Sui social network non mancano spazi per sfogarsi. Così post e commenti spesso includono insulti e parolacce, talvolta camuffati con artifici (per esempio stron2o) anti-censura. Tuttavia, nonostante le [...] , nell’uso, equivale a un’intera frase. È interessante notare la presenza di insulti creativi; come nel caso di quelli costruiti come un 23-24 gennaio 2020, Università degli Studi di Milano.Rati, M. S., I giovani e l’italiano, Firenze, Franco Cesati ...
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Per la stesura di questo breve articolo, mi sono aggrappato a due specifiche frasi che mi hanno fatto da guida nell’elaborazione del mio pensiero e che hanno definito anche il titolo dello stesso. Cercherò [...] reale.Reale invece viene da un latino più barbarico, (reāle(m), secondo De Mauro; dal lat. mediev. realis, der. molto riassuntivo – permette di distinguere tra ciò che è reale e la fantasia: ovvero il rifiuto che tutto ciò che noi pensiamo, percepiamo ...
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Un fenomeno sintattico-intonativo nelle canzoni di Petrarca (e di Dante). Tipologie di attacco della stanzaGiacomo DoardoUn fenomeno sintattico-intonativo nelle canzoni di Petrarca (e di Dante). Tipologie [...] di vista metrico, linguistico e stilistico; collaboratore della S.I.S.M.E.L. (Società per lo Studio del Medioevo Latino) nell , spesso espansa, oppure frasi relative o altre subordinate, cui segue la reggente. Ma si ha anche, con l’11,85%, il tipo ...
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La prego di farmi scendere da cavalloTocca a Filomena iniziare la sesta giornata del Decameron dedicata ai leggiadri motti. Narra di un gruppo di dame e cavalieri che, dopo aver pranzato a casa di madonna [...] , nella mimetica confessione, nell’omelia finale del confessore. È la superba ouverture della polifonica sinfonia della brigata. Bibliografia:G. Boccaccio, Decameron, a cura di A. Quondam, M. Fiorilla, G. Alfano, Milano, Rizzoli 2013.A. Freedman, Il ...
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Vittorio AlfieriCommedie(con espansione online)a cura di Marco SterposFirenze, Edimedia, 2024 Per la collana “Grandi classici della letteratura” diretta da Giuseppe Nicoletti, la Casa fiorentina dà fuori [...] avuta vinta a petto di costoro». Ancor più notevole la battuta rivolta alla rivale Terza, nella quale un termine grossolanamente Firenze, Olschki, 2002, vol. II, pp. 737-55.Sterpos, M., Il primo Alfieri ed oltre, Modena, Mucchi Editore, 1993.Id., ...
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Il periodo di Carnevale è caratterizzato da sapori tipici e dal profumo inconfondibile di pasta fritta, di burro e zucchero, che ne annuncia festosamente l’arrivo: la tradizione gastronomica italiana, [...] che hanno nomi diversi a seconda dell’area geografica di provenienza.La tipologia più diffusa è quella di dolce a forma di nastro italiano», 32, pp. 95-102.Paoli 2014 = Paoli, M., Nomi regionali dei dolci fritti di Carnevale Immagine: Chiacchiere ...
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La società da tempo richiede alla scuola di farsi carico dell’educazione emozionale dei discenti, come se si trattasse di una disciplina fra le tante, ma si dimentica spesso che già l’azione di apprendere [...] della donna (Nisi 2019: 106).In questo componimento, la tensione che scaturisce da un simile desiderio, fisico e apprendere, Edizioni Centro Studi Erickson, edizione del Kindle.Recalcati, M., L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento, ...
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Numero periodicoDopo il breve ed essenziale proemio, la Vita nuova si apre con il primo incontro tra Dante e Beatrice avvenuto nel loro nono anno di età. Il racconto è inaugurato da un aggettivo numerale [...] fatto non ha spazio nella Vita nuova, se non per rilevarne la cifra profetica (Gorni): in quell’elenco, infatti, il nome Medioevo al Petrarca, Firenze, Olschki 1983, pp. 141-157.Santagata, M., L’io e il mondo. Un’interpretazione di Dante, Bologna, il ...
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In Un’affollata solitudine. Per una sociologia della lettura (Carocci, 2023), Daniele Garritano si propone un’indagine a partire da «un’interrogazione sulla costruzione di orizzonti di senso, e cioè sulla [...] prodotto dagli altri e che noi avremmo solo da prenderci la briga di cogliere sugli scaffali delle biblioteche e di degustare poi passivamente (M. Proust, Sulla lettura, trad. P. Serini e M. Bertini, Rizzoli 2011, pp. 60-61).Mi perdonerai, spero, per ...
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Una giustificazione a ritroso per queste schede sono le recensioni teatrali di Antonio Gramsci legate agli spettacoli di Pirandello. Quelle lontane «cronache» consentono di tracciare a terra una riga temporale [...] propria classe di appartenenza, potendo disporre a suo piacimento di un debole su cui affermare il proprio potere.(da M. Marsigli, La marchesa e i demoni. Diario da un manicomio, Milano, Feltrinelli, 1973) LeggiDa una parte, infatti, c’è il rischio ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...
MONREALE (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Luigi BIAGI
Giuseppe LA MANTIA
Città della provincia di Palermo, da cui dista 7 km., con 14.119 ab. (1931). È situata dove il pendio sudorientale del M. Caputo si attenua come in un'ampia terrazza,...
L’arte di dipingere in piccole proporzioni su pergamena, carta, rame, avorio ecc.
Il libro miniato
I trattati e la tecnica. - Come decorazione pittorica del libro manoscritto, a piena pagina o limitata alle iniziali, la m. è esistita fin dall’età...