Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico di Hongkong (n. Shanghai 1958). Ha esordito dietro la macchina da presa con Wong gok ka moon ("Col passar delle lacrime", 1988), in cui si è messo in [...] luce per una libertà formale vicina alla nouvelle vague. Ha poi realizzato Ah fei zheng zhuan ("I giorni in cui eravamo selvaggi", 1990) e Dung che sai duk ("Le ceneri del tempo", 1993), ma è con Congqin ...
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lacrimologia
s. f. (iron.) Lo studio del perché l’essere umano piange.
• Spiega [Tom] Lutz: «Nel 1760 il poeta Edgar Young suggerì ai suoi lettori di studiare la filosofia delle lacrime, perché si tratterebbe [...] dedicati all’argomento». (Aldo Grasso, Corriere della sera, 31 luglio 2011, p. 27, Cultura).
- Composto dal s. f. lacrima con l’aggiunta del confisso -(o)logia.
- Già attestato nella Repubblica del 19 dicembre 1999, p. 38, Cultura (Beniamino Placido ...
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lamentologia
s. f. (iron.) Lo studio del perché l’essere umano si lamenta.
• Spiega [Tom] Lutz: «Nel 1760 il poeta Edgar Young suggerì ai suoi lettori di studiare la filosofia delle lacrime, perché si [...] tratterebbe di una scienza, sebbene nelle nostre scuole ancora non la si insegni. E le lacrime, incredibilmente, non sono mai state prese in considerazione come oggetto di indagine. Né lamentologia né lacrimologia, e neppure studi accademici dedicati ...
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fiume
Bruno Basile
Pietro Mazzamuto
Sempre nel significato di " corso d'acqua ", il termine compare con alta frequenza e ricca gamma di significati in tutte le opere di Dante.
Il senso più generico [...] dall'altro: i primi due sostengono che ogni fiume nasca dal Veglio per suo conto; gli altri due invece credono che tutte le lacrime si convoglino in un solo corso dal quale poi si dipartono i vari fiumi) e vedere, ad esempio, se il bel fiumicello del ...
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Flegetonte (Flegetonta)
Pietro Mazzamuto
È il terzo dei fiumi dell'Inferno. D. immagina che esso nasca dal riaffiorare, nel cerchio dei violenti, della corrente fluviale prodotta dalle lacrime del Veglio [...] di Creta (If XIV 103-142). Si presenta come la riviera del sangue in la qual bolle / qual che per vïolenza in altrui noccia (If XII 46-48); attraversa il girone dei violenti contro il prossimo, che vi ...
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Alberigo, Frate
Vincenzo Presta
, È un de' tristi de la fredda crosta che prega i due poeti, scambiandoli per dannati, di togliergli dal viso i duri veli, le lacrime congelate, in modo da poter sfogare [...] il dolore che l'opprime (If XXXIII 109-114). Richiesto da D. della sua identità risponde: " I' son frate Alberigo; / i' son quel da le frutta del mal orto, / che qui riprendo dattero per figo " (vv. 118-120).
È ...
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goccia
Una sola occorrenza in Pg XX 7 (la gente che fonde a goccia a goccia / per li occhi il mal che tutto 'l mondo occupa), dove la locuzione avverbiale indica le lacrime dei penitenti che faticosamente [...] si liberano dalla traccia che il peccato ha lasciato in loro; il termine richiama alla memoria del lettore il verbo ‛ gocciare ' (v.) usato, con significato analogo, in If XIV 113 ...
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Nato a Nardò, in Terra d'Otranto, nel 1630 e morto a Roma nel 1703, appartenne alla famiglia dei baroni di Corano. Quattordicenne, compose un poemetto in ottava rima: Le lacrime d'Alcione. A Napoli si [...] dedicò allo studio delle lettere e della filosofia naturale. Passò poi a Roma, dove servì in qualità di segretario cardinali e famiglie nobili; fra gli altri mons. G. B. Spinola. Fu uomo di molto senno, ...
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affogare
Luigi Vanossi
. La voce appare una volta sola, In Fiore CCVIII 12 sì che 'l villan si venia rendendo, / ch'avviso gli era ched egli affogava; si tratta del simbolico annegamento di Schifo nelle [...] lacrime torrenziali di Pietà, a denotare il sopravvento del sentimento di compassione sull'ostilità amorosa della donna (cfr. Roman de la Rose 15408-9 " Vis li fu qu'il deüst neier / En un fleuve, touz estourdiz "). ...
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Poeta lituano (Paantvardžiai, Kaũnas, 1873 - Parigi 1944); scrisse soprattutto in russo (notevole la raccolta Zemnye stupeni, "La scala terrestre", 1911, che lo avvicina ai simbolisti). In lituano cominciò [...] a scrivere nel 1930 (Ašaru vainikas, "La corona di lacrime", 1942). ...
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lacrima
làcrima (o làgrima) s. f. [lat. lacrĭma, cfr. gr. δάκρυμα]. – 1. a. Stilla di umore, secreto da apposite ghiandole dell’occhio (ghiandole lacrimali), che fuoriesce dalla rima palpebrale in determinate condizioni (pianto; stati infiammatorî...
lacrimabile
lacrimàbile (o lagrimàbile) agg. [dal lat. lacrimabĭlis], letter. – Lacrimevole, degno di lacrime, di compassione: rimanendo lagrimabile lo stato del Friuli e dell’Istria (Guicciardini). O che eccita al pianto, doloroso: Qui puose...