TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] inchieste della magistratura, con il disfarsi dei partiti tradizionali, alcuni segnali di maggior correttezza sembrano manifestarsi (L. DeBerardinis, per es., sempre emarginato dal sistema teatrale italiano, ottiene finalmente un t. a Bologna e è ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] lavora il gruppo A. Jarry di Mario e Maria Luisa Santella; fra gli emarginati napoletani di Marigliano si trasferiscono L. DeBerardinis e P. Peragallo (O' Zappatore, King Lacreme Lear Napulitane, Sudd, fino a Avita murì); a Firenze opera Pier'Alli ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] (1968), che curò e firmò assieme a Leo DeBerardinis.
Conviene citare anche Cristo 63 in quanto fu lo del Teatro di Roma, 2000, n. 8 (novembre-dicembre), pp. 48-59; T. Conte, L’amato bene, Torino 2002; C. B. a Milano, a cura di G. Di Leva, Milano 2003 ...
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MELDOLESI, Claudio
Raffaella Di Tizio
Nacque a Roma il 30 maggio 1942, quarto figlio di Gastone, medico radiologo e docente universitario di origine veneta, e di Anna Marocco, senese, pittrice e cantante [...] alla comprensione del passato, fu coltivato da Meldolesi lungo tutto l’arco del proprio percorso di storico. Spesso indicò come guida al suo pensiero il lavoro di Leo deBerardinis (cfr. I nostri attori ottocenteschi come persone simili a persone ...
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