Stefano FumagalliNote metriche su Tommaso Landolfi: «Viola di morte» e le versioni da Tjutčev«L’analisi linguistica e letteraria», XXXII, 1, 2024, pp. 50-66 Nel fascicolo monografico di «L’analisi linguistica [...] ’altra parte!»), ciò che caratterizza le traduzioni landolfiane è la concentrazione sia sulla tradizione italiana sia su quella russa, T., Viola di morte, Milano, Adelphi, 2011.Lermontov, M., Liriche e poemi, trad. di Tommaso Landolfi, Torino, ...
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Un piccolo compendio dell’universo. L’avventurosa storia della letteratura nella lenghe friulanaTris d’assi inizialeNel recensire Il Ghebo di Elio Bartolini, il critico Walter Mauro così sintetizza [...] , Le parole e le ore. Gli orologi barocchi: antologia poetica del Seicento, Sellerio, la più completa sull’argomento); e l’intreccio sonoro delle consonanti c e n, m, più volte ribattute, delle vocali o ed e ricombinate, del gruppo -nt-.Altro tratto ...
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L’arabo rappresenta probabilmente, nell’immaginario collettivo degli italiani, la lingua di più difficile comprensione in assoluto, tanto da essere entrata in locuzioni quali “parlo arabo?”. Ciononostante, [...] , in arabo ḥalab, seconda città della Siria per importanza) è un tessuto la cui trama è di seta e l’ordito di lana, mentre il dommasco nomi di persona. Volume I, Derivati da nomi geografici (M - Q). Berlino - Boston, De Gruyter, 2009.Versteegh, ...
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Il rapporto tra autore e personaggio può essere decodificato con l’aiuto delle modalità di utilizzo del nome proprio: l’uso del solo nome, o del solo cognome, o del soprannome, o il passaggio da una modalità [...] galeotto protagonista dei Miserabili di Victor Hugo è attestata soltanto la forma «Jean Valjean». Hugo non ha si è mai la catena onomastica completa – Emma Bovary – della protagonista; la quale è soltanto Emma 373 volte; e 107 volte Madame (o M ...
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Il nome proprio può indicare, in funzione di coordinate cronologiche e diatopiche, anche un tipo psicologico o sociale ben determinato. Il degrado socionomastico che può subire una forma è sovente riflesso [...] le dispiace, Scoto». «Leandro Scoto? Vediamo un po’: si metta più in là... così, basta.. ora si giri... Sì, mi pare che il nome le cognomi, come: Strozzani, Parbetta, Martoni, Bartusi, che m’irritavano peggio i nervi. Non vi trovavo alcuna proprietà, ...
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I nomi di famiglia passano spesso da una categoria all’altra di nome proprio. Ecco sette domande e risposte che ci aiutano a capire come e dove. Quali sono i cognomi italiani più frequenti nelle insegne [...] da cui il Ranunculus abbaianus, a Francesco Zantedeschi, da cui la zantedeschia più nota come calla, sono molti i casi: si Rivalta, morbo di Flaiani, e per limitarci all’iniziale M-, malattia di Marchiafava e Bignami, sindrome di Marchiafava e ...
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Mariano BàinoDi bistorte lune. RaccontiniPostfazione di Chiara PortesineGiulianova (TE), Galaad Edizioni, 2023 Tra i fondatori, nei primi anni Novanta del Novecento, dell’ormai leggendaria rivista «Baldus» [...] fortuna mi dura, anche quando il respiro sembra spezzarsi ma la posta, la vera posta in gioco, non è che è passata mai altre, secondo me ci pensano […]. Riferimenti bibliograficiBàino, M., Camera iperbarica, copertina illustrata da Adriano Spatola ...
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I deonimici provenienti dal francese antico e dal francese otto-novecentesco sono 131 (così in Caffarelli 2020: pp. 125-139). Già nelle esemplificazioni di de Fazio 2024, nell’articolo di apertura a questa [...] i vitigni Pinot nero e Chardonnay; dal nome del vino deriva borgognona, la ‘bottiglia da vino, di forma panciuta e collo corto, di circa 3 Boston-Berlin, De Gruyter, 2002-2013.Eyquem = Eyquem, M. T., Pierre de Coubertin, l’épopée Olympique, Calmann- ...
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Sulla base delle considerazioni presentate nel precedente articolo dedicato al teatro, questo contributo si soffermerà, senza pretese di esaustività, su alcuni casi di studio tratti dall’ampio panorama [...] ) diretto da Aldo, Giovanni e Giacomo e Morgan Bertacca, con la sceneggiatura, firmata, oltre che dai registi, da Valerio Bariletti e Bristol, Peter Lang, 2016. Immagine: Dal film Il Marchese del Grillo di M. Monicelli (1981), via Wikimedia Commons ...
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Alessandro GazzoliEstranei. Un anno in una scuola per stranieriMilano, Nottetempo, 2024 La scuola: luogo del vorrei, dei sarà, del perenne forse. Delle possibilità infinite e delle sconfitte esemplari [...] che, in qualche modo, non può non permeare tutti. «In una scuola che funziona giorno e notte. Il sabato, la domenica» (M. Fregona, La classe degli altri, Apogeo, 2019) e che si gioca così tanto futuro ad ogni suono di campanella il pensiero dovrebbe ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...
Comune della prov. di Palermo (529,2 km2 con 36.273 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 310 m s.l.m., su un terrazzo alle falde del Monte Caputo (670 m), ai margini meridionali della Conca d’Oro. Mercato agricolo e sede di industrie alimentari,...
L’arte di dipingere in piccole proporzioni su pergamena, carta, rame, avorio ecc.
Il libro miniato
I trattati e la tecnica. - Come decorazione pittorica del libro manoscritto, a piena pagina o limitata alle iniziali, la m. è esistita fin dall’età...