Nome umanistico (dal nome latino della città natale, Regiomons) dell'astronomo e matematico Johann Müller (Königsberg, Franconia, 1436 - Roma 1476). Eccezionalmente precoce, fu tra gli allievi di G. Peurbach [...] R. è dovuto, per es., il primo ritrovamento dell'Aritmetica di Diofanto. Il frutto più importante di questi suoi studî è l'opera De triangulis (1464), prima esposizione sistematica, in forma che possiamo dire già moderna, della trigonometria piana. R ...
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Musicista (Fontanetto Po 1755 - Londra 1824); studiò il violino con G. Pugnani. Appartenne per alcuni anni all'orchestra reale; poi lasciò l'Italia per un giro di concerti con il suo maestro. Dopo sfortunate [...] d'ogni tempo, fu anche grande didatta, e attraverso i suoi allievi (J. Rode, F. W. Pixis e altri) esercitò una duratura nella linea melodica un'evidente ispirazione preromantica. Vasta la sua produzione, che comprende, tra l'altro, 29 concerti. ...
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Musicista francese (Avignone 1908 - Parigi 1992). Studiò organo con M. Dupré, teoria con M. Emmanuel, composizione con C. Dukas al conservatorio di Parigi. Organista nella chiesa della Trinità e prof. [...] petites liturgies de la présence divine (1944), Vingt regards sur l'Enfant Jésus (1944), Turangalîla-symphonie (1948), Cinq rechants aux étoiles (1970-74) e l'opera Saint François d'Assise (1983). Ebbe tra i suoi allievi P. Boulez e K. Stockhausen. ...
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Musicista (Parigi 1883 - New York 1965). Studiò alla Schola cantorum di Parigi con V. d'Indy e A. Roussel, trasferendosi nel 1907 a Berlino, dove conobbe, tra gli altri, F. Busoni, A. Schönberg, R. Strauss. [...] fare di lui il nume tutelare della musica contemporanea. Nel 1950 insegnò a Darmstadt, avendo come allievi, tra gli altri, B. Maderna e L. Nono. Tra le sue composizioni si ricordano: Hyperprism per fiati e strumenti a percussione (1923); Ecuatorial ...
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Pittore e incisore (Lione 1596 - Parigi 1657). Allievo del padre François, pittore di origine fiamminga (m. Lione 1605), a Firenze (1619-23) S. lavorò per Cosimo II de' Medici soprattutto come incisore, [...] anche per i suoi piccoli dipinti su pietre o marmi preziosi. L'influsso di N. Poussin, col quale a Roma aveva stretto Musée des beaux-arts; Minerva e le Muse, Louvre). Furono suoi allievi i figli della sorella, Claudine (1636-1697), Antoine (1637-1682 ...
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Umanista (Pratovecchio prima del 1328 - Ferrara dopo il 1411); insegnò, fra il 1345 e il 1382, grammatica e retorica a Ravenna e a Venezia; si stabilì quindi a Ferrara, dove fu precettore e dal 1398 referendario [...] di Niccolò III d'Este. Ebbe allievi Giovanni di Conversino e Giovanni Malpaghini, e fu amico del Boccaccio (che gli dedicò (del secondo integrò inoltre il capitolo finale), dedicando l'una e l'altra traduzione a Niccolò III d'Este, probabilmente in ...
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Musicista (Parigi 1799 - Nizza 1862). Studiò con L. Cherubini al conservatorio di Parigi e nel 1819 vinse il Prix de Rome. In Italia scrisse le sue prime opere liriche. Tornato in Francia, compose circa [...] ricca comunque di efficacia scenica, le opere: La juive (1835), L'éclair (1835), Les mousquetaires de la reine (1846), La dame de . Professore di composizione al conservatorio di Parigi, ebbe numerosi allievi, fra cui Ch. Gounod e G. Bizet. Pubblicò ...
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Ballerina sovietica (Pietroburgo 1910 - Mosca 1998). Studiò con A. Vaganova alla Scuola del balletto di stato di Pietrogrado, diplomandosi nel 1928. Dopo l'esordio al Teatro Kirov di Leningrado (1929), [...] Giselle) e contemporaneo (La fontana di Bachčisaraj, Romeo e Giulietta, ecc.), divenendo, a partire dagli anni Trenta, l'emblema della grande tradizione ballettistica russa. Abbandonò le scene nel 1962, dedicandosi all'insegnamento presso la scuola ...
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Pittore (Monaco di Baviera 1826 - Ambach, Monaco, 1886), allievo del padre Ferdinand (1786-1884) e di J. von Schnorr all'accademia di Monaco, si perfezionò in Belgio e a Parigi, subendo l'influsso di L. [...] ; ebbe successo per le sue teatrali composizioni storiche, eseguite con sfoggio di abilità e di facili effetti melodrammatici ([L'astrologo] Seni davanti al cadavere di Wallenstein, 1855, Monaco, Neue Pinakothek). Dal 1858 fu prof. all'accademia di ...
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Chimico (Berlino 1835 - Monaco 1917), allievo di R. W. Bunsen e di F. A. Kekulé, noto per importanti ricerche di chimica organica (indaco, urea, ftaleine, basi piridiche, nitrosocomposti, terpeni, poliacetileni, [...] (coloranti, composti idroaromatici, ecc.) gli fu conferito il premio Nobel (1905) per la chimica; dalla sua scuola sono usciti allievi famosi (E. Fischer, L. Claisen, R. Willstätter, J. Thiele, T. Curtius, ecc.). Socio straniero dei Lincei (1894). ...
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allievo1
allièvo1 s. m. (f. -a) [der. di allevare]. – 1. non com. Chi è allevato materialmente, chi è nutrito: è una balia che ha molta cura del suo a.; anche il nato di animali domestici (spec. bovini), redo. 2. Con riferimento all’allevare...