Vedi RAVENNA dell'anno: 1965 - 1996
RAVENNA (Ravenna, ῾Ραβέννα, ῾Ραουέννα)
F. W. Deichmann
Capitale dell'Impero Romano d'Occidente dal 402-4 al 476; poi del regno di Odoacre e dal 494 del regno ostrogoto; [...] O. Nordström, Ravennastudien, Stoccolma 1953, p. 32 ss.; L. de Bruyne, La décoration des baptistères paléochrétiens, in Actes Ve Congrès cui originario livello è a -1,82 m) ha l'abside libera da vani accessorî laterali.
Bibl.: C. Capezzuoli, Vicende ...
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I musei e il collezionismo archeologico
Giovanni Scichilone
Beatrice Palma
Carlo Roberto Chiarlo
La musealizzazione
di Giovanni Scichilone
I processi di musealizzazione, oggi testimoniati nei campi [...] ovunque sempre più l'intero comparto ad una visibile deriva verso il mercato del tempo libero, i Paesi ancora inedito di C.A. Pullini collezionista piemontese di antichità, Roma 1994; L. de Lachenal, Spolia. Uso e reimpiego dell'antico dal III al XIV ...
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REGALIA
H. Drechsler
Termine del lat. medievale con il quale si indicano le insegne del potere. Esse hanno avuto sin dall'Antichità un ruolo importante, in quanto per mezzo di determinati segni (signa [...] nel 1442 qualsiasi corona poteva essere impiegata per l'imperatore ('libero uso della corona') così come accadeva per le cm 85, della Maestà di Sainte-Foy a Conques (Trésor del'Abbaye), che unisce una corona a cerchio (forse un'armilla carolingia ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] si mosse il L., il cui rapporto con la corte non fu mai fisso, essendo egli libero di accettare proposte anche a cura di V. Terraroli - F. Varallo - L. De Fantia, Milano 2000, pp. 171-183; L. Finocchi Ghersi, Una precisazione sul Dosso di Bombay, in ...
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ORO (aurum, ie. da *ausom; quod illi [Sabini] ausum dicebant: Fest., viii, 14; χρυσός è di origine semitica; cfr. Ernout-Meillet, 1959, s. v.; Boisacq, s. v.)
F. Magi
È il metallo prezioso e nobile per [...] gli Olimpi crearono; vivevano come gli dèi, col cuore libero da cure e al riparo da pene e miserie;... morendo ferruminatorio si sia usato anche per la saldatura della filigrana).
Bibl.: L. De Ronchaud, in Dict. Ant., s. v. Aurum; E. Ardaillon ...
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FAVIA, Pietro Maria
Mauro Scionti
Nacque a Bari l'11 sett. 1895, primo di quattro figli, da Giuseppe (1865-1923) e Caterina De Nicolò. Il padre era scalpellino esperto nella lavorazione della pietra [...] fisico-matematica, si trasferì a Roma, dove seguì il corso libero di architettura di C. Bazzani (1919-20), frequentò la successione all'ingegnere capo L. De Paolis, scomparso nel 1950, lo spronarono ad incrementare l'attività pubblicistica e la ...
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DIAMANTINI, Giuseppe
Paolo Bellini
Figlio primogenito di Vincenzo e di Vittoria Amici, nacque a Fossombrone (Pesaro-Urbino) nel 1621. Giunto in età di apprendere l'arte, fu inviato a Bologna ove, stando [...] Nel disegno il D. rivela un tratteggio veloce e libero, un'immediatezza di esecuzione e una ariosità lieve, 440; P. J. Mariette, Abcdario..., a cura di Ph. de Chennevières-A. de Montaiglon, in Arch. del'art français, II, Paris 1853-1854, p. 206; G. ...
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PIERACCINI, Leonetta
Isabella D'Amico
– Nacque a Poggibonsi (nei pressi di Siena) il 31 ottobre 1882 da Ottaviano, medico (e socialista illuminato), e dalla sua terza moglie, Argene Zani.
I fratelli [...] olii e alcuni monotipi. Vi espose tra l’altro i ritratti di Antonio Baldini, Pietro Aschieri, Sibilla Aleramo, Alberto Moravia, Carlo Visconti Venosta, Henry Furst, LiberodeLibero, Enrico Falqui, Giuseppe Ungaretti, Achille Campanile, Amerigo ...
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PASQUALINO NOTO, Lia
Marina Giordano
– Lia Noto, sposata Pasqualino, nacque a Palermo il 22 agosto 1909, figlia di Attilia Tellera e del professor Antonio Noto, medico specializzato in ostetricia e [...] oppositori del fascismo, da Corrado Cagli a LiberoDeLibero e a Carlo Levi.
Il momento di massima Mostra nazionale di Capo d'Orlando, 1975-76), a cura di V. Fagone, Palermo 1976; L. P. N. a Palermo dagli anni ’30 a oggi (catal., Palermo, 1984-85), ...
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AURIFEX
I. Calabi Limentani
Aurĭftx, o raramente aurarius (faber) era chiamato in Roma sia l'orafo che lavorava l'oro, sia il venditore e il negoziante di oreficerie e di vasellame d'oro. L' a. poteva [...] a un orefice greco di Corinto, morto a Roma (G. I. L., vi, 18175).
L'artigianato libero era accentrato in determinate località, soprattutto sulla via Sacra; il luogo ove si trovava l'officina e la bottega degli orefici, e, in generale, delle altre ...
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informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...
sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...