Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] lontani dalla figura dell'eroe tutto d'un pezzo alla Gary Cooper. E se nel 1953 Ed Wood, definito con qualche iperbole charme discret de la bourgeoisie (1972; Il fascino discreto della borghesia) di L. Buñuel, ove non c'è solo a. tra reale e sogno, ma ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] Willis O'Brien in King Kong (1933) di Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack. In quest'ultimo film, oltre a movimenti verosimili e controllati al contempo, è un dettaglio che concentra l'attenzione su sé stesso fin dall'inizio della scena, creando ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] totalmente alieno (come il candore del volto da buon americano di Jimmy Stewart o la pura bellezza di Gary Cooper), il male come qualcosa che possiede l'uomo in ogni fibra e in lui si incarna senza residui (Edward G. Robinson), o infine il male come ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] di film storici come King Kong (1933) di Merian C. Cooper e Ernest B. Schoedsack, The lost patrol (1934) e The Parigi) di René Clair, Zéro de conduite (1934; Zero in condotta) e L'Atalante (1934), entrambi di Jean Vigo, Carnet de bal (1937; Carnet di ...
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Avventura, cinema d'
Jean-Loup Bourget
Sin dalle origini, il c. d'a. ha potuto contare, per rivolgersi all'immaginazione degli spettatori, su una riserva inesauribile, costituita dagli antichi miti, [...] un bambino o un adolescente, come negli adattamenti di Treasure island di R.L. Stevenson (tra cui quello di Victor Fleming, 1934, L'isola del tesoro, con il piccolo Jackie Cooper), Adventures of Tom Sawyer e Adventures of Huckleberry Finn di M. Twain ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] tra il 18° e il 19° sec. (nelle opere di J.F. Cooper, R. Kipling, J. Conrad). Ma se non è stato il cinema a F.B.I., 1951, di Gordon Douglas e My son, John (1952; L'amore più grande) di Leo McCarey. La sua più tarda ed esplicita elaborazione è ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] la nave deserta che giunge in porto guidata dal potere del vampiro, l'ombra che giganteggia sui muri, lo scatto con cui Nosferatu esce di Kong (1933) di Ernest B. Schoedsack e Merian C. Cooper. Il film si pone ai confini del genere e molti studiosi ...
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Maccartismo
Guido Fink
Con il termine maccartismo, a volte sostituito dalla locuzione 'caccia alle streghe' per gli evidenti rimandi alla psicosi che qualche secolo prima aveva agitato l'America puritana [...] può ricordare per es. la sorniona abilità con cui Gary Cooper, sia pure incluso fra gli 'amichevoli', recitò la decade: the life and times of senator Joe McCarthy, New York 1971.
L. Hellman, Scoundrel time, Boston 1976.
D.F. Crosby, God, Church and ...
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Lubitsch, Ernst
Guido Fink
Regista e attore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1936, nato a Berlino il 28 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 30 novembre 1947. Per molti anni [...] in vesti drammatiche, con Als ich tot war (1915), ma l'insuccesso di questo film lo convinse a ritornare al comico con Schuhpalast delle interpretazioni di Miriam Hopkins, Fredrich March e Gary Cooper, narra con una certa audacia e con un' ...
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Ray, Satyajit
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Calcutta il 2 maggio 1921 e morto ivi il 23 aprile 1992. Figura tra le più autorevoli della cinematografia mondiale, è il nome [...] 1957; fu inoltre premiato a Berlino nel 1964 e nel 1965 con l'Orso d'argento per la regia, rispettivamente per Mahanagar (1963, , P. Willemen, New Delhi 1994, ad vocem.
D. Cooper, The cinema of Satyajit Ray: between tradition and modernity, Cambridge ...
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cooperativa
s. f. [dall’agg. cooperativo, sottint. unione o società]. – 1. Società caratterizzata dallo scopo mutualistico, la cui organizzazione sociale è fondata sul contributo in capitale e in lavoro di tutti i soci: c. di produzione; c....
cooperazione
cooperazióne s. f. [dal lat. tardo cooperatio -onis]. – 1. a. Il cooperare, l’atto o il fatto di cooperare; opera prestata ad altri o insieme ad altri per la realizzazione di un’impresa o il conseguimento di un fine: c. attiva,...