Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] participio passato che abbia tuttavia un soggetto agentivo espresso o sottinteso: Casca ebbe il braccio ferito così nelle altre lingue romanze (cfr. § 7).
L’ausiliare venire per l’espressione della passività è il frutto di un’evoluzione cominciata ...
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Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] Oggettive implicite. Il modo implicito dell’oggettiva è l’infinito. L’infinito presente è usato per designare eventi contemporanei o posteriori all’evento espresso dalla principale (35), l’infinito passato esprime anteriorità dell’evento della frase ...
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Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, [...] espressioni colloquiali sto / stavo per si può parlare di ellissi della reggenza, con la funzione di sottolineare l’aspetto dell’azione espressa da un verbo già usato in precedenza, magari con altra forma tensiva.
Si hanno poi preposizioni improprie ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] caso: jo e tu nominativo; mi e ti dativo, a indicare l’oggetto indiretto retto dalla preposizione a (a mi, a ti); me obbligatoriamente in ogni occorrenza verbale, anche se il soggetto è già espresso da un elemento nominale o da un pronome tonico: ad ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] tu fumi ti fa male alla salute). Può anche essere sottinteso, rivelato dalla morfologia del verbo (fumi?).
L’argomento oggetto è espresso da un costituente nominale (hanno interrotto la trasmissione) o da un pronome libero al caso obliquo (guarda me ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] stretta tra dimensione simbolica e dimensione indicale nella comunicazione (Prandi 2004: cap. 1): l’atto di dire e il suo soggetto non sono espressi in quanto direttamente presenti sulla scena dell’enunciazione.
A questo punto, possiamo capire come ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] con il verbo della principale (58):
(58) il sentire la sua voce lo rassicurò → l’aver sentito la sua voce lo rassicurò
La collocazione temporale dell’azione espressa dal nome d’azione può avvenire però mediante avverbiali di tempo:
(59) la partenza ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] costrutto sta nel fatto che il costituente temporale, espresso nella frase canonica da un ➔ sintagma preposizionale ( verbo essere regge una relativa restrittiva (26):
(25) – Chi è l’avvocato che hai conosciuto ieri? – È un notaio che ho conosciuto ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] , l’oculare, ingrandisce l’immagine creata dall’obbiettivo (tratto da Ferrari & Zampese 2000: 354)
Il rema è funzionalmente correlato al tema, e coincide in linea di massima con quanto viene detto a proposito del tema. Se il tema è espresso da ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] (Chomsky 1965). In questo senso, il predicato è definito come l’elemento che riceve dal soggetto i tratti dell’➔accordo (persona, numero ed eventualmente genere), che sono espressi dalla componente morfologica del predicato, e in particolare dalla ...
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espresso
esprèsso agg. e s. m. [part. pass. di esprimere; nel sign. 4, dal fr. (train) express, ingl. express; nel
sign. 5, dall’ingl. express, che a sua volta è dal fr. exprès]. – 1. ant. Tratto fuori mediante spremitura: il succo e. dal...
espressamente
espressaménte avv. [der. dell’agg. espresso]. – In modo esplicito, chiaro e preciso: la nostra storia nota e. che, da quel giorno in poi, quel signore fu un po’ men precipitoso (Manzoni); è detto e. nell’avviso; comandare, vietare...