Diacono (m. Roma 523) di papa Simmaco; eletto pontefice (514), con un'accorta opera di conciliazione riuscì a eliminare gli ultimi strascichi dello scisma laurenziano scoppiato (498) alla morte di Anastasio [...] ai monofisiti, si poté giungere a un accordo (519) con la sottoscrizione apposta dal patriarca di Costantinopoli all'atto di fede redatto da Ormisda. La ribellione immediatamente seguita mostrò però la necessità di più arrendevole ...
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Francescano (Cesena 1270 circa - Monaco di Baviera 1342). Maestro di teologia a Parigi, eletto generale dell'ordine (1316) in un momento acuto della lotta con gli spirituali per l'osservanza della regola; [...] il pontefice avvenne dopo che il capitolo generale francescano di Perugia (1322) presediuto da M. ebbe dichiarata ortodossa la proposizione "Cristo e gli Apostoli nulla hanno posseduto per diritto di proprietà, né singolarmente, né collettivamente ...
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Nei paesi musulmani, istituto d’istruzione media e superiore per le scienze giuridico-religiose musulmane; vi sono insegnati in particolare Corano e ḥadīth. Gli insegnamenti sono impartiti da professori [...] regolarmente retribuiti a studenti che usufruiscono di vitto e alloggio per lo più nella m. stessa. Il tipo classico di m. è la Niẓāmiyya, fondata da Niẓām al-Mulk, ministro selgiuchide, a Baghdad nel 1067, per favorire lo studio della teologia ...
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Figlio (m. 741) di Giovanni, siro di nazione, successe a Gregorio II il 18 marzo 731. Esplicò una notevole attività edilizia, restaurando in Roma edifici rovinati dagli anni e costruendone di nuovi; riparò [...] tra l'altro la basilica di S. Pietro e le mura della città. Come Gregorio II, appoggiò s. Bonifacio nelle sue missioni in Germania, inviandogli il pallio nel 732 e costituendolo così arcivescovo delle regioni che aveva convertito al cristianesimo; lo ...
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Romano (m. 897); eletto vescovo di Anagni da Formoso, successe a Bonifacio VI (pontefice per 15 giorni) nel maggio dell'896, con elezione irregolare, essendo vietato allora il mutamento di sede vescovile. [...] " (gennaio 897), proclamò Formoso indegno del titolo papale e prive di valore le sue ordinazioni: il che l'obbligò a dichiarare nulla la sua stessa precedente elezione a vescovo d'Anagni. Tale processo suscitò una insurrezione popolare: mentre ...
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Monaco (n. nella Champagne 1027 - m. Molesmes 1111) prima a Moutier-la-Celle di cui fu priore, poi (1068) abate di St.-Michel-de Tonnerre, priore di St.-Ayoul (1072-73) e di Colan presso Tonnerre (1073-74), [...] 1098), con una nuova regola, un monastero di cui fu il primo abate; più tardi dovette tornare a Molesmes per ordine del papa Urbano II. Dal 1963 la sua festa è abbinata (in ricordo della fondazione di Cîteaux) a quella di Alberico e Stefano Harding. ...
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Francescano (n. Durango, Biscaglia, prima del 1468 - m. Messico 1548). Nominato nel 1527 da Carlo V primo vescovo di Città di Messico, fu confermato dal papa nel 1530; nel 1546 la sua sede veniva elevata [...] (1529). Con l'appoggio del viceré Mendoza, curò poi l'evangelizzazione e l'educazione degli Indiani, fondando collegi e introducendo la stampa. Spinse il suo zelo religioso fino a bruciare pubblicamente una quantità di preziosi manoscritti aztechi. ...
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Di nome Brunone (n. 973 - m. 999), figlio di Ottone, che era duca di Carinzia e marchese di Verona, fu da suo cugino Ottone III designato papa alla morte di Giovanni XV. Fu il primo papa tedesco. Consacrato [...] nel 996, a soli 23 anni, consacrava a sua volta imperatore Ottone III. Ma poco tempo dopo, la rivolta capeggiata da Crescenzio espelleva G. eleggendo papa Filagato vescovo di Piacenza col nome di Giovanni XVI (997). L'intervento di Ottone III riportò ...
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Riformatore (Alzano Lombardo 1516 - Neustadt 1590); agostiniano (1531), si convertì poi al calvinismo. Discepolo di P. M. Vermigli, rimase a Lucca fino al 1551, quando fu costretto a fuggire. Fu pastore [...] e predicatore. Tollerante e liberale, cercò di favorire l'unione delle chiese riformate e di tenerle distinte dalle luterane. La sua opera più importante è il De tribus Elohim, aeterno patre, filio, et spiritu sancto, uno eodemque Iehova (1572 ...
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Abate (856 o forse già 848) di Montecassino (m. 883), vi promosse la cultura e le arti; preoccupato dell'avanzata dei Saraceni, cercò di contrastarla con ogni mezzo (accordi politici, aiuti a Lodovico [...] II, fortificazioni dell'abbazia), ma, distrutta da quelli l'abbazia, venne ucciso con altri monaci nel monastero di S. Salvatore, nella città di san Germano (od. Cassino) da lui ricostruita ai piedi del ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...