo all’ansa omonima. Importante nodo stradale e ferroviario, V. [...] slave, fu stabilmente occupata dai Bulgari sotto il regno di Costantino IV Pogonato (668-685). Nella seconda metà del 10° sec. 1444 il sultano Murad II sconfisse l’esercito cristiano di Ladislao II re di Ungheria e Polonia e di Giovanni Hunyadi. ...
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Figlio (Cracovia 1459 - Toruń 1501) di Casimiro IV Iagellone, successe al padre nel 1492 dopo aver conteso al fratello Ladislao il trono di Ungheria. Riuscì, in politica interna, a diminuire i poteri della [...] dei Turchi, contro i quali nel 1493 compì una sfortunata spedizione in Moldavia e Valacchia, subendo l'anno stesso una grave incursione. Ebbe al suo servizio il fiorentino Filippo Buonaccorsi, per il cui consiglio si riconciliò col fratello Ladislao. ...
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Girolamo Masci (Lisciano inizî sec. 13º - Roma 1292); francescano, successore di s. Bonaventura nel generalato (1274), cardinale (1278), era estraneo alla politica allorché venne eletto papa (1288). Riusciti [...] degli Asburgo, favorì gli Angiò, sia con la incoronazione di Carlo II a re di Sicilia (1289) anche dopo la rivolta del Vespro, sia nominando re d'Ungheria, alla morte di Ladislao, Carlo Martello, figlio dell'Angioino, anziché Alberto di Asburgo. ...
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SETA (dal lat. classico saeta "crine" o "setola"; fr. soie; sp. seda; ted. Seide; ingl. silk)
Augusto Vittorio LODIGIANI
Giovanni TRECCANI
Emilio MAGALDI
Augusto Vittorio LODIGIANI
Rodolfo VANZETTO
È [...] a Palermo, a Catanzaro, dove l'arte serica, già protetta da Ladislao di Durazzo, e poi da Giovanna II, da Alfonso d'Aragona, da l'8%; minima la produzione meridionale e insulare (v. tab. IV).
Dopo il grande splendore, del quale si è parlato, subentrò ...
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NAPOLI, Regno di
MicheIangelo Schipa
I. Periodo Angioino (1266-1381). - Con la conquista di Carlo d'Angiò (1266-1285), il regno di Sicilia non fu mutato nel suo ordinamento amministrativo: restò, come [...] forze francesi recò al regno novità importanti. Giacché, come Clemente IV volle, il regno si riconobbe feudo della S. Sede della corona oltreché di titoli. La sorte però arrise a Ladislao, nonostante una disfatta a Roccasecca (1411), tanto da forzare ...
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LUCCA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Placido CAMPETTI
Augusto MANCINI
Adelmo DAMERINI
Augusto MANCINI
Tammaro DE MARINIS
Attilio MORI
Città della Toscana, e sino al 1847 capitale di uno stato [...] del 1334. Autorizzazione a istituire uno studio generale ebbe Lucca da Carlo IV (1369) e da Urbano VI (1388), ma non se ne per la caduta di Pisa (1406), e dovette ricorrere a Ladislao di Napoli che mirava a estendersi nell'Italia centrale e contro ...
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SIGNORIE e PRINCIPATI
Giorgio Falco
. I. Si suole indicare con questa espressione il periodo della storia d'Italia compreso fra il declinare dei comuni e le guerre di predominio tra Francia e Spagna, [...] cittadino. La lotta fra il papato di Gregorio IX e di Innocenzo IV e l'impero di Federico II, tra gli ultimi Svevi e il signoria dei Medici. Il Napoletano, nonostante il fuoco fatuo di Ladislao, l'avvedutezza e lo splendore di Alfonso d'Aragona, si ...
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SCISMA
Alberto PINCHERLE
Agostino TESTO
Alberto PINCHERLE
Mario NICCOLI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
. Il termine latino schisma è semplice traslitterazione del gr. σχίσμα (cfr. σχίξω e il lat. scindo) [...] il dissidio di natura dottrinale. Già S. Ireneo (Adv. haer., IV, 33, 7) usa "scisma" a indicare quella rottura dell'unità . Inoltre, quando Giovanni XXIII fuggito a Firenze davanti a Ladislao di Durazzo si rivolse al nuovo re dei Romani, Sigismondo ...
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