Filosofo e letterato (n. Brescia - m. Ferrara 1564 circa). Insegnò allo studio di Padova e poi in quello di Ferrara. Il suo commento alla Poetica di Aristotele (1550), in cui, tra l'altro, cerca un accordo [...] fra la dottrina peripatetica e la morale cattolica, ebbe notevole importanza ai suoi tempi. A lui, come al massimo rappresentante dell'aristotelismo del suo tempo, nel 1563 si rivolse B. Telesio per avere un giudizio sul suo nuovo sistema filosofico, ...
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Figlio (m. Rimini 1317) di Malatesta II da Verucchio. Col fratello Gianciotto, operò contro i ghibellini della Romagna affermando solidamente la signoria, e combattendo anche contro i Malatesta di Sogliano, [...] che umiliò con l'aiuto di Roberto d'Angiò re di Napoli. Succeduto al padre (1312), tenne per sé Rimini, cedendo Cesena al nipote Uberto, e Pesaro, Fano e Senigallia al fratellastro Pandolfo I. È il "Mastin ...
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Architetto (n. Brescia 1724 - m. 1791). Eresse a Brescia il palazzo Martinengo (ora Salvadego), il palazzo Gambara (poi seminario S. Angelo), il palazzo Negroboni (poi Bevilacqua), il salone dell'Accademia [...] degli Erranti (1772, poi ridotto del Teatro Grande); a partire dal 1758 fu l'architetto del duomo di Brescia (ne completò la facciata e parte delle volte). A Gerolanuova costruì la villa Negroboni, ora Feltrinelli (1772-1791). ...
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Figlio (m. Pesaro 1304) di Malatesta II da Verucchio. Intensa fu la sua attività politica; assieme al fratello Malatestino affermò energicamente la signoria della sua famiglia su Rimini e altre terre della [...] Romagna e delle Marche. Sposò (1275) Francesca, figlia di Guido Minore da Polenta, che uccise (1283 o 1284) insieme col fratello Paolo Malatesta, per vendicare l'adulterio ...
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Figlio (m. Rimini 1326) di Malatesta II da Verucchio. Dal fratellastro Malatestino ebbe il governo di Pesaro, Fano e Senigallia, ma si mostrò poco abile nel difenderle dai nemici. Morto Malatestino, governò [...] Rimini col nipote Ferrandino; combatté la parte ghibellina, sconfiggendo i Montefeltro e Uberto Malatesta, conte di Ghiaggiuolo, e questo gli valse, dal pontefice, il cavalierato (1324). ...
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Umanista (n. Velletri 1452 - m. dopo il 1500). Insegnò a Roma, Fano, Venezia. Lasciò opere poetiche, commenti, scritti di grammatica, tra i quali la Spica in cui insorse contro il metodo antiquato dell'insegnamento [...] del latino ...
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MANCINI, Pasquale Stanislao
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Nacque il 17 marzo 1817 a Castel Baronia, in provincia di Avellino, da Francesco Saverio e da Maria Grazia Riola. Di famiglia benestante, devota e politicamente conformista, [...] che aveva coltivato negli anni precedenti. Vero è che presto alcune di queste amicizie vennero a mancare (e il M. sentì molto nel 1850 la perdita di Petitti, cui dedicò una serie di articoli che uscirono ne Il Risorgimento, e poi furono raccolti nell ...
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Marchi, Virgilio
Alessandro Cappabianca
Architetto, scenografo e costumista teatrale e cinematografico, nato a Livorno il 21 gennaio 1895 e morto a Roma il 30 aprile 1960. Formatosi come architetto [...] il suo ruolo didattico nell'ambito del Centro sperimentale di cinematografia.
Appare evidente, nell'opera complessiva di M., la continuità del passaggio dall'architettura all'attività cinematografica: l'elemento scenografico (di per sé insito, in una ...
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MANCINI, Giulio
Silvia De Renzi
Donatella L. Sparti
Ultimogenito del medico Bartolomeo di Niccolò (morto nel 1578) e di Camilla di Francesco Mucci, nacque a Siena il 21 febbr. 1559 e fu battezzato [...] ; ma fu a Bologna ancora nel 1587 (Maccherini, 2004, p. 49). Sebbene non risulti confermata la notizia secondo la quale nel 1585-86 il M. ottenne la cattedra di medicina presso lo Studio senese (Prunai), egli dovette aver ripreso fissa dimora a Siena ...
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MARATTI (Maratta), Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Camerano, nei pressi di Ancona, il 18 maggio 1625, figlio di Tommaso (di natali dalmati) e di Faustina Masini. Grazie al sostegno economico dell'amico [...] ., in L'idea del bello. Viaggio per Roma nel Seicento con Giovan Pietro Bellori (catal.), Roma 2000, pp. 456-479; Id., La direzione artistica di C. M. nella Roma di Clemente XI, in Papa Albani e le arti a Urbino e a Roma 1700-1721 (catal., Urbino), a ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...