Nobile romano (m. Costantinopoli 536), successe nel pontificato a Giovanni II, venendo consacrato il 13 maggio 535 e subito condannò l'uso, che andava allora introducendosi, per cui un papa poteva designare [...] minacce del re goto Teodato, si recò, senza successo, a Costantinopoli per ottenergli la pace da Giustiniano (febbr. 536); ottenne invece la deposizione del patriarca Antimo, monofisita, protetto da Teodora, e significativi riconoscimenti da parte ...
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Romano (m. 590). Eletto nel 579 durante il periodo burrascoso di assestamento in Italia dei Longobardi, contro i quali cercò aiuto presso i Franchi (580) e presso l'imperatore bizantino (584), tentò la [...] , iniziatosi con Pelagio I. Tra le sue lettere, importante quella che vuole spiegare l'atteggiamento di Vigilio e Pelagio I nella controversia dei Tre capitoli. Durante il suo pontificato fu costruita la basilica romana di S. Lorenzo fuori le mura. ...
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Romano (m. Roma 767), fratello di papa Stefano II, cui successe (757), cercò con ogni mezzo di consolidare la posizione della Chiesa di fronte ai Longobardi, mirando a sostituire all'influenza loro quella [...] franca; Pipino tuttavia non secondò totalmente la politica eccessivamente antilongobarda e antibizantina del pontefice, la cui durezza politica suscitò molto malcontento specialmente tra l'aristocrazia romana, che fu poi causa della rivolta avvenuta ...
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Siciliano, successe a Dono il 27 giugno 678 (m. 681). Ottenne, sembra, la riduzione del donativo che i papi dovevano all'imperatore di Oriente per la conferma della loro elezione. Condannata a Roma (680) [...] l'eresia monotelita, inviò suoi legati al VI concilio ecumenico di Costantinopoli (7 nov. 680-16 sett. 681). Morì prima della conclusione del concilio ...
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Romano di nascita (m. 955), successe nel pontificato a Marino II, il 10 maggio 946; fu l'ultimo dei pontefici che ressero la Chiesa nel periodo del dominio in Roma del principe Alberico. Questi, prossimo [...] alla morte, designò suo figlio Ottaviano come successore dell'ancora vivente Agapito ...
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Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] persona della Trinità, ora con una forza vitale e con la Natura), e poi nel platonismo del Rinascimento e in autori comunque influenzati dall’animismo platonico-stoico (da M. Ficino a G. Bruno); questa concezione sta anche alla base di varie dottrine ...
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Il complesso di norme che regola lo svolgimento di un’azione sacrale, le cerimonie di un culto religioso. Suo connotato essenziale è l’imprescindibilità da un ordinamento preesistente alle singole azioni [...] un sistema di azioni rituali; un significato posizionale, connesso con la posizione di un gesto o azione all’interno di un sistema altro filone di studi (G. Bateson, E. De Martino, M. Bloch e C. Severi) tende a riflettere sui meccanismi psicologici e ...
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Nella Chiesa cattolica, suprema istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto trasmesse da Gesù Cristo all'apostolo Pietro e ai suoi successori, quali suoi vicari.
Papato - approfondimento
di [...] grande potenza politica e finanziaria, che con i suoi comportamenti non sempre ineccepibili suscitava numerose proteste; nel Cinquecento la protesta di M. Lutero diede vita alla Riforma protestante.
Papato e modernità
Dopo il concilio di Trento, e in ...
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Giambattista Pamphili (Roma 1574 - ivi 1655). Avvocato concistoriale, poi nunzio a Napoli (1621) e in Spagna (1626), cardinale (1629), successe a Urbano VIII nel 1644. Il suo pontificato fu caratterizzato [...] occasione (1653) condannò la dottrina di Giansenio. Curò l'abbellimento edilizio di Roma giovandosi dell'opera di G. L. Bernini, F. Borromini e G. e C. Rinaldi. Ampliò il borgo di S. Martino al Cimino (1646-52, a opera di F. Borromini con M. A. De ...
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Dauferio o Desiderio da Montecassino (n. 1027 - m. Montecassino 1087); di nobile famiglia beneventana, fu monaco di Cava dei Tirreni e poi di S. Sofia a Benevento, priore a Capua, abate di Montecassino [...] come il grande abate che portò Montecassino al massimo del suo splendore artistico e spirituale; ne rinnovò fra l'altro la basilica, che fu solennemente consacrata il primo ottobre del 1071. Beato, nel 1887 ne fu confermato il culto. Festa, 16 ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...