ALLEGRINI, Francesco
Margherita Maria Romanini
Pittore, nato a Gubbio nel 1587,fu scolaro e imitatore del Cavalier d'Arpino, risentendo anche di Pietro da Cortona, specie nelle vaste composizioni ad [...] di caccia.
A Roma, dove visse a lungo, ebbe numerosissimi allievi, tra i quali il figlio Flaminio, anche lui nato a Gubbio Oltre che a Roma (dove le sue opere si trovano in chiese e gallerie), l'A. lavorò a lungo a Gubbio, a Genova e a Savona.
Tra le ...
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AMENDOLA, Giovanni Battista
Costanza Lorenzetti
Nato a Episcopio di Sarno il 19 genn. 1848, l'A., fin dall'infanzia aveva dato segni di genuina vocazione di scultore. Nel 1860 fu affidato ad un mediocre [...] poi iscritto (12 dic. 1862) nell'Istituto di Belle Arti, e fu allievo di Tommaso Solari e di Tito Angelini. Rimase a Napoli tra i pensionanti con caratteri diversi nelle opere dei suoi allievi, tra i quali l'Amendola.
Nel 1866 partì per Roma dove ...
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Degas, Edgar
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore delle ballerine, dei cavalli e della Parigi notturna
Ballerine dai muscoli scattanti, cantanti sul palcoscenico, cavalli in corsa… il pittore francese Edgar [...] casa anche nelle classi dei cosiddetti petit rats ("topolini"), gli allievi del primo anno della scuola di danza. Uno dei suoi dell'arabesque ("arabesco"), ossia in equilibrio su una gamba mentre l'altra si solleva dietro, con le braccia alzate e i ...
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BISI, Michele
Angela Ottino Della Chiesa
Figlio di Tommaso nacque a Genova il 18 apr. 1788. Fu pittore storico, ritrattista e paesaggista, ma soprattutto incisore di famose opere d'arte. Studiò a Firenze [...] col Marghera e successivamente fu tra i migliori allievi di G. Longhi a Milano. La sua fama è legata alla di A. Appiani..., Milano 1848, pp. 227 s.; Ch. Le Blanc,Manuel de l'amateur d'estampes, I, Paris 1854, pp. 349 s.; P. Arrigoni-A. Bertarelli ...
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BRESOLIN, Domenico
Elena Bassi
Figlio di Domenico, muratore, nacque a Padova nel 1813. Dapprima fece il decoratore; nel 1841 si iscrisse all'Accademia di Venezia ed ebbe maestri l'architetto F. Lazzari, [...] considerate rivoluzionarie nelle altre accademie. La sua scuola era frequentata anche da molti stranieri; fra gli allievi veneti raggiunsero fama duratura G. Ciardi, G. Favretto, L. Nono, A. Milesi, E. Tito.
Il B. morì a Venezia nel 1899.
Il suo modo ...
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ALDROVANDINI, Pompeo
Rezio Buscaroli
Pittore, nato a Bologna nel 1677. Figlio di Mauro, da cui fu avviato all'arte, fu allievo e aiuto anche del cugino Tommaso. Fu alla scuola di Ercole Graziani, condiscepolo [...] Fu anche scenografo. Ebbe fra i suoi principali allievi e collaboratori Giuseppe Orsoni e Stefano Orlandi.
P. A. Orlandi, Abecedario pittorico...,Venezia 1753, p. 437; L. Crespi, Vite de' pittori bolognesi non descritte nella Felsina pittrice,Roma ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] disperso in brani dagli allievi che lo copiavano, rimangono solo copie parziali (grisaille di Holkham Hall, Norwich) e disegni preparatorî (Firenze, Casa Buonarroti; Haarlem, Teylers Museum; Oxford, Ashmolean Museum).
Nel 1503 l'Opera del duomo gli ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] Nell’ambito dell’e. il teatro ebbe un ruolo considerevole sia per l’oggettiva importanza delle opere prodotte da autori di rilievo (da O. i suoi esponenti principali furono A. Schönberg e i suoi allievi A. Berg e A. Webern. Ponendo alla base della ...
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Pittore svizzero (Südernlinden, Berna, 1888 - Zurigo 1967). Allievo di A. Hölzel, fu successivamente influenzato dal cubismo e dall'arte di R. Delaunay, che lo aprì alla sperimentazione di forme astratte [...] , ecc.) per sviluppare le capacità tattili e visive degli allievi e applicarle alla creazione artistica, vi era un'analisi accurata e dell'Estremo Oriente, nettamente in contrasto con l'impostazione prammatica di Gropius, portò al suo allontanamento ...
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Pittore (Viterbo 1721 - Roma 1803). Allievo di F. Mancini, fu attivo a Roma e nell'Italia centrale, influenzato dapprima dal gusto carraccesco e caravaggesco, poi dal classicismo di Mengs, Batoni, Benefial [...] e Subleyras. Fra i suoi allievi ebbe G. Cades e V. Camuccini. Tra le sue opere: a Roma, L'incendio di Borgo (1769, chiesa di S. Caterina da Siena) e L'Aurora e i Crepuscoli (1782, Casino Borghese); a Viterbo, Il sacrificio di Polissena (dopo 1780, ...
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allievo1
allièvo1 s. m. (f. -a) [der. di allevare]. – 1. non com. Chi è allevato materialmente, chi è nutrito: è una balia che ha molta cura del suo a.; anche il nato di animali domestici (spec. bovini), redo. 2. Con riferimento all’allevare...