Nella mitologia azteca, dea della Luna e inoltre delle messi e della fertilità. Importante laM. Itzacual, piramide a essa dedicata, a Teotihuacán. ...
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Fondatore della religione detta dal suo nome manicheismo (Mardinu o Afrunya, Mesopotamia, 216 - Gundēshāhpuhr 277). Nel suo paese natale, crocevia delle più diverse fedi, venne a contatto con i vari elementi [...] Si recò poi alla capitale della dinastia sassanide Gundēshāhpuhr, ove fu benevolmente accolto dal re Shāhpuhr I, che permise a M. la libera predicazione della sua dottrina. Gli anni successivi, a noi poco noti, furono occupati da una intensa opera di ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] °C), escursioni che si abbassano nelle valli dell’Indo e del Brahmaputra, dove le quote scendono anche sotto i 2000 m s.l.m.; a Lhasa (3650 m s.l.m.) la media di luglio è di 19,5 °C, quella di gennaio −2,8 °C. Numerosi i laghi, in prevalenza salati ...
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Biologia
Mutamento della posizione di un organismo o di una sua parte rispetto all’ambiente. La capacità di muoversi è una delle caratteristiche fondamentali degli esseri viventi, di solito la manifestazione [...] dello spazio, o di un iperspazio forma un gruppo quando si intenda per prodotto di 2 m. la corrispondenza (che è un m.) ottenuta eseguendo successivamente i 2 m. considerati; tale gruppo è un gruppo dipendente da 3 parametri nel piano, da 6 parametri ...
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Religione
Rito segreto e oggetto sacro del rito; per estensione, realtà o verità nascosta, in alcuni casi trattata come dogma perché ritenuta rivelata da Dio.
Religioni antiche
Nell’antichità le religioni [...] , l’intelligenza umana può avanzare nella comprensione del medesimo speculando per analogie umane o connessive dei vari m. fra loro; la credibilità del m. si fonda sull’autorità di Dio rivelante. Misteri in senso lato, invece, sono quelle verità ...
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Nel cristianesimo primitivo, appellativo (gr. μάρτυς, «testimone») in un primo tempo degli apostoli, in quanto testimoni qualificati della vita e della resurrezione di Cristo; successivamente di coloro [...] degna dimora nelle chiese che si erigevano negli abitati.
Da principio il culto e la memoria dei m. furono locali: ogni chiesa venerava e onorava solo i propri m., poi, dal 4° sec., le singole celebrazioni divennero sempre più comuni a varie chiese ...
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(gr. ῎Ολυμπος) Nome antico di varie montagne della Grecia, delle isole o dell’Asia Minore, derivato, sembra, da un vocabolo preellenico che avrebbe appunto il significato di «monte».
La più importante [...] il verde degli alberi contrasta con il bianco delle pareti calcaree. La parte culminante dell’Alto O. è quasi un altopiano con cime oltre 2600 m; la più alta di esse (2985 m) fu raggiunta la prima volta nel 1913.
L’O. nella mitologia greca dei tempi ...
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Alterazione, negazione od occultamento consapevole e intenzionale della verità.
Per la teologia cattolica consiste nel parlare o agire contro la verità per indurre in errore. Per sua natura, è sempre condannabile; [...] e dalle conseguenze che si vuole provocare; è dannosa per ogni società, in quanto scalza la fiducia tra gli uomini e lacera il tessuto delle relazioni sociali. Non è m. la restrizione mentale, che con espressioni convenzionali o simili intende celare ...
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Nome di due sante cristiane: 1. Nonna di s. Basilio Magno; per fuggire la persecuzione di Diocleziano visse molti anni sulle coste del Mar Nero; festa, 14 genn. 2. M. la Giovane, sorella di s. Basilio [...] Magno e di s. Gregorio di Nissa (che ne scrisse la celebre Vita), visse in monastero. ...
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Concezione, propria delle religioni ebraica e cristiana, relativa all'attesa e alla persona del messia. Nell'Antico Testamento il m. è espresso soprattutto come speranza del ritorno di un re ideale della [...] diverse, per es. un messia regale o uno sacerdotale. Il pensiero ebraico, respinto Gesù come messia, ha ulteriormente elaborato questo concetto: in tempi moderni si è sviluppata la tendenza a vedere il m. nel perfezionamento progressivo dell'umanità. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...