BOVIO, Giovanni
Alfonso Scirocco
Nacque a Trani il 6 febbr. 1837, quinto dei sei figli di Nicola. e Chiara Pasquino. Non seguì un corso regolare di studi, non tanto per le disagiate condizioni economiche [...] della vita sociale il B. poneva l'ateneo, centro della libera cultura, "interprete della ragione che si sempre elogiative e basate sui pochi fatti noti, ricordiamo: N. Cortese, Francesco De Sanctis e G. B., in Riv. critica di problemi etico-sociali e ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] , attività che protrasse fino al 1932. Libero docente di filosofia del diritto nel 1927, questo momento cruciale dell'indagine l'alto magistero del Rosmini e l'incidenza dei filosofi francesi della "Philosophie del'esprit", Lavelle e Le Senne ...
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CALÒ, Giovanni
Luigi Ambrosoli
Nacque a Francavilla Fontana (Brindisi) il 24 dicembre 1882 da Torquato e da Teodora Argentina. Accostatosi, nel corso degli studi compiuti all'università di Firenze, [...] iniziò a collaborare alla Cultura filosofica, la rivista fondata dal De Sarlo, nella quale fece comparire il saggio Per una al 1947. Dopo la liberazione si accostò alla Democrazia Cristiana, partito di cui condivise l'indirizzo generale e la politica ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] F.-P. Maine de Biran intitolata Influence del'habitude sur la faculté de penser, del 1803, e della tesi di J.-G.-F. Ravaisson Del'habitude, del 1838 insensibilmente al libero volere (Ravaisson 1838, pp. 36-37). Per provare l'infondatezza di una ...
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cultura
Stefano De Luca
Formazione individuale e costumi collettivi
Il termine cultura ha due significati fondamentali. Il primo, di origine antica, indica un processo di formazione individuale, fondato [...] i nostri desideri possono essere soddisfatti; ed è proprio la repressione parziale degli istinti sessuali che permette di liberarel'energia psichica necessaria per raggiungere obiettivi più complessi, di tipo sociale e culturale. Se per un verso la ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] nomi e a questi temi significa già indicare l'area teorica che il C. si trovava ad base dell'evidenza del libero arbitrio dell'agente, la J. F. Renauld, Quelques observations sur les idées morales de Giovanni Vailati e M. C., in Rivista critica di ...
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Platone
Stefano De Luca
Il filosofo delle idee
Platone è – insieme al suo grande allievo, Aristotele – il più importante pensatore dell’antichità. Per comprendere l’ispirazione della sua filosofia, [...] e i prigionieri sono gli uomini. Il prigioniero che si svincola dalle catene (cioè dall’ignoranza) simboleggia l’azione della filosofia, che dapprima liberal’uomo dalla credenza nelle ombre e poi gli fa capire che anche le statuette (cioè le cose ...
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Hume, David
Stefano De Luca
Antimetafisico e scettico
David Hume è una delle figure più affascinanti e complesse della filosofia moderna. Ragionatore di straordinaria acutezza ‒ al punto che un grande [...] ). Ogni prodotto del pensiero, per quanto apparentemente libero, deriva quindi dalla realtà empirica e dalle impressioni perché essa ci dice cosa è accaduto, non cosa accadrà. Celebre l'esempio del tavolo da biliardo. Quando una palla ne urta un'altra ...
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Kant, Immanuel
Stefano De Luca
Il Copernico del pensiero filosofico
Metodico e abitudinario nella vita privata – si racconta che i suoi concittadini regolassero gli orologi sulla sua passeggiata pomeridiana [...] ’individuo deve sostenere contro le proprie inclinazioni egoistiche per seguire la legge morale. Lotta che presuppone l’esistenza del libero arbitrio: così una delle domande della metafisica, quella sulla libertà dell’uomo, trova risposta nell’ambito ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] è infatti, secondo C., totalmente viziata dal peccato originale, e il libero arbitrio non è più in grado, da solo, di dirigersi al ispirò Farel nella stesura della Confession de foi, che tutti dovevano giurare, pena l’esilio. Con queste opere C. ...
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informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...
sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...