Giuseppe Melchiorre Sarto (Riese 1835 - Roma 1914). Fu eletto papa nel 1903, in una situazione generale difficile per i rapporti tesi tra Chiesa e Stato in Francia e in Italia e per i fermenti sociali. [...] s'interpose il «veto di esclusione» dell'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe contro il card. M. Rampolla, i cardinali finirono per accordarsi sul nome di lui, per la fama della sua vita esemplare e delle sue doti di pastore. Fu eletto papa (con ...
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Pietro del Morrone (n. forse Sant'Angelo Limosano 1209 o 1210 - m. Castello di Fumone, Frosinone, 1296), come fu chiamato dal nome del monte presso Sulmona, dove fu a lungo eremita; fondò verso il 1264 [...] confermata da Gregorio X nel 1275) che da lui si chiameranno in seguito celestini. La lunga vacanza del trono papale, alla morte di Niccolò IV (4 apr. 1292), finì con la sua elezione a pontefice, avvenuta a Perugia il 5 luglio 1294, e dovuta alla ...
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Diacono (m. Roma 795), di nobile famiglia romana, fu consacrato papa il 9 febbraio 772. Avverso ai Longobardi, A. si sbarazzò abilmente del capo della fazione longobardica in Roma, Paolo Afiarta. Stornò [...] Pipino e Ludovico. Da Carlo nel 787 A. si fece cedere Viterbo, Orvieto e Soana, che si aggiunsero al ducato; questo con la Pentapoli e l'Esarcato venne a costituire così il dominio pontificio, su cui il re franco, per il titolo di Patricius Romanorum ...
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Anselmo da Baggio presso Milano (m. Roma 21 apr. 1073), vescovo di Lucca nel 1057, legato pontificio a Milano con Ildebrando (futuro Gregorio VII) e s. Pier Damiani per promuovere la riforma della Chiesa; [...] dei due avversarî, si ebbe un tentativo di mediazione di Goffredo di Lorena, seguito da un concilio tenutosi ad Augusta (1062), in cui la posizione di A. venne difesa da s. Pier Damiani. Quest'ultimo, a insaputa del pontefice, propose di sottomettere ...
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Teofilatto (m. 1055 circa), figlio di Alberico III, fu fatto papa in età giovanile (secondo alcune fonti all'età circa di 12 anni) dal partito dei Tuscolani nel 1032. Ligio dapprima a Corrado II, che appoggiò [...] d'Intimiano, si inimicò con Enrico III, distaccando la Chiesa di Grado dal patriarca di Aquileia, creatura dell ma, avversato dai Crescenzî, si indusse il 1º maggio a cedere la tiara per denaro a Giovanni Graziano, arciprete di S. Giovanni a Porta ...
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Romano (m. Roma 872), cardinale prete del titolo di S. Marco (842), fu consacrato il 14 dic. 867. Seguì le direttive di Niccolò I, conservando nell'ufficio di cancelliere Anastasio Bibliotecario, e agendo [...] con quest'ultimo Adriano II ebbe poi dissidî per la giurisdizione sulla Chiesa bulgara, pretesa dal patriarca, ed Roma Cirillo e Metodio (più tardi santificati) e dopo la morte del primo consacrò Metodio arcivescovo di Pannonia con facoltà di ...
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Vescovo di Porto (n. 816 circa - m. 896), stimato da Niccolò I e Adriano II, che si servirono di lui per convertire i Bulgari. Caduto in disgrazia sotto Giovanni VIII, fu costretto a fuggire da Roma e [...] sinodo del cadavere; il suo cadavere fu gettato nel Tevere (897). Il sinodo romano dell'898 e quello ravennate dello stesso anno riabilitarono la memoria del dotto e fiero pontefice, di cui resta un discorso a difesa dei diritti sovrani del papato. ...
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Romano (m. 855), protetto da Gregorio IV e fatto cardinale da Sergio II, successe a quest'ultimo (847) e fu consacrato senza la ratifica imperiale di Lotario. La minaccia incessante dei Saraceni, che avevano [...] il Tevere (846) saccheggiando S. Paolo e S. Pietro, lo indusse a fortificare Roma: restaurò le mura aureliane e creò la "città leonina", circondando S. Pietro e il Borgo con mura. Con l'Impero franco tenne rapporti improntati a una certa indipendenza ...
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Suidgero, di famiglia sassone, vescovo di Bamberga (m. presso Pesaro 9 ottobre 1047); nominato papa (dopo la forzata abdicazione di Gregorio VI) il 24 dicembre 1046, da Enrico III re di Germania, incoronò [...] si servì poi Enrico IV per le proprie rivendicazioni nel corso della lotta delle investiture) in base al quale la consacrazione e l'intronizzazione del pontefice e di vescovi provvisti di benefici di origine regia, erano subordinate all'investitura ...
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Roberto di Ginevra (n. Annecy 1342 - m. 16 sett. 1394); cardinale, resosi tristemente famoso nella campagna del 1376-78 in Romagna, per la violenza delle sue bande brettoni, fu scelto il 20 sett. 1378 [...] a Fondi, malcontenti dell'elezione di Urbano VI, che, restituendo a Roma la sede papale, avrebbe ridotto la loro influenza. Per C. che fissò ad Avignone la sua sede, si schierarono Francia, Napoli, Aragona, Castiglia, Navarra, Scozia; per Urbano ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...