Chimico e medico (n. Vicenza 1576 - m. 1637); esercitò la professione di medico a Zurigo (1609), all'Aia (1613-17), ad Amburgo, presso i conti di Oldenburg e la corte di Meclemburgo. Fu un fautore della [...] secca dei vetrioli corrisponde a quello ricavato dallo zolfo; preparò l'acido fosforico e fu tra i primi a studiare la produzione di alcole etilico per fermentazione dei cereali. Numerosi i suoi scritti, che furono raccolti nel volume Angeli Sala ...
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Alcaloide, C9H20O2N+, composto dell’ammonio quaternario derivato dal tetraidrofurano, contenuto in varie specie di funghi velenosi e, con altri composti azotati, nel merluzzo putrefatto; è una sostanza [...] aghi gialli deliquescenti, solubili in acqua.
Azione muscarinica è quella propria della m. e inoltre dell’acetilcolina e delle sostanze simili che hanno la caratteristica di essere inibite dall’atropina.
Recettore muscarinico è un tipo di recettore ...
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Composto di tipo ionico il cui catione corrisponde alla formula generale [(CH3)3N(CH2)nN(CH3)3]++. Sotto il nome di derivati del m. o, impropriamente, di sali del m., si intendono appunto le sostanze caratterizzate, [...] da uno o più gruppi metilenici; i vari termini della serie del m. differiscono tra loro solo per la diversa lunghezza della catena polimetilenica. Sono indicati comunemente con la sigla C contrassegnata a destra e in basso da un numero corrispondente ...
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In biochimica, metodologia messa a punto da R.R. Porter e F. Sanger nel 1948 e utilizzata da V.M. Ingram per lo studio dell’emoglobina S, con cui si ottengono le mappe peptidiche di una determinata proteina. [...] divide i peptidi non ancora separati dall’elettroforesi stessa. La colorazione del supporto con coloranti specifici, eseguita al dei peptidi originatisi dall’idrolisi enzimatica della proteina di partenza e la loro posizione sul supporto stesso. ...
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Biochimico (Canton, Massachusetts, 1887 - Buffalo 1955), prof. alla Cornell University dal 1929; è noto per fondamentali ricerche nel campo degli enzimi. La maggior parte del suo lavoro ebbe per oggetto [...] nessuno era riuscito a isolare un enzima, e in realtà la maggior parte dei biochimici non condivideva l'ipotesi (sostenuta da S e riconosciuto solo alcuni anni dopo. Nel 1946 ottenne il premio Nobel per la chimica (insieme a J. H. Northrop e W ...
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Esaidrotimolo, C10H20O; è un derivato del mentano che ha un ossidrile (−OH) al posto di uno dei due atomi di idrogeno legati al carbonio contrassegnato con il numero 3. Presente in alta percentuale nell’essenza [...] distillando i vegetali in corrente di vapore: dall’olio essenziale risultante si estrae poi il m. per distillazione frazionata. Ne è possibile anche la preparazione per sintesi con diversi metodi partendo dal citronellale, dal timolo, dal mentone e ...
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Processo chimico che consiste nella pirolisi di composti organici ad alto peso molecolare in presenza di idrogeno; avviene secondo lo schema:
CnH2n+2+H2 ⇄ Cn−mH2(n−m)+2+CmH2m+2
Ha luogo la rottura dei [...] legami carbonio-carbonio con formazione di un certo numero di composti a peso molecolare inferiore e con diverso grado di insaturazione. Se il processo avviene in presenza di un eccesso di idrogeno, i ...
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Sauvage, Jean-Pierre. – Chimico francese (n. Parigi 1944). Addottoratosi sotto la guida del Premio Nobel J.-M. Lehn presso l'Università Louis-Pasteur di Strasburgo, di cui è attualmente docente emerito, [...] di stimoli esterni. S. è stato insignito nel 2016, con J.F. Stoddart e B. Feringa, del Premio Nobel per la chimica “per avere progettato e sviluppato molecole con movimenti controllabili, che possono svolgere un compito quando si aggiunge energia". ...
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Mucopolisaccaride, costituente dei tessuti connettivi. È costituito da catene di N-acetil –D-galattosammina esterificate con acido solforico e unite con legame glicosidico all’acido glucuronico. Sono stati [...] . Per azione della condrosolfatasi, il c. si trasforma in un residuo detto condroitina (p. m. pari a circa 50.000) con liberazione di acido solforico. La condroitina, trattata con acidi diluiti, si scinde in acido acetico e condrosina, disaccaride ...
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Apparecchiatura impiegata per la separazione per spontanea deposizione dei solidi sospesi nei liquidi. Il loro impiego offre un’alternativa all’operazione di filtrazione. I d. possono essere continui [...] forma conica con un rubinetto nella parte inferiore per scaricare la torbida.
Il d. continuo più importante è il d può raggiungere un diametro di circa 100 m con fondo leggermente conico. La torbida viene convogliata dalla lenta rotazione di bracci ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...