CASATI, Giovanni
Alessandra Ascarelli
Nacque a Milano il 3 giugno 1809 da Carlo e da Antonia Barbini.
Il padre, che era gioielliere e dilettante di ballo, lo avviò alla carriera di danzatore con l'incoraggiamento [...] il Rossi lo colloca, forse a maggior ragione, nel solco della scuola milanese che va da S. Viganò a L. Manzotti. L'influenza francese è chiaramente determinante nella formazione del C.; tuttavia bisogna riconoscere che il C. ereditò direttamente dal ...
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LIMIDO, Giovanna (Giovannina)
Concetta Lo Iacono
Nata a Milano nel 1851, figura dal 1864 al 1871 tra le allieve della Scuola di ballo del teatro alla Scala, dove studiò con il maestro di perfezionamento [...] -pirata" Cecchetti è accusato di opporre "ciurmerie coreografiche" - un "pot-pourri dell'Excelsior" - ai balli autorizzati da L. Manzotti e dalla Società italiana degli autori (ossia la versione di G. Saracco al Livadija, con C. Brianza protagonista ...
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CORNALBA, Elena
Dario Ascarelli
Possiamo porre la sua nascita intorno al 1860. Dalle scarne biografie che la riguardano e dalla stampa di Milano che si interessò di lei all'epoca del suo debutto alla [...] del 26 febbr. 1880).
Nel settembre 1881 la C. tornò a Roma per interpretare all'Alhambra il balletto Pietro Micca di L. Manzotti, con musiche di G. Chiti, e rimase in questo teatro per alcuni mesi, partecipando a numerose repliche del lavoro ed alle ...
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COMERIO, Luca Fortunato
Maria Adelaide Frabotta
Nacque a Milano il 19 nov. 1878 da Francesco e Claudia Francioli. Dopo aver terminato le scuole elementari, iniziò a lavorare nel caffè di cui il padre [...] del sciur Pànera, Massinelli in vacanza (tutti del 1914, per la Musical Films) e il Ballo Excelsior, azione foto-coreografica di L. Manzotti con la musica di R. Marenco. Le due iniziative non riscossero un grosso successo di pubblico, confermando che ...
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CERRI, Cecilia
Alessandra Ascarelli
Nacque da Francesco e da Maria Antonia Poletti a Milano (a Torino secondo L. Rossi) l'11 nov. 1872 e frequentò la scuola di ballo del teatro alla Scala, dove ebbe [...] la C. riuscì ad imporsi all'attenzione della critica e del pubblico italiano nel ballo Sport di R. Marenco e L. Manzotti, contribuendo, insieme al suo partner Vittorio de Vincenti, al grande successo di questo lavoro che tenne cartellone per ben ...
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BUZZI (Buzzi-Peccia), Arturo
Licia Donati
Nacque a Milano il 13 ott. 1854 da Antonio e da Clotilde Peccia.
Egli certo volutamente postdatò la sua nascita di due anni, come appare da uno scritto del [...] più volte da direttori quali A. Toscanini, P. Mascagni e L. Mancinelli, in vari teatri italiani e stranieri. Il 6 marzo accompagnava la danza dei negretti nel ballo Excelsior del coreografo L. Manzotti (Milano, teatro alla Scala, 11 genn. 1881).
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ALBERTIERI, Luigi
Luisa Assenza Battistoni
Nato in Italia (non si conosce precisamente il luogo) verso il 1860, fu noto più all'estero che in patria, sia come danzatore sia come coreografo. Allievo [...] nel 1885 a Londra nella rappresentazione del ballo Excelsior di L. Manzotti al Her Majesty's Theater. La sua attività intensa di di New York fino al 1915. Quivi non lasciò più l'insegnamento, dedicandovisi fino alla morte, avvenuta il 25 ag. 1930 ...
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FARINI, Luigi Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Russi (Ravenna), il 22 ott. 1812 da famiglia della media borghesia romagnola - il padre Stefano era farmacista a Russi, la madre Marianna Brunetti veniva da [...] la mancanza, ad eccezione della ricordata silloge di Lettres sur les affaires d'Italie (sulla quale cfr. Manzotti, Il problema italiano nelle corrispondenze di L. C. F. sulla "Presse", 1959), di una raccolta completa o di un indice dei suoi articoli ...
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MANZOTTI, Luigi
Claudia Celi
Nacque a Milano il 2 febbr. 1835 da Innocente e da Giovanna Gini. Studiò con G. Bocci, al tempo insegnante di mimica presso la scuola del teatro alla Scala, ed esordì sulle [...] e F. Pratesi. Roma, in particolare, costituì una tappa fondamentale per la carriera del Manzotti. Qui infatti si esibì regolarmente dal 1860 al 1873, fra l'altro protagonista al teatro Apollo in balli quali Carlo il guastatore di G. Rota (stagione ...
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Scrittore italiano (Milano 1893 - Roma 1973). Tra i massimi innovatori della narrativa novecentesca, sperimentò uno stile linguistico che fonde in sé lingua nazionale, forme dialettali e usi gergali. Se [...] nel 1970; ed. critica commentata a cura di E. Manzotti, 1987), la scrittura barocca è lo strumento di uno scavo tempo presagita del Male o del Caos nella realtà contemporanea. Importante l'attività saggistica di G., soprattutto per I viaggi, la morte ...
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primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...