Medico e genetista francese (Montrouge 1926 - Parigi 1994). Dal 1964 prof. di genetica presso la facoltà di medicina di Parigi. Autore di numerose ricerche di genetica umana; nel 1959 scoprì, in collaborazione [...] con R. Turpin e M. Gautier, che il mongolismo (o idiozia mongoloide) è dovuto alla presenza di un cromosoma soprannumerario nella coppia n. 21 (trisomia 21). Da tale osservazione ebbe origine una serie d'importanti ricerche sulle anomalie della ...
Leggi Tutto
Gruppo di antibiotici della famiglia dei macrolidi; i primi furono isolati a partire dagli anni 1970 da colture di Streptomyces hygroscopicus aureolacrimosus. Successivamente, numerose altre m. sono state [...] a partire dagli anni 1980, mediante sintesi chimica. Una delle più importanti m., indicata come m. A3, ha formula
I vari composti del gruppo si differenziano principalmente per la natura dei gruppi di atomi legati agli anelli; in alcuni casi, anche ...
Leggi Tutto
Chirurgo (n. Barletta 1488 - m. Roma). Prestò attività presso l'ospedale di S. Maria della Consolazione a Roma; poi, come chirurgo militare, partecipò alla guerra di Carlo V contro i Turchi e proprio dai [...] medici turchi apprese alcune manualità; quindi tornò a esercitare la sua professione a Venezia. Contribuì al progresso della pratica chirurgica, tra l'altro ideando una tecnica operatoria per l'estrazione dei calcoli vescicali per via perineale, che ...
Leggi Tutto
Fisiologo (Bordeaux 1783 - Sannois, Parigi, 1855). Professore della facoltà medica e medico aggiunto alla Salpêtrière, fu poi professore di fisiologia e patologia generale al Collège de France, e vicepresidente [...] Bernard, il suo autorevole codificatore. I numerosi contributi di M. riguardano la tossicologia, la farmacodinamica, la patologia generale, la termoregolazione, l'attività cardiaca, la fisiologia della digestione e dell'assorbimento e il sistema ...
Leggi Tutto
(o marihuana) Uno dei nomi con cui viene indicata in America e in Europa la droga ottenuta facendo seccare i fiori e le foglie della canapa indiana (➔ canapa). È generalmente fumata in sigarette o in [...] di benessere, ilarità, alterata percezione del tempo, intensificazione delle sensazioni e delle emozioni. Numerosi sono gli studi e le ricerche sulle proprietà farmacologiche e le applicazioni cliniche della m., per es., nella terapia del dolore. ...
Leggi Tutto
Farmacologo (n. Firenze 1895 - m. 1972). Prof. univ. dal 1936 al 1965, insegnò farmacologia nelle univ. di Pisa e (dal 1960) di Firenze. Tra le sue ricerche sperimentali vanno ricordate quelle concernenti [...] concetto di idiosincrasia e i rapporti di questo fenomeno con l'anafilassi, lo studio farmacologico di alcune terre rare e la serie di lavori dedicati alla fisio-farmacologia dell'olfatto, che gli hanno dato lo spunto per proporre un'interpretazione ...
Leggi Tutto
O'Keefe, John. – Neuroscienziato statunitense naturalizzato britannico (n. New York 1939). Professore presso l’University College di Londra, nel 1971 ha scoperto nell’ippocampo un gruppo di cellule di [...] di tracciare una mappa dello spazio circostante. Nel 2014 è stato insignito, insieme ai coniugi M.B. e E. Moser, del premio Nobel per la medicina "per le loro scoperte sulle cellule che costituiscono un sistema avanzato di posizionamento nel cervello ...
Leggi Tutto
Medico e diplomatico ebreo (n. Udine 1520 circa - m. Costantinopoli prima del 1605), detto anche Tedeschi perché appartenente a famiglia proveniente dalla Germania. Visse prima in Polonia, ove fu medico [...] del re Sigismondo Augusto. Passato a Costantinopoli, nel 1573 appoggiò, conformemente agl'interessi turchi, la candidatura di Enrico d'Angiò al trono di Polonia. Partecipò alle trattative diplomatiche tra Turchia e Venezia nel 1574, e nel 1578 a ...
Leggi Tutto
Famiglia di piante Dicotiledoni, ordine Asterali, acquatiche e di palude, con foglie semplici o trifoliate e fiori pentameri ermafroditi e attinomorfi. Le M. comprendono 5 generi subcosmopoliti (Menyanthes, [...] di specie. In Italia vivono Nymphoides peltata (v. fig.) e Menyanthes trifoliata, dai cui rizomi si ricava un glicoside amaro, la meniantina (C33H54O14), solubile in acqua e non in alcol, dotato di proprietà febbrifughe, purgative, emetiche. ...
Leggi Tutto
Famiglia di medici di origine siriaca, nestoriani, così chiamati da un B., il cui figlio Giorgio nel 765 fu chiamato a Baghdād dal califfo al-Manşūr; medici di corte furono pure B. (m. 801) figlio di Giorgio, [...] il figlio di questo Gabriele, e B. figlio di Gabriele; la vedova di ῾Ubaidallāh, figlio di questo, ebbe in seconde nozze Gabriele (m. 1007), il cui figlio, Abū Sa῾īd ῾Ubaidallāh, lasciò alcuni scritti di medicina. ...
Leggi Tutto
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...