Nobile romano (m. Roma 891), fu eletto successore di Adriano III (885), con l'opposizione dell'imperatore Carlo il Grosso, che aveva forse in animo un'altra candidatura. Sotto il suo pontificato avvenne [...] la deposizione della dinastia imperiale carolingia, in occasione della quale S., prima incerto tra Guido di Spoleto e di Fozio adottò l'atteggiamento più intransigente, negando la canonicità della sua elevazione al patriarcato. In rapporto con ...
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Patriarca di Aquileia (m. Cividale 1269). Legato papale (1238) in Lombardia, fu l'anima della resistenza guelfa a Federico II. Patriarca nel 1251 (ma consacrato solo nel 1256), indirizzò tutte le sue energie [...] con Ulrico III duca di Carinzia e con Alberto conte di Gorizia, che lo arrestò e lo liberò solo dopo un compromesso che gli assicurava l'impunità. Ma la pace durò poco; morì mentre era occupato in operazioni militari sempre contro Alberto. ...
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Ecclesiastico (n. Corneto 1461 circa - m. 1521), noto anche come Adriano da Corneto. Assolse felicemente missioni diplomatiche per conto di Innocenzo VIII e Alessandro VI; quest'ultimo lo creò cardinale [...] II, riparò nel Trentino (1509). Partecipò nel 1517 alla congiura del card. Petrucci contro Leone X, sperando di ottenere la tiara: fu perciò deposto mentre tutti i beni da lui accumulati erano confiscati (1518). Scomparve senza lasciar tracce di sé ...
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Figlio (m. Roma 844) di Giovanni, romano, era cardinale di S. Marco quando nell'827 fu eletto papa, succedendo a Valentino. Fu consacrato nell'828, dopo che un legato imperiale ebbe approvata la sua elezione. [...] Fece eseguire i mosaici dell'abside di S. Marco (nei quali è il suo ritratto), e costruire tra l'altro presso Ostia una fortezza, Gregoriopoli, che doveva servire come elemento avanzato di difesa di Roma ...
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Romano (m. 827); cardinale del titolo di S. Sabina, fu eletto a succedere a Pasquale I, tra il febbraio e il maggio dell'824, non senza contrasti, col favore della nobiltà romana. S'accordò con l'imperatore [...] e l'altro papale, fossero sempre presenti in Roma, e che il pontefice fosse eletto dal clero romano, con la partecipazione anche dei laici (Sacramentum cleri et populi romani). Indisse nell'826 un sinodo che si occupò di riforme disciplinari ...
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Arcivescovo di Ravenna (n. Tossignano - m. 928 circa), fu eletto (914) pontefice forse per l'intervento di Teodora cui una tradizione vuole fosse legato da una relazione. Volitivo, organizzò la lotta contro [...] i Saraceni del Garigliano. Contrappose Berengario I, da lui incoronato imperatore, all'invadenza di Marozia, figlia di Teodora. Più tardi, per lo stesso scopo, cercò di accordarsi con Ugo di Provenza, ...
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Diacono romano (m. Roma 817), successe a Leone III (816) in quanto gradito al popolo romano e fautore della pace. Non deluse le aspettative del popolo stanco dei torbidi avvenuti sotto Leone III: riconosciuto [...] franco e fatto prestare ai Romani il giuramento di fedeltà a Ludovico il Pio, s'incontrò con lui a Reims, lo incoronò insieme con la moglie Ermengarda (816) e permise il ritorno dei nobili romani esiliati in Francia al tempo del suo predecessore. ...
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Del Sannio (m. 530), fu eletto a successore di Giovanni I per volontà del re Teodorico, il 12 luglio 526. Durante il suo pontificato fu costruita a Roma la chiesa dei SS. Cosma e Damiano, ricavata da un [...] tempio pagano, e fu fondato Montecassino da s. Benedetto. Con procedimento contrario alla tradizione, F. indicò come suo successore Bonifacio, causando così, dopo la sua morte (22 sett. 530), divisioni e tumulti. Festa, 22 settembre. ...
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Romano (m. 8 maggio 685); fu consacrato a quasi un anno di distanza dalla morte del predecessore Leone II, il 26 giugno 684. Ottenne da Costantino IV Pogonato che si annullasse la necessità della convalida [...] imperiale all'elezione del papa; condannò a più riprese l'eresia monotelitica. Festa, 8 maggio ...
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Romano (m. 7 apr. 858); successo nel luglio dell'855 a Leone IV, fu consacrato il 29 settembre. Energico difensore dei diritti dei vescovi contro i principi di Bretagna; lottò con fortuna contro la fazione [...] capeggiata da Arsenio, vescovo di Orte, che aveva tentato di imporre come pontefice Anastasio Bibliotecario ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...