Pseudonimo della scrittrice e giornalista inglese Cicily Isabel Fairfield, sposata Andrews (Contea di Kerry, Irlanda, 1892 - Londra 1983). Educata a Edimburgo, poi a Londra, fu per breve tempo attrice. [...] retour of a soldier (1918; trad. it. 1985), che rivela l'influenza delle teorie freudiane; Harriet Hume (1929); The thinking reed ( della trilogia completata dai postumi This real night, 1985, e Cousin Rosamund, 1987); The birds fall down (1966). ...
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Scrittore statunitense (Indianapolis 1869 - ivi 1946). Si fece notare con Monsieur Beaucaire (1900; trad. it. 1928), dando avvio a una prolifica carriera di narratore in cui fanno spicco Penrod (1914), [...] riuniti nel 1927 in Growth, che ha per tema l'ascesa sociale delle nuove classi abbienti della provincia statunitense. 1945; ecc.), sono da ricordare i suoi testi teatrali (The country cousin, 1921; The intimate strangers, 1921) e il volume di memorie ...
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Filosofo e pubblicista (Parigi 1823 - ivi 1899); seguace di V. Cousin, fu professore (dal 1864) di filosofia alla Sorbona. Socio straniero dei Lincei (1883). In gioventù, partecipò al movimento che preparò [...] la rivoluzione del '48. La sua opera più nota è l'Histoire de la philosophie morale et politique dans l'antiquité et dans les temps modernes (2 voll., 1858), che dalla 3a ed. (1887) prese il titolo di Histoire de la science politique dans ses ...
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Filosofo francese (Villeau, Eure-et-Loire, 1814 - Parigi 1869). Discepolo di J.-B. Bordas-Demoulin, continuò la polemica del maestro, di cui era stato collaboratore, contro V. Cousin e la filosofia accademica. [...] il tentativo di conciliazione tra il cattolicesimo e il liberalismo. La proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione e l'emanazione del Sillabo (1864) misero in crisi il suo pensiero, onde negli ultimi anni divenne razionalista (La révolution ...
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Filosofo, polemista, letterato, oratore (Poitiers 1826 - Parigi 1887). Seguace di V. Cousin, in polemica con le correnti filosofiche del suo tempo, propugnò un ritorno allo spiritualismo e ai valori del [...] cristianesimo. Fra le sue opere: L'idée de Dieu et ses nouveaux critiques (1864), Le matérialisme et la science (1868), Le pessimisme au XIXe siècle. Leopardi, Schopenhauer, Hartmann (1878), ecc. ...
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Filosofo (La Bertinie, Bergerac, 1798 - Parigi 1859), teorico di un cristianesimo sociale, tentò di conciliare le dottrine della Rivoluzione con la tradizione religiosa, combattendo le tesi di V. Cousin [...] (Lettres sur l'éclectisme et le doctrinarisme, 1834). Opere principali: Le Cartésianisme (2 voll., 1843); Mélanges philosophiques et religieux (2 voll., 1846); CEuvres posthumes (2 voll., 1861). ...
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Studioso di filosofia (Entrevaux 1798 - Parigi 1879). Lottò contro il razionalismo del suo tempo, specialmente di V. Cousin, riattaccandosi al movimento fideista e tradizionalista francese; ma estese la [...] svalutazione della speculazione filosofica anche nei confronti della scolastica, tanto da provocare l'intervento dell'autorità ecclesiastica, alla quale dovette sottomettersi. ...
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GALLUPPI, Pasquale
Augusto Guzzo
Filosofo, nato a Tropea il 2 aprile 1770 dal barone Vincenzo, studiò prima nel Seminario arcivescovile di S. Lucia del Mela (Messina), poi in Tropea con G.A. Ruffa e [...] Sicilia, oltreché nelle memorie inviate o soltanto preparate e abbozzate per l'Accademia di Francia, della quale era stato nominato corrispondente per l'Italia, su proposta del Cousin, nel 1838. La medesima soluzione fu anche presentata dal G. come ...
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MAZZARINO, Giulio Raimondo
Luigi Simeoni
Cardinale italiano e primo ministro di Francia, nato a Pescina (Aquila) il 14 luglio 1602, morto a Parigi il 9 marzo 1661. Egli continuò, sviluppò e realizzò [...] . Giunta la notizia che il Richelieu si avvicinava con l'esercito alle Alpi, venne mandato dal Barberini a Lione a Hist. de France sous le card. M., Parigi 1846, voll. 4; V. Cousin, La Jeunesse de M., Parigi 1865; A. Bazzoni, Un nunzio straord. alla ...
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ORNATO, Luigi
Guido Calogero
Letterato e filosofo, nato a Caramagna di Saluzzo nel 1787, morto a Torino il 28 ottobre 1842. Prima insegnante presso la Casa dei paggi imperiali a Torino, lavorò poi presso [...] lui altri pensatori, come il Gioberti (che apprezzò altamente il "platonico" O., giudicandolo assai superiore al Cousin, con cui l'O. collaborava a Parigi; finché, accortosi proprio per le osservazioni dell'O. della divergenza del proprio ontoteismo ...
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spiritualismo
s. m. [der. di spirituale]. – 1. Termine introdotto dal filosofo Victor Cousin (1792-1867) per caratterizzare e definire la propria dottrina e successivamente usato per designare una corrente filosofica che, sviluppatasi in Francia...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...