Miller, Ann
Francesco Costa
Nome d'arte di Johnnie Lucille Collier, attrice cinematografica statunitense, nata a Houston il 12 aprile 1923 e morta a Los Angeles il 22 gennaio 2004. Bruna, vivace, attraente, [...] canta e danza con il futuro regista Bob Fosse; in Deep in my heart (1954; Così parla il cuore) di Donen. Venuto meno l'interesse per il musical, laM. si vide assegnare ruoli di donne sensuali e spregiudicate in commedie come Texas carnival (1951 ...
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Magrini, Gitt
Sabina Tommasi Ferroni
Nome d'arte di Rosa Chiari Solari, costumista cinematografica nata a Zoagli il 3 ottobre 1914 e morta a Roma il 10 luglio 1977. Lavorò in particolare con i registi [...] i grandi autori del cinema italiano, da Bernardo Bertolucci e Michelangelo Antonioni a Marco Ferreri e Mario Monicelli. LaM. ripercorse epoche diverse con uno stile estremamente personale, elegante ed essenziale, e mai preponderante rispetto al film ...
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Spettacolo musicale – teatrale, cinematografico o televisivo – che prevede l’utilizzo di musica, dialoghi (parlati e cantati) e danze.
Il m. si affermò tra il 19° e il 20° sec. negli Stati Uniti, indiretto [...] di J. Kern su un libretto di O. Hammerstein II. Nello stesso anno la casa cinematografica Warner Bros produsse il primo film sonoro, The jazz singer. Contemporaneamente il m. trovò nuovi veicoli di diffusione nei dischi e nella radio. Negli anni 1930 ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] stabilisce con l'attività che consiste nel ritagliarla e nel coordinarla con altri frammenti. Quando Vertov, grazie al m., demoltiplica la presunta unità dell'immagine mostrando prima il volto di un bambino che ride e poi quello stesso volto impresso ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] . Se è vero però che il cinema statunitense ha operato nel tempo una sorta di codificazione del m., la sua presenza ha contrassegnato quasi tutte le cinematografie: sue caratteristiche sono infatti il prosciugamento della letterarietà a vantaggio ...
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MAJANO, Anton Giulio
Grazia Maria Fachechi
Nacque a Chieti il 5 luglio del 1912, da Odoardo e da Agata Maraschini. Compì parte degli studi a Roma, quindi frequentò l'Accademia militare di Modena, dove [...] (1953) di cui fu anche sceneggiatore. Tratto da un radiodramma di V. Pratolini e G. Giagni che il M. aveva già diretto per la radio, il film parte con un tipico incipit documentaristico di stampo neorealista, e si definisce come un racconto multiplo ...
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Mann, Anthony
Roy Menarini
Nome d'arte di Emil Anton Bundsmann, regista statunitense, di origine tedesca, nato a San Diego (California) il 30 giugno 1906 e morto a Berlino il 29 aprile 1967. È riconosciuto [...] trasposizione del romanzo God's little acre di E. Caldwell per l'omonimo film (Il piccolo campo), M. girò lo straordinario Man of the West (Dove la terra scotta). Si tratta di un vero e proprio testamento in chiave western del regista che, grazie ...
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Der Verlorene
Francesco Pitassio
(RFT 1951, bianco e nero, 98m); regia: Peter Lorre; produzione: Arnold Pressburger; sceneggiatura: Peter Lorre, Benno Vigny, Axel Eggebrecht; fotografia: Václav Vích; [...] una unità stilistica propria all'attore, per i palesi richiami alla più celebre interpretazione di Lorre, l'omicida di M. La tragica duplicità del dottor Rothe è legata direttamente alla schizofrenia morale della società tedesca durante il regime ...
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Martin, Dean
Manuela Maggi
Nome d'arte di Dino Crocetti, cantante e attore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Steubenville (Ohio) il 17 giugno 1917 e morto a Los Angeles il 25 [...] or bust (1956; Hollywood o morte!) entrambi di Frank Tashlin. Quest'ultimo film segnò anche la fine del sodalizio tra i due attori e determinò per M. la necessità di costruirsi una sua individualità artistica. Già due anni dopo ebbe l'opportunità di ...
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Mazursky, Paul (propr. Irwin)
Riccardo Martelli
Regista, sceneggiatore e attore statunitense, nato a New York il 25 aprile 1930. Nel suo periodo artisticamente più felice, gli anni Settanta e Ottanta, [...] parte di sé stesso, risulta ispirato a 81/2 di Federico Fellini.
I successivi vent'anni sono stati per M. la fase più produttiva, con una serie di commedie di qualità. Blume in love (1973; Una pazza storia d'amore), con George Segal, è un melodramma ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...