Naturalista (Trassilico, Garfagnana, 1661 - Padova 1730), allievo di M. Malpighi, prof. di medicina pratica (1700) e poi di medicina teorica (1710) all'univ. di Padova, membro della Royal Society di Londra. [...] , completando così l'opera di F. Redi. Confortato da fatti osservativi, generalizzò a tutti gli esseri viventi la teoria ovista, dando così un contributo decisivo all'affermarsi dell'etiologia microbica delle malattie infettive. Lasciò un catalogo ...
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Patologo inglese (Newton-le-Willows, Lancashire, 1917 - Winchester 1985), la cui attività di ricerca fu essenzialmente rivolta allo studio della struttura molecolare degli anticorpi. Per i risultati conseguiti [...] gli fu conferito, nel 1972, il premio Nobel per la fisiologia e la medicina, insieme con G. M. Edelmann, le cui ricerche sono state complementari alle sue. Dopo aver lavorato all'univ. di Cambridge, passò (1949-60) al National institute for medical ...
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Cellula nervosa delle corna anteriori del midollo spinale, che trasmette alla periferia gli impulsi motori. Nell’arco riflesso o diastaltico il m. assicura la risposta agli stimoli; può essere percorso, [...] delle fibre muscolari contenute nei fusi neuromuscolari, aumentando in tal modo la sensibilità del recettore allo stiramento del muscolo in cui è allogato: i m. gamma costituiscono pertanto elemento essenziale del riflesso miotatico di estensione che ...
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Krukenberg, Friedrich Ernst. – Oftalmologo e ginecologo tedesco (n. Halle 1871 - m. 1946). Nato in una famiglia con una lunga tradizione di studi medici, nipote del patologo Peter e fratello dell'ortopedico [...] alle metastasi nell'ovaio di carcinomi primitivi dello stomaco o dell'intestino, detti appunto tumori di Krukenberg e da lui per la prima volta descritti nell'articolo Über das Fibrosarcoma ovarii mucocellulare (1896); dal medico prende inoltre nome ...
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Nome di alcune specie di piante del genere Artemisia, usate in farmacia o in liquoreria. L’a. propriamente detto (Artemisia absinthium, fig. A) è spontaneo in Italia e spesso coltivato. È alto circa 1 [...] m, sericeo-argentino in tutte le parti, con foglie due o tre volte pennatosette, capolini di 2-4 mm, disposti in cima ramificata. È amaro in Francia alla fine del sec. 19°, poi proibito per la sua tossicità e rilegalizzato solo negli anni 1950. ...
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Neuropatologo (n. Parigi 1825 - m. presso il lago di Settons, Nièvre, 1893). È l'esponente più illustre della neuropatologia francese del sec. 19º. Dopo essere stato per un decennio prof. di anatomia alla [...] alla Salpêtrière. Come testimoniano le sue lezioni, raccolte da D.-M. Bourneville, e la mirabile Iconographie de la Salpêtrière (1876-80), la sua opera spaziò su tutta la neuropatologia, il suo nome è legato all'individuazione della sclerosi laterale ...
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Medico e scrittore italiano (n. Trieste 1946). Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Trieste nel 1985, è collaboratore del periodico "Il Piave" e di diverse riviste di cultura medica. [...] medica?, 2013; La solita vita, 2015; Le due facce della realtà, 2018) ha approfondito le problematiche sociosanitarie, restituendone integralmente i complessi correlati umani e delineando originali percorsi interpretativi della malattia. M. è inoltre ...
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Medico (n. Prusa, Bitinia, 130 a. C. circa - m. 40 a. C. circa); visse in Atene, più tardi (dal 91) a Roma, dove fu maestro di retorica, poi medico famoso; amico di Cicerone. Assunse atteggiamento severamente [...] critico nei confronti della concezione umoralistica di Ippocrate e assimilò invece la dottrina atomistica, applicandone i concetti all'interpretazione della struttura organismica e dei fenomeni fisiologici e patologici. Basandosi sopra un'attenta ...
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malattìa mentale Sindrome o modalità comportamentale o psicologica, clinicamente significativa, associata a un malessere o a una menomazione, da considerarsi manifestazione di una disfunzione comportamentale, [...] ., a meno che non siano sintomi di una disfunzione della persona come descritto sopra. Di molte m.m., peraltro, non si conoscono né l'eziologia né i processi fisiopatologici. La cura fa ricorso, a seconda dei casi, a psicofarmaci e alla psicoterapia. ...
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Neurologo francese (Plainpalais, Ginevra, 1849 - Parigi 1917); successore di J.-M. Charcot e di F. Raymond alla Salpêtrière. Autore di studî sull'anatomia clinica del sistema nervoso, sulle afasie e sulle [...] . Le opere più notevoli sono: Anatomie des centres nerveux (1901), scritto in collaborazione con la moglie Auguste Klumpke; Les maladies de la moelle épinière, in collab. con A. Thomas (1907), e Les manifestations fonctionnelles des psychonévroses ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...