(App. II, I, p. 815; III, I, p. 508; v. ecumenismo, App. IV, I, p. 623)
Movimento ecumenico e storia mondiale. − Il m. e. è il tratto più significativo della storia delle Chiese cristiane nel 20° secolo. [...] delegati (teologi e scienziati), vertevano sull'incontro tra la fede cristiana e l'attuale visione tecnologica del mondo, sui lanciò nella Pasqua 1988 una Decade ecumenica-Chiese in solidarietà con le donne. Ma nello stesso tempo, la questione ...
Leggi Tutto
Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] in Occidente, una revisione a base aristotelica. La polemica per laPasqua, lo scisma di Novaziano (e già prima le dubita di essa, è eretico; se recede totalmente dalla fede cristiana è apostata; se infine rifiuta di sottostare al romano pontefice ...
Leggi Tutto
Vescovo di Cesarea (di Palestina), dove forse era nato, tra il 260 e il 265. Durante molti anni visse in stretta relazione con Panfilo che, diventato presbitero della Chiesa, aveva fondato in Cesarea un [...] Costantino, per combattere l'uso antiocheno di celebrare laPasqua nello stesso giorno degli Ebrei, condannato a Nicea 314; gli ultimi due capitoli narrano la persecuzione dei cristiani fatta da Licinio e la vittoria definitiva di Costantino.
È dunque ...
Leggi Tutto
(fr. cathares; sp. cátaros; ted. Katharer; ingl. cathars).- Eretici medievali, a partire dal sec. XI, così chiamati dal greco καϑαρός "puro".
Nomi. - I càtari ebbero nomi diversi, indicanti i diversi focolari [...] delle immagini e il culto delle chiese; conservarono però alcune delle grandi feste cristiane, come il Natale, laPasqua e la Pentecoste.
Morale. - Dalle loro dottrine teologiche e metafisiche i catari derivarono i principî della loro morale ...
Leggi Tutto
Nicola, figlio di Lorenzo taverniere e di Maddalena, lavandaia e acquaiola, nacque in Roma nel rione della Regola nel 1313 o nel 1314. Orfano di madre, visse presso parenti in Anagni, sino a venti anni, [...] di 5 fiorini d'oro (13 aprile 1344). Ritornato a Roma, dopo laPasqua del 1344, ebbe modo, nell'esercizio del suo ufficio, di conoscere , dichiarò Roma capitale del mondo e fondamento della fede cristiana, che tutte le città e i popoli d'Italia erano ...
Leggi Tutto
Nacque con tutta probabilità ad Atene (cfr. Epifanio, Adv. haer. 32, n. 6) tra il 145-150 da genitori pagani. Non si conoscono le circostanze della sua conversione al cristianesimo. Intraprese nella giovinezza [...] l'autore mostra l'importanza della filosofia e la sua utilità rispetto alla scienza cristiana (I); fa vedere le relazioni che passano (Hist. Eccl., IV, 26) ricorda un'opera sulla Pasqua scritta contro i quartodecimani dell'Asia; un'altra (Hist. ...
Leggi Tutto
IRENEO di Lione, santo
I. stesso afferma (Adv. Haer., III, 11, 2 e lettera a Florino, in Eusebio, Hist. Eccles., V, 20-24) di essere stato a Smirne uditore di Policarpo dal quale, già vecchio, I., ancora [...] di celebrare laPasqua il 14 di nisan, e Vittore di Roma, patrocinante l'uso occidentale di celebrare laPasquala domenica successiva non si può negare che la teologia cristiana riceve in I., in più di un punto, la sua prima e chiara formulazione, ...
Leggi Tutto
È il secondo libro della Bibbia e del Pentateuco. Comincia col narrare le vicende dell'uscita del popolo ebraico dall'Egitto: donde il nome del libro nei Settanta e nella Volgata. È denso nella prima parte [...] soprattutto la meravigliosa liberazione dalla schiavitù egiziana ebbe un'influenza preponderante nel culto ebraico. LaPasqua, la più Ahū Ḥaṣā. Una tradizione cristiana (Eteria, sec. IV) poneva il passaggio a Klysma (la località dove sorge oggi Suez ...
Leggi Tutto
È la dottrina circa l'esistenza, la costituzione, le note o caratteristiche individuanti della Chiesa (v.). Questa dottrina apparisce ridotta in sistema e in trattato a parte relativamente tardi, nel sec. [...] come non solo la società cristiana che si diceva "Chiesa" andava conservata, ma anche la dottrina relativa. La Didaché, la I Pietro, le giudei e pagani, la polemica antignostica e antieretica, i dissidî circa laPasqua e la disciplina penitenziale.
L ...
Leggi Tutto
S'intendono comunemente con tal nome le guerre combattute dai popoli europei contro i musulmani dal sec. XI al XIV, con l'intento di liberare il Santo Sepolcro, sotto la bandiera della croce e la direzione [...] VII restò a Gerusalemme sino alla Pasqua del 1149, poi rimpatriò passando per la Sicilia. Pensò ancora nel 1150 trattative: il Saladino promise libero accesso a Gerusalemme ai cristiani, ma impose la distruzione di Ascalona, che fu l'ultimo atto di ...
Leggi Tutto
pasqua
pàsqua s. f. [lat. pascha, gr. πάσχα, adattamenti dell’ebr. pesaḥ (aramaico pisḥā), propr. «passaggio»; la forma lat. si è incrociata con pascua «pascoli»]. – 1. Presso gli Ebrei, la solennità con cui si commemora e si celebra la liberazione...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...