Comunità di Sant’EgidioFacciamo pace?! La voce dei bambini sulla guerraA cura di Stella CervogniPremessa di Edith BruckBrescia, Scholé, 2024 «Il re è nudo!», gridava un bambino al passaggio del sovrano [...] . Anche io piangevo ma non mi volevo far vedere da lei per non farla essere ancora più triste. La guerra porta solo lacrime e tristezza» (pag. 53).Nel capitolo La guerra alle spalle parlano i bambini profughi provenienti da Paesi come la Siria, il ...
Leggi Tutto
Donne sotto il Vesuvio.Giovan Battista Basile nacque nell’ultimo quarto del XVI secolo, ed è dunque contemporaneo di Shakespeare e Cervantes. Il quadro culturale inquieto e vivace in cui sboccia il suo [...] del suo sonno. Infatti, dopo averlo miracolosamente trovato ed essere stata vicina a svegliarlo quasi riempiendo un vaso di lacrime, Zoza viene (anche lei!) «gabbata da lo suonno» e lascia alla schiava, decisa e intraprendente, la possibilità di ...
Leggi Tutto
Quando nella fiaba c’è un sonno significativo dal punto di vista simbolico non si tratta mai di un sonno solitario. C’è sempre qualcuno che guarda qualcun altro dormire e, sempre, questo sguardo ha un’intenzione, [...] prima della piena maturità sessuale. E, a conferma di ciò, leggiamo che Zoza, proprio quando sta per colmare di lacrime la brocca che le permetterebbe di svegliare Taddeo e quindi passare alla vita sessualmente attiva, «stanca per il tanto piangere ...
Leggi Tutto
Massimiliano Scuriatti è scrittore, storico del teatro, direttore di collana e docente di cinema. Laureato in drammaturgia al D.A.M.S. di Bologna, fra le sue ultime pubblicazioni, edite da La nave di Teseo, [...] Una vita, mille vite. Conversazione con Lorenza Mazzetti (2021) e Le lacrime dei pesci non si vedono (2022). Dal 2012, con il sostegno della Fondazione “Giuseppe Fava”, è studioso e curatore delle opere teatrali di Giuseppe Fava, pubblicate da Bietti ...
Leggi Tutto
Tra Sciascia e FavaQuando, nel 1969, Sciascia scrive il saggio intitolato Sicilia e sicilitudine, segna la fortuna di un vocabolo, appunto sicilitudine, destinato da lì in avanti ad indicare l’inesplicabile [...] nuovo, e improvvisamente gli occhi gli divennero smorti, la pupilla nera sembrava gli tremasse dietro un’ampollina di acqua. Le lacrime non si vedevano, ma gli gonfiavano la fronte» (Fava 1967, p. 130).In chiusura dello stesso volume, poi, utilizza ...
Leggi Tutto
Andrea MartinaFuriaRoma, 66thand2d, 2024 «Teo viveva l’estate come una punizione. Appena si iniziava a respirare un po’ di caldo, sentiva avvicinarsi due spettri: l’officina del padre e la fine dei campionati [...] femminili: Martina e Cinzia, compagne dei fratelli e la madre, soprattutto. La grande assente, morta tempo prima e bolo di lacrime e vetro che i Furia faticano a deglutire.È interessante la figura di Silvan, o meglio l’alternarsi delle tre figure ...
Leggi Tutto
Piangete, amantiNel paragrafo VIII della Vita nuova Dante parla della morte di una giovane e garbata donna fiorentina, pianta con sincera commozione da un coro femminile. Non rivela il suo nome, ma ci [...] in vita, l’aveva vista in compagnia di Beatrice, e ora, di fronte a quel corpo esanime, non può trattenere le lacrime. In questa circostanza funebre il poeta matura la decisione di scrivere due sonetti di compianto, che entrano nel libello in virtù ...
Leggi Tutto
Se la mia chitarra piange dolcemente, stasera non è sera di vedere gente(Agnese, Ivan Graziani, 1979) Non c’erano forse stati gli inglesi Procol Harum di A whiter shade of pale, nel 1967, a lanciare con [...] Uns die Stimme BWV 140)?E non sarebbero esplosi pochi mesi dopo i greci Aphrodite’s Child con Rain and tears, ‘pioggia e lacrime’, ispirate all’abate seicentesco Johann Pachelbel, o per essere precisi dal Canone e giga in re maggiore o Canone per tre ...
Leggi Tutto
Domenico AdrianoAnna saRoma, Edizioni Il labirinto, 2023 Da tempo sostengo, e non sono l’unico, che la principale tendenza della poesia italiana novecentesca, compresa probabilmente quella dei primi decenni [...] lacerazione che rende il trapasso dalla vita alla morte faticoso: «Eri muta / da giorni, mia madre / t’implorò tra le lacrime. // “Tu mi devi / solo dire / quanto ci vuole / a uscire / l’anima dal corpo!”». Ciononostante la catena vita-morte non ...
Leggi Tutto
Costantino ChilluraOpera poetica (1)a cura di Gian Paolo RenelloViareggio/Pisa, [dia•foria/dreamBOOK, 2024 Esperto di teoria della letteratura e informatica umanistica, studioso di Folengo e Dante, con studi sulla Monarchia, Nanni Balestrini (Machinae), il Gruppo 93, la letteratura cannibale, Mariano Bàino, Italo Calvino, Alberto Savinio, Emilio Villa, il medievista e contemporaneista Gian Paolo Renello ...
Leggi Tutto
lacrima
làcrima (o làgrima) s. f. [lat. lacrĭma, cfr. gr. δάκρυμα]. – 1. a. Stilla di umore, secreto da apposite ghiandole dell’occhio (ghiandole lacrimali), che fuoriesce dalla rima palpebrale in determinate condizioni (pianto; stati infiammatorî...
lacrimabile
lacrimàbile (o lagrimàbile) agg. [dal lat. lacrimabĭlis], letter. – Lacrimevole, degno di lacrime, di compassione: rimanendo lagrimabile lo stato del Friuli e dell’Istria (Guicciardini). O che eccita al pianto, doloroso: Qui puose...
LACRIME DI GIOBBE
Emilio Chiovenda
Nome italiano della Coix lacryma Jobi L., della quale i monaci nel Medioevo ritenevano che i frutti lapidei fossero le lacrime di Giobbe o, secondo altri, di Mosè, di Cristo, di Maria. Coix è un genere della...
Lacrima
Gabriella Argentin
Le lacrime sono gocce di un liquido, secreto da apposite ghiandole dell'occhio (ghiandole lacrimali), che assolve la funzione di mantenere umida e detersa la superficie della cornea e della congiuntiva (v. il capitolo...