Romano (m. 10 luglio 983); vescovo di Sutri, fu fatto eleggere nell'ott. 974 da un missus di Ottone II, dopo la fuga a Costantinopoli di Bonifacio VII, creatura dei Crescenzî. Ligio all'imperatore, favorì [...] il clero tedesco, curò gli istituti monastici, colpendo nel sinodo romano la simonia. Epigrafe tombale in S. Croce in Gerusalemme a Roma. ...
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Doge di Venezia (m. 987); stimato per la sua religiosità e saggezza, fu eletto all'unanimità dopo l'eccidio di Pietro Candiano (976), ma non riuscì a dominare le fazioni interne. Costretto a cedere il [...] potere, si ritirò (978) in un chiostro. Morì in odore di santità e Clemente XII ne approvò (1731) il culto ...
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Monaco romano (m. Rochester 644), inviato in Inghilterra da s. Gregorio Magno nel 601 per portare il pallio a s. Agostino di Canterbury. Vescovo di York nel 625, evangelizzò la Northumbria; dopo il 632 [...] passò alla sede di Rochester. Festa, 10 ottobre ...
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Arcivescovo di Milano dall'824 (m. Milano 859); in stretti rapporti con la corte carolingia, riconciliò Lotario con Ludovico il Pio; presiedette i due sinodi di Pavia dell'850 e 855 che emanarono decreti [...] contro gli abusi e i disordini ecclesiastici ...
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Eremita, predicatore (n. Matera 1070 - m. 1139), fondò (1130 circa), adottando la regola di s. Benedetto, la congregazione dei monaci di s. Maria di Pulsano (detti pulsanesi e anche scalzi), sul Monte [...] Gargano. Festa, 25 giugno ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] i cui bestseller superano senza difficoltà il milione di copie. È il caso di due scrittrici, M. Tawara e B. Yoshimoto (autrice la prima di poesie, la seconda di romanzi) e di uno scrittore, H. Murakami, che hanno suscitato enormi consensi di pubblico ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] araba in generale ed egiziana in particolare. Ricordiamo qui gli scrittori Ǧ. al-Ġiṭānī, Ṣ. Ibrāhīm, M. al-Busātī, I. Arslān, B. Ṭāhir, noti come ‘la generazione degli anni 1960’, i quali, agli inizi del 21° sec., oltre a essere un costante punto ...
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Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] narrativa va ricordato soprattutto l’umorista S. Leacock; tra gli altri, F.P. Grove, M. Callaghan e M. de la Roche.
La generazione del secondo dopoguerra, aperta a un’esperienza cosmopolita della poesia e della narrativa, ha mostrato minor interesse ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] antropologi hanno preferito evitare il problema della definizione e dedicarsi allo studio di religioni specifiche.
La tradizione assegna a M. Müller il ruolo di fondatore della riflessione sull’essenza del fenomeno religioso. Lo studioso tedesco ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] della Turchia (Lago di Van, 3764 km2), in una depressione circondata da antichi apparati vulcanici (Nemrut Dağ, 3050 m). Infine, la regione sud-orientale, delimitata dal Tauro, esteso fino ai Monti del Kurdistan, si presenta come un tavolato inciso ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...